Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

VINO E TERRITORIO: PRESENTATO A BRUXELLES ILPROGRAMMA "ITER VITIS"

Bruxelles, 21 gen. 2012 - E' stato presentato al circolo della stampa di Bruxelles (www.brusselpressclub.eu) il progetto di marketing territoriale e di turismo culturale che ruota attorno alla valorizzazione dei vigneti e dei vini di pregio europei elaborato dall'associazione internazionale "Iter vitis", che ha sede a palazzo Pannitteri, a Sambuca di Sicilia. A Sambuca, nel cuore della strada del vino delle terre sicane, che va da Contessa Entellina
a Santa Margherita Belice, attraversando Menfi e Montevago, e' stato elaborato il progetto di valorizzazione del territorio che si fonda sulla coltivazione della vite e la produzione del vino: progetto che nel 2009 - unico nel suo genere - e' stato riconosciuto dal Consiglio d'Europa come percorso culturale europeo.

Paolo Benvenuti, presidente dell'associazione, spiega che "e' stato deciso di lanciare il programma 2012 da Bruxelles proprio per sottolineare la valenza internazionale che e' stata riconosciuta dalle istituzioni europee al percorso iter vitis-le chemins del la vigne."

"Il programma degli itinerari culturali europei lanciato dal Consiglio d'Euroa nel 1987 ha riconosciuto con rigide selezioni, solo 29 percorsi di altissimo valore simbolico e culturale: una lista che si apre con i cammini di Santiago de Compostela e la via Francigena. Far parte di questo contesto - conclude Benvenuti - onora e impone rigore".

L'associazione Iter vitis (www.itervitis.eu) e' nata nel 2007 dall'incontro dei promotori della strada del vino delle terre sicane con l'associazione nazionale citta' del vino, Recevin (l'associazione europea delle strade del vino), e quattro gruppi di azione locale, riferimento dei progetti europei "leader", due italiani e due francesi: kroton e terre del gattopardo, oltre a vignoble Gaillacons e Bastide val Dadau. Tra i soci fondatori anche il governo dos Acores in Portogallo e l'ayuntamento san Cebrian de Castro in Spagna.

Nel 2010 iter vitis, col suo progetto e i suoi territori, e' entrato a far parte della consulta per gli itinerari storici, culturali e religiosi che coordina il programma di valorizzazione del patrimonio culturale avviato in Italia dal ministero dei Beni architettonici e culturali.

Dell'associazione fa parte anche la Regione Siciliana attraverso l'assessorato alle Risorse agricolte e Istituto Regionale dei Vini e degli Oli di Sicilia, con altri cinquanta soci sparsi in diciotto paesi del continente europeo: dall'Armenia al Portogallo, da Malta alla Francia passando per l'Italia, la Grecia, la Georgia, la Repubblica Moldava, la Macedonia, la Romania e l'Ucraina, fino ad arrivare all'Arzebajan, dova pare che sia germogliato il primo vitigno della storia.

Il consiglio d'amministrazione di Iter vitis, riunito "simbolicamente" nei locali della sede di Bruxelles della Regione Siciliana, ha riconfermato il suo programma per il rilancio dei territori a vocazione vitivinicola, che ruota attorno alla salvaguardia del patrimonio rurale, attraverso un "protocollo" di impegni e di realizzazioni.

Gli amministratori delle citta' del vino devono garantire la salvaguardia - attraverso i piani regolatori - del territorio e del patrimonio vitivinicolo. Le citta' del vino si impegnano a promuovere il recupero e il "riuso" dei luoghi che identificano il rapporto tra il territorio e i suoi prodotti: bagli, palmenti, cantine, fino ad arrivare alla realizzazione di veri musei contadini. Terzo obiettivo e' la razionalizzazione del fabbisogno energetico, per evitare la proliferazione indiscriminata di impianti fotovoltaici o eolici "invasivi" a discapito della produttivita' dei terreni agricoli di pregio.

Il programma varato a Bruxelles, prevede proprio per il 2012 l'avvio del progetto "domus iter vitis". Una iniziativa di turismo sociale che permettera' di aprire, lungo le vie del vino, una serie di centri d'accoglienza.

Le "domus" assicureranno ospitalita' ai viaggiatori, ma anche assistenza alla scoperta delle identita' territoriali, delle manifestazioni e degli eventi culturali: una idea che ha subito stimolato l'interesse dei giornalisti che a Bruxelles si occupano di turismo enogastronomico.

Lungo le vie del vino saranno attivati anche dei laboratori di ricerca - definiti "winelab esperience" - allo scopo di censire e diffondere, attraverso l'uso integrato di tutte le nuove forme di comunicazione - dal qr code agli applicativi per tablet e smart phone - le conoscenze, i metodi, le tradizioni che meritino di essere conservate e tramandate: per realizzare una rete di archivi virtuali interattivi, in grado di custodire i "saperi e i sapori" della cultura contadina.

La prima edizione del winelab, intitolato "viaggio alle radici della vitivinicoltura" si terra' in Georgia dal 18 al 24 giugno e prevede una serie di workshop con esperti e docenti internazionali di viticoltura ed enologia. Lezioni e visite ad aziende e cantine locali, permetteranno di approfondire la conoscenza del territorio, delle tradizioni e degli usi locali, e a censire le tradizioni legate alla produzione dei prodotti enogastronomici.

Ai giornalisti della stampa internazionale e' stato presentato anche il libro "Un'Italia, 150 piatti, 150 vini, 150 territori", realizzato da SapereSapori e dall'associazione nazionale Citta' del vino in occasione dell'anniversario dell'unita' nazionale, realizzato con il patrocinio di iter vitis - le chemins de la vigne.

Alla missione "europea" di iter vitis, insieme al presidente Paolo Benvenuti, che e' anche direttore generale delle citta' del vino, hanno partecipato: Emanuela Panke, segretaria generale; Gori Sparacino, direttore di iter vitis e presidente della federazione delle strade del vino di sicilia; Mimmo Targia, "ambasciatore" di iter vitis.

Occasione di promozione territoriale "diretta" anche per i tre sindaci delle terre sicane che hanno partecipato all'incontro con i giornalisti: Michele Botta di Menfi, Calogero Impastato di Montevago e Franco Santoro di Santa Margherita Belice.

Al press club di Bruxelles si e' parlato, infatti, del fascino della vendemmia delle vigne sul mare di Porto Palo e della manifestazione "inycon", che attira a Menfi il meglio del mondo vitivinicolo in occasione della presentazione annuale dei suoi vini. Spazio anche per illustrare le attrattive culturali e artistiche di Montevago e del suo moderno centro termale "Acqua pia". Hanno suscitato interesse, naturalmente, anche le iniziative che a Santa Margherita ruotano attorno al palazzo del Gattopardo e al parco letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

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