Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO. L'ON. ROMANO: "IL PIANO NON PUÒ ESSERE UN'OPERAZIONE DA RAGIONIERE"

L’on. Fortunato Romano ha presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al Presidente della Regione e all’Assessore dell’Istruzione e Formazione Professionale per chiede notizie in merito alla razionalizzazione della rete scolastica della Provincia di Messina
Messina, 15/02/2012 - Raccogliendo le numerose proteste dei sindaci della
provincia di Messina e dei dirigenti degli istituti scolastici, Romano chiede di conoscere la fase di attuazione del Piano di dimensionamento scolastico regionale.

“Il piano di dimensionamento – spiega Romano - non può essere considerato come una semplice operazione ragionieristica ma deve essere una piu’ complessa operazione che deve tener conto delle necessità del territorio e dei sistemi di collegamento delle affinità culturali e geografiche del territorio, per poter garantire un livello qualitativo adeguato dell’offerta”.

Romano chiede dunque di sapere con quali criteri è stato predisposto il sopraindicato Piano che, in molti casi, disattende le indicazioni del Consiglio scolastico provinciale di Messina e degli enti locali interessati.

Sollecitate infine azioni adeguate perché il Piano di dimensionamento scolastico regionale possa rispondere alle richieste e alle esigenze dei territori, ed alle volontà espresse dai presidi e dai sindaci atteso che le proteste delle scuole sono numerose e sentite, e non tenderanno ad attenuarsi se non con una risposta precisa e definitiva della Regione siciliana.

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