Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

A PAOLO VILLAGGIO, LETTERA APERTA DA UN SARDO SINCERAMENTE INDIGNATO

PAOLO VILLAGGIO OFFENDE I SARDI A 'BRONTOLO' E BEHA SI SCUSA PER L'INSENSATEZZA

Signor Paolo Villaggio, Le esprimo la mia indignazione e dei miei corregionali sardi che condividono questa lettera aperta, in quanto Lei, durante la trasmissione del 9 gennaio 2012 condotta da Oliviero Beha, ha gratuitamente denigrato ed offeso i pastori, ed il popolo sardo tutto, con battute volgari riferite alla bassa natalità nella regione Sardegna, come risulta dalla successiva estrapolazione. Paolo Villaggio: Signor Villaggio, successivamente all'esposizione di cui sopra, e antecedentemente alle considerazioni che seguiranno, ritengo necessario per chi legge riportare un riassunto sintetico estrapolato della sua biografia: 1. "Sono le tre del mattino nella mia casa bianca sul mare, alle Bocche di Bonifacio, in Corsica.

E' una magnifica notte senza luna." Inizia così "Vita, morte e miracoli di un pezzo di merda", il libro in cui Paolo Villaggio ripercorre la sua vita, i suoi successi televisivi e cinematografici: dai tempi in cui era animatore sulle navi della Costa Crociere, con compagni di viaggio come Fabrizio De André, il poeta alla chitarra, e Silvio Berlusconi, il pianista, fino alla creazione di Fantozzi, ai libri tradotti in Francia, Sudamerica e Russia, ai film di successo, alle collaborazioni con Fellini, Monicelli, Olmi e Lina Wertmüller. 2. Paolo Villaggio, scrittore, attore e comico italiano, con la sua dissacrante e grottesca ironia, è stato uno dei primi attori brillanti in Italia che, attraverso la satira, è riuscito a far riflettere sui problemi della nostra società. 3. L'inventore della satira sociale nasce a Genova il 31 dicembre 1932, e passa un'infanzia abbastanza povera e rovinata dalla guerra mondiale.

Dirà in seguito: "In quel periodo facevo una dieta, dettata non dalla voglia di apparire ma dalla povertà". 4. Farà molti lavori, tra cui l'impiegato presso la Italsider - (Consider). E' in questa azienda che Paolo Villaggio crea il personaggio di Ugo Fantozzi, che in seguito lo renderà popolarissimo. Inoltre, cito a puro titolo esemplificativo alcuni titoli di libri autobiografici da lei scritti: o Delirio di un povero vecchio (2002); o Vita morte miracoli di un pezzo di merda (2002); o Sono in cazzato come una belva (2004). Perplessità dello scrivente Ulisse Scintu. Ebbene signor Villaggio, in merito ai succitati punti le esprimo le mie perplessità: • In merito al punto 1. - Perché mai, con "compagni di viaggio" del passato, quali: Fabrizio De Andrè e Silvio Berlusconi, lei anziché prediligere la poesia di De Andrè ha preferito prediligere le barzellette razziste e becere di stampo Berlusconiano? • In merito al punto 2. - Perché mai, un artista della sua caratura, " inventore" della satira sociale sia passato alla satira razziale e becera?

• In merito al punto 3. - Perché mai, una persona come Lei che in gioventù ha passato fame e sofferenze, ed oggi celebre e ricco se la prende con i pastori sardi resi maggiormente poveri dalla crisi sbeffeggiandoli? • In merito al punto 4. - Perché mai, Lei che ha lavorato in fabbrica come impiegato non ha nessun rispetto per altri lavoratori come i pastori sardi? Per caso, il personaggio di Fantozzi è basato proprio sulla sua esperienza lavorativa e frustrante di impiegato servile quando lavorava alla Consider?
• Inoltre, in merito ai primi due libri da Lei scritti, potrebbero essere l'eloquente autoanalisi di lei stesso, il terzo "sono incazzato come una belva" potrebbe essere lo stato d'animo dei sardi che in occasione del suo spettacolo a Cagliari in data 20 febbraio 2012 le potrebbero fare percepire. Signor Villaggio, concludo questa mia lettera aperta informandola di quanto segue: Il sottoscritto, quale persona specchiata e coerente si onora di essere un sardo. Personalmente, a differenza con il suo passato ed il suo personaggio servile "Fantozzi", a cui deve gran parte del suo successo, sono impiegato e sindacalista presso un'azienda turistica italiana. Sennonché, ho fatto della lotta sindacale in difesa dei più deboli un mio convincimento e una filosofia di vita che mi ha prodotto delle gravi ripercussioni negative e personali.

Nonostante ciò, non sono affatto pentito delle mie scelte e conseguenti ripercussioni: mobbing, demansionamento ecc. ecc. che lei può ben immaginare ( sono ancora in causa con l'Azienda in cui lavoro). Ritengo ancora valido il rispetto dei valori umani basilari, pertanto le consiglierei di prendere in considerazione un'importante iniziativa pubblica a riparazione del danno di immagine che Lei ha prodotto in occasione della trasmissione del 9 gennaio 2012, anzitempo alla sua partecipazione a Cagliari del suo spettacolo. In caso contrario, inviterei i sardi a disertare il suo spettacolo. Esortazione non valida per i pastori sardi da lei offesi, umiliati e mortificati, che invece dovrebbero partecipare al suo spettacolo con le loro greggi e alle pecore (sue fan) dovrebbero apporre un cartello FAN sul lato "B" , ossia: FAN CULO.

Mediti Signor Paolo Villaggio, mediti sempre! Specialmente prima di aprire bocca in una pubblica trasmissione, si dovrebbe accertare che la lingua sia connessa con il cervello, perché come lei ben sa la senilità gioca brutti scherzi. Evidenziando che il conduttore Oliviero Beha, trattandosi di una trasmissione pubblica avrebbe dovuto fare un doveroso distinguo, dissociandosi da quanto da Lei riferito. In merito alla suggeritrice dell'oltraggio, ossia Alessandra Mussolini, cito un suo stesso aforisma Signor Villaggio: (la Mussolini è tutta un difetto con qualche pregio).

Ulisse Scintu

Commenti

  1. purtroppo il sig.Fantocci, reagisce aggressivamente all'impotennza che neanche il viagra gli fa superare, a livello sessuale gli consiglio esperienze con dotati caproni

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