Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

STROMBOLI VULCANO ESPLOSIVO CHE ERUTTAVA CIRCA OGNI ORA

Studio sul materiale eruttato durante gli eventi esplosivi. Lo Stromboli è un vulcano esplosivo che erutta circa ogni ora, ma il 7 settembre 2008 la normale attività è stata interrotta da un evento di maggiore intensità. stampa riguradante una nuova ricerca sulle "esplosioni maggiori" del  vulcano Stromboli. La ricerca ha permesso di calcolare che il rilascio di energia cinetica degli eventi eruttivi "maggiori" è almeno dieci volte più alto di quello registrato nel corso dell'attività esplosiva persistente
Roma, 23 marzo 2012Proprio da questo avvenimento, nasce uno studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con l’Università di Wurzburg, in Germania e l’Univeristà di Bari.
Si tratta di una ricerca, da poco pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale “Journal of Geophysical Research” e dal titolo “The 7 September 2008 Vulcanian explosion at Stromboli volcano: Multiparametric characterization of the event and quantification of the ejecta”, che ha permesso di calcolare che il rilascio di energia cinetica degli eventi eruttivi “maggiori” è almeno dieci volte più alto di quello registrato nel corso dell’attività esplosiva persistente, che caratterizza questo vulcano.
Le misure effettuate, in zona sommitale, da stazioni elettriche fisse di nove istallazione, confrontate con l’analisi della sismicità e delle immagini registrate dalle telecamere di monitoraggio installate sull’isola, hanno permesso di quantificare e caratterizzare il materiale eruttato durante gli eventi esplosivi che normalmente si verificano a Stromboli, e di rapportarlo alla quantità e tipologia di materiale eruttato nel corso di eventi esplosivi cosiddetti “maggiori”, cioè di energia più elevata rispetto al normale.

Inoltre, nel corso degli eventi “maggiori”, viene eruttata una seppur minima quantità di cenere che ha caratteristiche freatomagmatiche, che indicano quindi un’ interazione con l’acqua di falda presente nell’edificio vulcanico, tipologia che non è presente nell’attività normale.
“Questo studio, dice la vulcanologa Sonia Calvari, prima firmataria dell’articolo scientifico, rappresenta anche un’analisi dei processi che portano il vulcano alle condizioni di poter produrre gli eventi esplosivi maggiori, e rileva tra i meccanismi scatenanti la diminuzione dell’attività esplosiva ad una delle bocche sommitali. Questa diminuzione si traduce in un raffreddamento superficiale del magma e quindi una parziale ostruzione della bocca eruttiva, che favorisce l’accumulo dei gas al di sotto della parte di magma raffreddato e quindi le condizioni per un possibile rilascio attraverso esplosioni più energetiche”.

Gli autori: Sonia Calvari, Antonio Cristaldi, Flora Giudicepietro, Massimo Orazi, Rosario Peluso, Letizia Spampinato e Enzo Boschi (INGV), Ralf Buttner e Bernd Zimanowski (Università di Wurzburg, Germania), Pierfrancesco Dellino (Università di Bari).
La collaborazione è stata resa possibile grazie al finanziamento del Progetto Paroxysm, erogato da INGV e Dipartimento Protezione Civile nel triennio 2007-2009.

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