Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MILAZZO: DISSESTO E DEPURATORE DI PONENTE IN CONSIGLIO STRAORDINARIO SENZA GETTONE

Milazzo, 14/2/2012 - Sono iniziati oggi i lavori del Consiglio comunale, in seduta straordinaria e senza il pagamento del gettone di presenza, per affrontare la delicata questione economico-finanziaria del Comune di Milazzo dopo la presa d’atto da parte della giunta municipale della relazione dei Revisori dei Conti che lascia ipotizzare un possibile dissesto dell’Ente.

Le forze politiche hanno deciso di riunirsi tutta la settimana, ascoltando i revisori dei conti, il ragioniere generale, il segretario generale ed i responsabili dei centri di costo. Una seduta quella odierna caratterizzata da toni spesso aspri con momenti di tensione che il presi-dente Pergolizzi ha comunque sempre tenuto sotto controllo.

Lo stesso presidente del consiglio in apertura di seduta ha evidenziato come la giunta Pino con l’atto deliberato non ha fatto altro che "lavarsi le mani", ritenendo di scaricare ad altri ogni respon-sabilità nel fare intravedere i presupposti del dissesto, ma sono convinto -ha concluso- che il consi-glio saprà dare una risposta responsabile alla situazione e alla città di Milazzo.

Il primo intervento è stato quello del consigliere Alessio Andaloro che ha fatto la cronistoria della complessa vicenda economico-finanziaria del Comune, evidenziando che nel giugno scorso è stato approvato un Piano di risanamento proprio per affrontare la situazione, che però, non se ne com-prende le ragioni – ha detto – è stato pubblicato ed inviato ai centri di costo dopo oltre cinque mesi dalla sua approvazione ed alla fine pure dell'esercizio finanziario 2010.” Andaloro è stato anche cri-tico con i Revisori dei conti accusandoli “di mancata vigilanza sull'azione da svolgere, di seguito alla prescrizioni del piano, con richiesta al presidente del collegio di dettagliate relazioni; mentre ha imputato al sindaco responsabilità per i ritardi nel dare esecuzione al piano, con invito al presidente Pergolizzi di inviare la sua relazione alla Corte dei Conti.

“Politico” l’intervento del consigliere Mellina che ha proposto di chiedere al Ministero dell'Interno un'ispezione, così come hanno fato al Comune di Reggio Calabria, "perchè solo così -ha sostenuto- è possibile stabilire come stanno realmente le cose".
Il consigliere Franco Scicolone ha chiesto a Pergolizzi “di abbandonare la politica delle parole e passare all'impiego e acquisizione delle carte, anche per disporre del cartaceo da inviare poi alla Corte dei Conti".
Nel corso del dibattito sono intervenuti Francesco Alesci, Salvatore Italiano, Antonino Abramo, Damiano Maisano, Giuseppe Marano, Giovanni Di Bella, Giuseppe Doddo, Salvatore Gitto, Fran-cesco De Pasquale e Francesco Cusumano.
Si proseguirà domani mattina con l’audizione del segretario generale.
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Con riferimento ai cattivi odori segnalati nella zona di Ponente nei pressi del depuratore di Fossazzo, l’assessore ai Lavori Pubblici, Mariano Bucca ha affermato che “l’impianto funziona regolarmente e i problemi riguardano solo la ditta che si è aggiudicata l'appalto che non sta assicurando il servizio così come previsto. Il disagio è causato in particolare dal mancato smalti-mento dei fanghi dalle vasche da parte della ditta Cogesi srl di Castelvetrano che lo scorso ottobre si è aggiudicata l'appalto per l'importo di 350 mila euro circa.

Escludo in modo categorico che parte dei liquami finiscano in mare senza un preventivo adeguato trattamento in quanto l'impianto non ha problemi dopo i lavori eseguiti. La ditta invece si sta rivelando inadempiente non procedendo con regolarità allo svuotamento delle vasche di trattamento che così si riempiono e determinano il catti-vo odore. Gli uffici comunali – conclude l’assessore – si sono comunque attivati da diversi giorni e non escludo che permanendo tale stato di inadempienza si possa arrivare anche alla rescissione del contratto».

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