Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GIOIOSA MAREA: UN CARNEVALE DI 'MALI CRISTIANI' IN PIENA QUARESIMA

Pubblichiamo un intervento inerente una ipotetica volontà di svolgere una manifestazione carnevalesca a Gioiosa Marea 'fuori stagione', in piena Quaresima, "in virtù di egoistiche esigenze pagane", come scrive un commentatore anonimo, che preferisce firmarsi con un nomignolo.

"Capisco le esigenze di carristi e non: tanti sacrifici anche economici per celebrare un Carnevale che forse per entusiasmo rimane tra i primi nella provincia... Credo comunque che due sfilate siano state sufficienti...". Dopodiché il commentatore fa un appello: "Caro direttore, mi piacerebbe appoggiasse anche Lei la proposta di intitolare una piazza, magari quella adiacente la Chiesa madre, a Padre Tano". E il commentatore forse non sa che in materia di intitolazione è come parlasse di corda in casa dell'impiccato... 

Gioiosa Marea (Me), 23/02/2012 - Carnevale è finito, e "allungarlo" in virtù di egoistiche esigenze pagane è quanto di più sbagliato possa esserci, siamo in Quaresima il tempo di riflessione e preghiera: non spacciamoci per cristiani se poi da cristiani non rispettiamo le regole delle nostra fede. Regole che spesso non capiamo ma che dobbiamo accettare: non si può invocare l'amore di Dio solo quando se ne ha bisogno, c'è un tempo per il ballo ed uno per la preghiera....ecco il secondo è arrrivato.
Capisco le "esigenze" di carristi e no: tanti sacrifici anche economici per celebrare un Carnevale che forse per entusiasmo rimane tra i primi nella provincia, onestamente però come carri e costumi è stato surclassato da quelli di Brolo e soprattutto Patti: un altro livello!
Credo comunque che le sfilate siano state sufficienti (due) per la soddisfazione degli stessi; un'altra non aggiungerebbe ne toglierebbe niente a quanto fatto, da un punto di vista etico morale religioso sarebbe un'ennesima mancanza di rispetto ad un credo che viene troppe volte calpestato dall'uomo e dai suoi rappresentanti (preti). Come non pensare col cuore e con la testa allora a Don Tano?
Cosa avrebbe detto o fatto ?
E qui caro Direttore vorrei lanciare una proposta che mi piacerebbe appoggiasse anche Lei: perchè non intitolare una piazza magari quella adiacente la Chiesa madre a Padre Tano? Un sacerdote amico dei giovani e no, che tanto di buono e bello ha fatto per il paese:
dalla lotta porta a porta contro la droga giovanile, all'assistenza ai più bisognosi, alla cura dell'anima e del cuore di tanti gioiosani.
Perchè intitolare piazze a Claudio Villa o altro, quando abbiamo avuto un personaggio che si è battuto per Gioiosa e per i gioiosani? Chiamiamola piazza Tano Farina!
Prevalga il buon senso, rinunciamo per una volta a "schiticchi" e carnevale, onoriamo la Quaresima : altrimenti non ha senso cercare Dio solo quando stiamo male o abbiamo bisogno; rinunciamo a qualcosa per lu: dimostriamo a Patti e Brolo che hanno si un Carnevale migliore del nostro, ma non un'anima e un cuore!
Anche qui si vedrà quanto vale l'attuale Sindaco, buona Quaresima!

BIG MAMA

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Riguardo alle argomentazioni sul ‘carnevale fuori stagione’ sono ben lieto di ospitare questo intervento, come sarà per chiunque altro, nel pieno rispetto delle idee e dei punti di vista di ognuno.

Per quanto concerne l’intitolazione di un luogo a padre Tano Farina, se non fosse possibile realizzare la proposta di riservagli la piazza antistante la chiesa Madre, offrirei la terrazza della mia abitazione pur di riuscirvi. Sia chiaro – però – che questo è un argomento che affrontare col sottoscritto è come parlare di corda in casa dell’impiccato. Il sottoscritto - infatti - qualche anno addietro si fece parte diligente nel proporre una intitolazione ad altro concittadino illustre, raccogliendo il consenso di un ragguardevole numero di concittadini (e di firme). L’intitolazione, seppure condivisa, non è mai avvenuta e ‘corpa sole’ non ho buscato.

Non mi dispiace affatto - invece - che sia stata intitolata una piazza a Claudio Villa, un precursore della storia gioiosana, con un brano (Binario) portato al successo nel 1959: mezzo secolo prima di quel 24 novembre 2009 in cui 28 indignados di Gioiosa Marea sono stati condannati 'in rappresentanza' di migliaia di manifestantii, per avere occupato il binario della ferrovia, per ottenere la messa in sicurezza e la riapertura della SS 113 a Capo Skino, chiusa da anni al transito.

Inoltre, se potessi, intitolerei vie, piazze e manufatti a personaggi dell'era moderna, concittadini famosi e illustri, senza tuttavia cancellare alcuna traccia della storia e delle tradizioni, neppure quando quella pagina di storia può apparirci scomoda o sbagliata: servirà a non dimenticare.

Ma questo al momento (almeno) sembra non sia un paese per vecchi... amici!

Saludos amigo, da un ventottesimo di indignados.

d.m.c.
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Commenti

  1. Completamente d'accordo! Importante per noi che abbiamo vissuto la nostra Gioventù con "PADRE TANO". Uomo e prete che ha lasciato segni profondi del nostro pensiero di giovani che abbiamo avuto la fortuna di passare molto tempo insieme a Lui. Rispetto e Finiamole con queste carnevalate fuori tempo. Gioiosa ha bisogno anche di rispetto per la parte, importante, cattolica del Paese. Amministrazioni, laiche, ma RISPETTOSE!!! Buona Quaresima a tutti i veri Gioiosani che sanno quando ci si diverte ed anche quando non è il caso.

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  2. C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
    Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire.
    Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare…..”

    Domenica sarà recuperata la sfilata che il martedì grasso è stata rinviata per le cattive condizioni meteo.

    Evidentemente il malcostume del fare sempre e comunque ha prevalso a discapito di principi che oggi vanno sempre più scemando: per fortuna le vicissitudini che la vita offre ( malattie, perdite, ecc…) spesso ci fanno tornare con i piedi per terra, invocando un Dio ed una fede troppe volte offesi e ricordati solo nel bisogno.

    Quaresima significa conversione , digiuno ecclesiastico , penitenza, preghiera; è un cammino di preparazione per celebrare la Pasqua che è il culmine delle festività cristiane : basta feste, carnevale, alcool; è tempo di riflessione, almeno per chi crede.

    E non si può credere a modo proprio o quando si decide di farlo: ci sono delle regole e vanno rispettate anche se non si condividono.

    Mentre Capo D’Orlando recupera la sfilata il sabato, per non farlo nella prima Domenica di Quaresima( contentino che non soddisfa affatto), Patti e Gioiosa Marea lo faranno il giorno successivo.

    Io sono di Gioiosa e parlo del mio paese:

    · Tutti sanno che a Gioiosa a differenza degli altri paesi il Carnevale dura un mese pieno.

    Si comincia con la “Racchia” e si continua per almeno 4 domeniche prima delle 3 sfilate solite.

    Quindi si è già “onorato” il dio Carnevale per un mese pieno , più le sfilate fatte venerdì e domenica ( complete), più quella del sabato in comunione con Piraino a Gliaca.

    · Non parliamo delle serate danzanti: 5/6 nella bellissima struttura dell’Auditorium.



    C’era bisogno d’altro? Il lavoro dei “carristi” ( scarsa qualità) e dei costumisti( buono) è stato pienamente soddisfatto.

    Perché fare sempre e comunque le cose fuori tempo ?

    E con quale faccia quelli che si definiscono cristiani vanno a sfilare, e il giorno dopo magari vanno in Chiesa? Magari il venerdì non mangiano la carne: falsi e ipocriti, questo sono.

    Ho comunque saputo che qualche gruppo non uscirà, perché si è fuori tempo diranno: “non abbiate paura ( come disse Papa Giovanni Paolo II) di manifestare la vostra fede, dite che non lo fate perché siete cristiani e volete onorare la Quaresima; uscite dall’ipocrisia e non curatevi di chi vi deriderà o umilierà: la vita umilierà e deriderà anche loro, mentre farà sorridere chi oggi piange.

    E fede, tutto qua. O la si ha sempre o niente……

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  3. il vescovo che ne pensa?

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  4. Sua eccellenza il vescovo non dovrebbe più partecipare a manifestazioni e solennità organizzate da questi sindaci. Mons. Zambito avrebbe tutto il diritto e pure il dovere!

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