Notificato dai Carabinieri un provvedimento di carcerazione a 42enne rientrato dalla Germania
Taormina (Me), 21/03/2012 - Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Stazione di Taormina e quelli dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia Carabinieri di Taormina, nell’ambito di un’attività investigativa finalizzata al rintraccio di catturandi/latitanti del comprensorio taorminese, hanno notificato a TALIO Salvatore cl. 1968 un ordine di esecuzione per la carcerazione.
L’uomo, vistosi oggetto di pressanti ricerche da parte degli inquirenti, si è costituito al suo rientro in Italia, presso la Casa Circondariale di Rebibbia, dove gli è stato notificato il provvedimento di carcerazione.
TALIO Salvatore, originario del piccolo Comune di Castelmola (ME), era ricercato dallo scorso 26 gennaio in quanto condannato a 9 anni di reclusione ed al pagamento di una multa di 30.000 euro per il reato di traffico di sostanze stupefacenti.
A seguito della condanna, egli aveva fatto perdere le proprie tracce, motivo per cui i Carabinieri avevano iniziato una specifica attività investigativa finalizzata alla sua localizzazione.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno esteso i loro accertamenti sino in Germania, dove gli inquirenti sospettavano che l’uomo avesse trovato rifugio.
Per tale motivo, i militari dell’Arma, in collaborazione con personale dell’INTERPOL hanno avviato una intensa attività di ricerca sul territorio tedesco.
Come si ricorderà, proprio la sinergica collaborazione tra l’Arma e l’INTERPOL si era rivelata determinante anche nel caso del rintraccio ed arresto a Londra (UK) di un altro latitante taorminese, colpito da un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura Generale di Messina. E sarà stato proprio quel risultato conseguito l’11 febbraio scorso, quindi di poco successivo al mandato di cattura del TALIO Salvatore, e diffuso anche dalla stampa nazionale, a far vacillare la certezza di poter sfuggire alla cattura così da indurlo a presentarsi spontaneamente al Carcere di Rebibbia a Roma. Qui, per il tramite della Polizia Penitenziaria è stato notificato il provvedimento cautelare.
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