Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

FETO MORTO A LIPARI, L’ASP MESSINA: IL SISTEMA DEI SOCCORSI HA PERMESSO DI SALVARE LA VITA ALLA MADRE

Messina, 09/03/2012 - In relazione all’evento avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 8 marzo presso l’Ospedale di Lipari, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina ritiene di dover sottolineare come si è riusciti a salvare la vita della signora G.V. attraverso la mobilitazione del sistema sanitario con trasporto in eliambulanza all’Ospedale Papardo di Messina.

La signora G.V., alla trentaduesima settimana di gravidanza, si presenta al Pronto soccorso dell’Ospedale di Lipari alle 18,20, accusando forti dolori al fianco destro. Visitata dai medici ginecologi di turno, viene sottoposta a esame ecografico per il controllo del battito fetale che evidenzia una “marcata bradicardia fetale” e “piccola lacuna placentare”.

Durante la valutazione del caso circa la possibilità di intervento chirurgico per taglio cesareo (intervento da eseguire in anestesia spinale, stante la momentanea indisponibilità degli strumenti anestesiologici della sala operatoria), viene ricontrollato il battito fetale e si constata la morte endouterina del feto, e quindi, si chiede l’intervento del 118 per il trasporto dal P.O. di Lipari al P.O. di Patti. A seguito del decesso del feto, vengono dunque effettuate le cure del caso alla paziente, in attesa dell’elicottero per il necessario trasferimento ad altro Presidio ospedaliero dotato di rianimazione e Servizio Immuno Trasfusionale, stante la possibile evoluzione in coagulazione intravasale disseminata (CID) per la paziente.

Il doloroso evento della morte di un feto – sostiene l’ASP Messina – riporta a considerare la necessità di garantire condizioni di assoluta sicurezza per le donne e per il bambino nei centri individuati come Punti Nascita al di là delle battaglie di bandiera che persone non addentro alle complessità delle procedure sanitarie conducono a rischio, a volte, della stessa sopravvivenza.

È noto a tutti, infatti, come un evento naturale come il parto fisiologico possa trasformarsi in pochi attimi in evento sanitario critico. Proprio per garantire adeguata e dovuta assistenza, i Punti Nascita sono stati individuati in strutture ospedaliere dotate di particolari servizi quali la rianimazione, il servizio immunotrasfusionale, il servizio di terapia intensiva neonatale.

La presenza, infatti, ben due medici ginecologi e di un anestesista, per come nel caso di specie, di turno e presenti a Lipari nel momento dell’evento, non può consentire quella giusta sicurezza che deve essere garantità ai pazienti.
Un presidio con soli 26 posti letto, di cui 12 di area medica, 10 di area chirurgica e 4 di MCAU, non può avere, come non ha, tutti i servizi che in modo strumentale vengono invocati per finalità non attinenti all’organizzazione sanitaria.
È già stata avviata un’indagine amministrativa per l’accertamento di eventuali anomalie e/o criticità che a prima vista non sembrano riscontrarsi.

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