Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

FETO MORTO A LIPARI, L’ASP MESSINA: IL SISTEMA DEI SOCCORSI HA PERMESSO DI SALVARE LA VITA ALLA MADRE

Messina, 09/03/2012 - In relazione all’evento avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì 8 marzo presso l’Ospedale di Lipari, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina ritiene di dover sottolineare come si è riusciti a salvare la vita della signora G.V. attraverso la mobilitazione del sistema sanitario con trasporto in eliambulanza all’Ospedale Papardo di Messina.

La signora G.V., alla trentaduesima settimana di gravidanza, si presenta al Pronto soccorso dell’Ospedale di Lipari alle 18,20, accusando forti dolori al fianco destro. Visitata dai medici ginecologi di turno, viene sottoposta a esame ecografico per il controllo del battito fetale che evidenzia una “marcata bradicardia fetale” e “piccola lacuna placentare”.

Durante la valutazione del caso circa la possibilità di intervento chirurgico per taglio cesareo (intervento da eseguire in anestesia spinale, stante la momentanea indisponibilità degli strumenti anestesiologici della sala operatoria), viene ricontrollato il battito fetale e si constata la morte endouterina del feto, e quindi, si chiede l’intervento del 118 per il trasporto dal P.O. di Lipari al P.O. di Patti. A seguito del decesso del feto, vengono dunque effettuate le cure del caso alla paziente, in attesa dell’elicottero per il necessario trasferimento ad altro Presidio ospedaliero dotato di rianimazione e Servizio Immuno Trasfusionale, stante la possibile evoluzione in coagulazione intravasale disseminata (CID) per la paziente.

Il doloroso evento della morte di un feto – sostiene l’ASP Messina – riporta a considerare la necessità di garantire condizioni di assoluta sicurezza per le donne e per il bambino nei centri individuati come Punti Nascita al di là delle battaglie di bandiera che persone non addentro alle complessità delle procedure sanitarie conducono a rischio, a volte, della stessa sopravvivenza.

È noto a tutti, infatti, come un evento naturale come il parto fisiologico possa trasformarsi in pochi attimi in evento sanitario critico. Proprio per garantire adeguata e dovuta assistenza, i Punti Nascita sono stati individuati in strutture ospedaliere dotate di particolari servizi quali la rianimazione, il servizio immunotrasfusionale, il servizio di terapia intensiva neonatale.

La presenza, infatti, ben due medici ginecologi e di un anestesista, per come nel caso di specie, di turno e presenti a Lipari nel momento dell’evento, non può consentire quella giusta sicurezza che deve essere garantità ai pazienti.
Un presidio con soli 26 posti letto, di cui 12 di area medica, 10 di area chirurgica e 4 di MCAU, non può avere, come non ha, tutti i servizi che in modo strumentale vengono invocati per finalità non attinenti all’organizzazione sanitaria.
È già stata avviata un’indagine amministrativa per l’accertamento di eventuali anomalie e/o criticità che a prima vista non sembrano riscontrarsi.

Commenti