1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

'MOBILITIAMO MESSINA': MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO TAGLI FS E DIFESA POSTI DI LAVORO

Sabato prossimo a Messina grande manifestazione cittadina davanti alla Stazione centrale contro il taglio dei treni e vertenze lavoro collegate organizzata dal comitato Mobilitiamo Messina del quale fanno parte sindacati, partiti, associazioni esponenti società civile

Messina, 14 gennaio 2012 – Presentata questa mattina nel corso di una Conferenza stampa che si è svolta alla Provincia la manifestazione cittadina di sabato prossimo 21 gennaio contro il taglio dei treni e la perdita di posti di lavoro annunciata dal Comitato Mobilitiamo Messina del quale fanno parte una pluralità di associazioni, sindacati e partiti politici (API, Associazione L’Altra Città, CGIL, CNA, Circoli Socialisti, Circolo Walter Tobagi, Comitato Pendolari dello Stretto, Confapi, Dimensione Trasporti, Fast. Fed.dei Verdi, IDV, Lega Autonomie locali, Lega Coop, Officina delle Idee, Orsa, PD, Rif. Comunista, SEL, UGL).

Il Comitato nato proprio per rivendicare il diritto alla mobilità sia locale – casi Atm, Metromare, Metroferrovia- che regionale e nazionale – infrastrutture e vertenza Fs- aveva da tempo annunciato una mobilitazione cittadina per chiedere al Governo e a FS di invertire la rotta sulla progressivo taglio dei treni a lunga percorrenza che collegano Messina e la Sicilia al “continente”.

“ Tagli – ha spiegato Lillo Oceano segretario generale della Cgil di Messina che ha aperto la conferenza stampa- concentrati nel Mezzogiorno mentre al nord si concentravano gli investimenti, che hanno subito un’accelerazione negli ultimi 3 anni comprimendo quel trasporto universale che garantisce a tutti i cittadini italiani il diritto alla mobilità”.

Un nodo, quello del taglio dei treni, che – evidenzia il Comitato- ha inevitabili ripercussioni sul lavoro. Non a caso nel Comitato, e anche stamattina alla presentazione della manifestazione, forte è la presenza dei sindacati, Cgil, Uil Orsa Ugl oltre alla rappresentanza della Rsa della Servirail che ha voluto sottolineare la propria vicinanza e solidarietà ai colleghi di Roma e Milano che stanno portando avanti manifestazioni di protesta dallo scorso novembre, a Milano arrampicati su una Torre a 40 metri di altezza, a Roma occupando il tetto del palazzo Fs alla stazione Prenestina.

Nel corso della conferenza stampa è stato ricordato tra l’altro come quella per il ripristino dei treni a lunga percorrenza e per gli 800 lavoratori dei treni notte – tra i quali gli 85 della Servirail di Messina-, sia oggetto di una mobilitazione nazionale che vede assieme i presidenti e sindaci delle regioni e delle città maggiormente penalizzate , Lombardia, Milano, Piemonte, Torino, Puglia, Calabria, Sicilia che hanno siglato un documento non firmato però dal sindaco di Messina.

E sull’impegno col quale Cgil Uil e Orsa si stanno muovendo per chiedere il ripristino dei treni e la ricollocazione dei lavoratori ex Servirail e Ferrotel, il segretario generale della Uil Messina, Silvio Lasagni ha ricordato l’incontro che si terrà venerdì prossimo a Palermo con Fs e l’assessore Russo. “La strategia di Fs di penalizzare il Mezzogiorno e soprattutto la Sicilia non ha prodotto solo il più recente taglio dei treni con tutte le conseguenze in termini di limitazione alla mobilità dei cittadini, di taglio ai posti di lavoro, di preclusione allo sviluppo del territorio ma ha portato alla chiusura delle Officine Grandi riparazioni che contava proprio a Messina 500 lavoratori, all’abbandono del traffico merci, ai mancati investimenti per l’ammodernamento e il miglioramento del settore”.
Lo slogan della manifestazione sarà infatti, Messina non è un binario morto. Ridateci i treni, il lavoro lo sviluppo tagli e bilanci non si avvicina alla politica della società civile, la città di Messina mortificata. La manifestazione di sabato, sottolinea il Comitato, vuole comunque essere solo la prima di una serie di manifestazioni per la mobilità “Mobilitiamo Messina - ha spiegato infatti Mariano Massaro dell’Orsa- è il collante di un movimento più ampio, rivolto a tutta la città e ai cittadini, il cui punto di partenza è proprio la battaglia per il ripristino dei treni.

La lettera sindaci/presidenti regione su vertenza Teni notte:

APPELLO SINDACI E GOVERNATORI DA NORD A SUD PER TAVOLO SU TRENI NOTTURNI

Milano, 11 GEN - "Come amministratori di territori differenti esprimiamo la nostra preoccupazione per la riorganizzazione del servizio notturno del Gruppo Ferrovie dello Stato e la eliminazione del servizio di Wagon Lits". E' l'appello da nord a sud, firmato dai sindaci e dai governatori Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano Piero Fassino, Sindaco di Torino, Nichi Vendola, Presidente Regione Puglia, Raffaele Lombardo, Presidente Regione Sicilia, Giuseppe Scopelliti, Presidente Regione Calabria, Presidente della Provincia di Taranto Florido, in merito alla vicenda degli ex lavoratori dei treni notturni, ancora in presidio e in tre sulla torrefaro in stazione Milano Centrale.

"I treni che hanno garantito i collegamenti tra regioni del nord e del sud del paese nelle ore notturne - scrivono i rappresentanti delle istituzioni locali nell'appello al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera per un tavolo nazionale sulla riorganizzazione del servizio notturno di Trenitalia - rappresentano un servizio importante per le nostre comunità, caratterizzate da intensi rapporti con il Mezzogiorno e sottolineate dall'alta quantità di persone e famiglie che, residenti oggi nel nord, mantengono costanti e continui rapporti con le loro comunità di origine.

Pur non volendo interferire nelle autonome decisioni aziendali delle Ferrovie dello Stato, non possiamo non sollecitare una verifica e un riesame delle scelte assunte, chiedendo che sia garantito il mantenimento, almeno parziale, di alcuni di questi collegamenti.
Alla preoccupazione per l'interruzione di un servizio per i viaggiatori si accompagna quella per le conseguenze occupazionali della riorganizzazione: è noto a tutti quanto oggi la crisi economica renda assai difficoltosa la riallocazione di un lavoratore in una nuova attività.
Peraltro la protesta dei lavoratori impiegati a vario titolo nell'attività di Wagon Lits ha assunto forme che mettono a rischio la salute delle stesse persone.

Per queste ragioni chiediamo l'intervento del Governo affinché si possa aprire un tavolo di confronto nazionale per individuare soluzioni che possano ricomporre le diverse istanze di questa vicenda"."Abbiamo cominciato coinvolgendo quegli amministratori che si sono pubblicamente espressi sul tema nelle scorse settimane - spiega l'assessore al Lavoro del Comune di Milano, Cristina Tajani, che da settimane segue la mobilitazione dei lavoratori arrampicati sulla torre faro della Stazione Centrale di Milano - ma crediamo di poter ottenere altre adesioni nei prossimi giorni.

Penso alla regione Veneto il cui Consiglio ha approvato una mozione qualche settimana fa che va nella stessa direzione. Siamo preoccupati parimenti - ha concluso l'assessore - dall'abolizione di un importante collegamento tra le regioni del nord e quelle del Mezzogiorno d'Italia e dalle conseguenze occupazionali .

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