Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

L’ON. CATENO DE LUCA AVEVA RAGIONE: LE DIMISSIONI DELL’ING. FERRACANE HANNO CONFERMATO L’APPALTO DA 120 MILIONI

l’on. Cateno De Luca aveva ragione: le dimissioni dell’ing. Ferracane da dirigente dell’area tecnica del comune di Fiumedinisi e non anche da Rup per i lavori di metanizzazione della riviera ionica hanno confermato che la maggior parte dei sindaci della riviera jonica hanno consegnano un appalto da 120 milioni alla provincia di Catania

Roccalumera (Me), 12/03/2012 - Affollata conferenza stampa, dell’On.le Cateno De Luca, stamani al comune di Roccalumera. Fra i presenti, anche i sindaci dei comuni di Alì, Alì Terme, Furci Siculo, Mandanici e Roccalumera.
“Con le dimissioni dell’Ing. Salvatore Ferracane (impiegato presso il Comune di Catania) per improvvisi motivi familiari, (nota prot.1552 del 5.3.2012) dall’incarico di Capo Area dell’Area Tecnica del Comune di Fiumedinsi, conferitogli dal Commissario Straordinario del Comune di Fiumedinisi in data 14.11.2011, abbiamo avuto la conferma – ha sostenuto l’On.le Cateno Luca – di quanto ho affermato il 21 dicembre 2011, data di inizio delle procedure illegittime messe in piedi dal Commissario Straordinario del Comune di Fiumedinisi dott. Michelangelo Lo Monaco, fino ad oggi. Tali Procedure sono state avallate anche dai sindaci presenti , tranne i sindaci dei comuni di Alì, Alì Terme e Mandanici.

L’on. Cateno De Luca – ha precisato – che già con nota del 21.12.2011, aveva allertato tutti i Sindaci della Convenzione del Bacino Ionico-Peloritano, dell’antico disegno dei grandi sistemi politici regionali di mettere le mani su un appalto che lo stesso De Luca aveva preservato, reagendo a pressioni ed ammiccamenti che hanno anche influito nella genesi del procedimento penale, sfociato il 27 giugno 2011 con il suo arresto.
L’on. Cateno De Luca, ha denunciato, con più note, inviate alla Procura della Repubblica di Messina, l’illegittimità della procedura adottata dal Commissario Straordinario del Comune di Fiumedinisi, notorio esponente del MPA del Presidente Raffaele Lombardo, adottata nella seduta dell’assemblea dei soci del Bacino Ionico-Peloritano del 21 dicembre 2011.
“Finalmente – prosegue De Luca – oggi si è avuta l’ulteriore conferma del complotto, denunziato senza mezzi termini, ordito per mettere le mani sull’appalto per la realizzazione e gestione del Gas Metano dei 15 Comuni della Riviera Ionica, dal valore di circa 120 milioni di euro.
Le dimissioni dell’ing. Salvatore Ferracane, da Capo Area Tecnica e non anche da RUP del Metano – continua De Luca - confermano che, anche i dubbi sulla procedura di demansionamento del geom. Pietro D’Anna, precedente Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Fiumedinisi, rientravano in un disegno complessivo, dimostrato anche dalla incongruenza della nota autorizzativa per il nulla osta del Comune di Catania all’ing. Salvatore Ferracane, richiesto dallo stesso Ferracane il giorno prima che il Comune di Fiumedinisi lo richiedesse al Comune di Catania stesso.
L’on. Cateno De Luca – concludendo la conferenza stamapa – ha richiamato al senso di responsabilità politica e al proprio ruolo di pubblico ufficiale, tutti i Sindaci della Riviera Jonica facenti parte del Bacino per la metanizzazione, per verificare se quanto fatto dal Commissario straordinario del comune di Fiumedinisi è stato condiviso in buona fede o perché qualcuno ha fatto pressione, visto che la sottoscrizione della richiesta di rettifica del procedimento fatta al mattino e stata smentita dal comportamento pomeridiano degli stessi.
Adesso, ha concluso De Luca, facendo i nomi dei cinque sindaci dei comuni di, Savoca, Casalvecchio, Alì, Alì Terme e Mandanici, che hanno sottoscritto la richiesta di auto convocazione dell’assemblea del Bacino, si attende che il Commissario Straordinario del Comune di Fiumedinisi convochi, senza indugio, la conferenza dei Sindaci per fare definitiva chiarezza su questa strana ed inquietante vicenda che ha mortificato ulteriormente la Riviera Jonica.

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