Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA: IL CONSIGLIO PROVINCIALE "FINALMENTE FUORI DAL CONSORZIO DI RIPOPOLAMENTO ITTICO DEL GOLFO DI PATTI"

"Si comunica che questa mattina il Consiglio Provinciale di Messina ha finalmente approvato la deliberazione inerente la fuoriuscita dell’Ente dal Consorzio di ripopolamento ittico del Golfo di Patti", scrive il consigliere provinciale Roberto Cerreti
Messina, 20/01/2012 - La personale soddisfazione del sottoscritto capogruppo provinciale del MPA,
nasce dall’aver contribuito negli anni, con interrogazioni ed ordini del giorno presentati in Consiglio Provinciale ed inviati a tutte le Autorità territoriali provinciali e regionali competenti, ivi comprese per conoscenza la Corte dei Conti di Palermo, la Procura della Repubblica di Patti e l’Assessorato regionale alla Pesca e Cooperazione, a far maturare nell’Ente la volontà di porre un freno ad uno dei più antichi esempi di spreco di danaro pubblico della Provincia regionale, che per diversi anni si è ritrovata costretta a dover versare quote di adesione, solo nel 2009 circa 25.000,00 euro di quote arretrate, ad un consorzio commissariato da circa 15 anni, che non ha mai offerto all’Ente Provinciale ed al territorio del comprensorio pattese, quelle opportunità che l’istituzione di questi consorzi prevedevano.

Basti pensare che la Provincia Regionale nella qualità di Ente consorziato avrebbe dovuto ottenere non solo copie dei vari esercizi finanziari, ma relazioni annuali sull’ipotetica attività svolta dal consorzio.

Da qui, il compiacimento per l’azione dell’Amministrazione Ricevuto e del Consiglio Provinciale che, con la fuoriuscita dal Consorzio ittico pattese, hanno definitivamente segnato un solco tra due epoche, quella attuale con la necessità di attuare reali iniziative atte alla crescita e lo sviluppo del territorio, contro i passati criteri amministrativi che invero hanno mirato solo ed esclusivamente al mantenimento di “operazioni tecnico-politiche” , come il “Consorzio di ripopolamento ittico del Golfo di Patti”, utili solo al beneficio di pochi rispetto alle esigenze dei tanti, ed a salvaguardare antiche e nauseabonde logiche politiche e clientelari.

Commenti

  1. Cerreti , ma chi ha gestito per anni il consorzio,dacci i nomi e le prebende percepite, caro direttore, dato che così come è giusto pubblichi i comunicati anche dell'attivissimo Cerreti , perchè non lo inviti a fare i nomi?Raffaele Ianniello

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