Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SCIOPERO DEI TRASPORTI: DISTRIBUTORI PRESI D’ASSALTO E SCORTE DI CARBURANTE IL TILT IN TUTTA LA SICILIA

SCIOPERO DEI TRASPORTI: LA MAPPA E LE DATE DEI BLOCCHI IN SICILIA
Nebrodi, 17/01/2012 - Se a Palermo è pure lo sciopero dei tassisti a paralizzare la città, determinando ulteriori disagi per i cittadini, con una protesta a singhiozzo già in atto da venerdì scorso, in tutta la Sicilia è lo sciopero indetto dagli autotrasportatori aderenti all’iniziativa denominata Forza d’Urto ad avere determinato
un preoccupante rallentamento del traffico commerciale e code ai caselli e alle pompe di benzina, dove il carburante è già esaurito presso molti distributori. Ciò mentre il prezzo del petrolio risale sopra quota 99 dollari: sul circuito elettronico i future sul Light crude avanzano di 99 cent a 99,68 dollari e quelli sul Brent salgono di 76 cent a 111,25 dollari .

Lunghe code di automobili si registrano agli ingressi di diversi caselli autostradali siciliani che sono presidiati dagli autotrasportatori aderenti alla protesta promossa dal movimento 'Forza d'urto', del quale fanno parte tra gli altri, l'Aias ed il Movimento dei Forconi, che ha proclamato un blocco dei trasporti di 5 giorni contro le politiche del governo nazionale in materia di accise sui carburanti per il trasporto e l'agricoltura e sulla mancanza di aiuti.

Con l’iniziativa denominata Forza d’Urto, il movimento costituitosi attorno ad essa intende protestare contro i Governi regionale e nazionale: “Abbattiamo questo sistema che ha ucciso la Nostra economia. Cancelliamo questa classe politica incapace. Sconfiggiamo i gruppi di potere che ci stanno sfruttando. Diamo futuro alla Nostra Terra e ai Nostri Figli. Comincia la lotta per la Nostra Libertà e la Nostra Autonomia”.

Questo è il manifesto all’insegna del quale si sono associati nella lotta Autotrasportatori aderenti all’AIAS, Movimento dei Forconi, commercianti, pescatori, IGP Pomodoro di Pachino, IGP Limoni di Avola, A.P.M.P, i quali hanno messo a punto una mappa di manifestazioni i cui principali punti strategici di presidio sono dislocati nei porti di Catania, Palermo, Termini Imerese e Messina (rada S. Francesco, Norimberga, Tremestieri), e presso le le raffinerie di Gela, Priolo, Augusta, Milazzo e Giammoro.

Altri presidi, inoltre, sono stati predisposti ai caselli autostradali di San Gregorio (CT), Tremestieri (ME), Villafranca (ME) e sulle SS 640 CL-AG, 194 CT-SR-RG; Palermo : Via Oreto, Via Messina Marine, Carini; Catania: Zona Industriale. Una mappa fitta e strategicamente destinata a creare serie difficoltà al traffico e agli approvvigionamenti di carburanti e generi di prima necessità, sebbene la stretta finirà col riguardare il commercio, gli scambi e le comunicazioni in genere.

Nella tarda serata di ieri molti distributori di carburante, dopo essere stati presi d’assalto dagli automobilisti, preoccupati di rimanere a secco sin dalle prossime ore e intenzionati a fare il pieno, hanno ‘sciolto le righe’ prima dell’orario di chiusura per esaurimento delle scorte di benzina e gasolio.
Da Messina ai Nebrodi lunghe code di automobili hanno preso d’assalto i distributori a S. Agata Militello, Capo d'Orlando, Rocca di Caprileone, Brolo, Piraino, Gioiosa Marea e Patti, compresi quelli autostradali di Tindari, Milazzo, Capo d’Orlando e Messina, creando difficoltà al traffico ordinario.

A partire da oggi si prevedono primi disagi ‘veri’, con esaurimento delle scorte di alimentari e prodotti deperibili, quelli che necessitano di ritmi giornalieri e costanti di approvvigionamento, mentre lo sciopero è solamente al secondo giorno.

“Forza d’Urto”, l’aggregazione spontanea di gruppi di cittadini siciliani intenzionati a rivendicare i propri diritti – infatti – hanno indetto la loro prima manifestazione, destinata ad attuare il blocco totale del trasporto in Sicilia, dalla mezzanotte di lunedì 16 alla mezzanotte di venerdì 20 gennaio.

«Uniamoci tutti – esorta il presidente dell’Aias Giuseppe Richichi - studenti, operai, professionisti, pensionati. Per dire basta e riconquistare la nostra terra. La protesta è l’unico sistema per indurre i politici a mettere in atto strategie, scelte e provvedimenti che possano realmente giovare al mondo della produzione e del trasporto».

Commenti

  1. salve a tutti sono un siciliano che e costretto a lavorare fuori perche la nostra bella terra non ci permette di costruirci un futuro,mentre in quasi tutto il resto d'italia le cose si muovono bene o male da noi NULLA sia per i politici che hanno sempre pensato solo hai loro interessi che per la nostra OMERTA,quindi per i nostri figli diamo forza queste persone che finalmente provano a far sentire la nostra voce bravi bravi bravi giovanni

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    1. questi tizi vogliono solo ottenere ascolto per la propria categoria.Chiedono il nostro appoggio per la loro causa e una volta ottenuto il contentino se ne laveranno le mani degli altri. E' storia già vista.

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  2. per ostacolare il vero potere dovremmo disdire gli abbonamenti a sky, non andare allo stadio, e tutte quelle cose che per il nostro piacere arricchiscono certa gente. Una volta toccati questi poteri, cominceranno a perdere soldi di pubblicità e le proteste partiranno dall'alto.

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  3. Emanuele ti quoto alla grandissima non compriamo più beni superflui così in poche settimane gli brucerà tanto il cuxo da prendere davvero seri provvedimenti

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