Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

“LA FESTA DELLA NATURA PER SALVARE LE COSTE ITALIANE”, OGGI LA FESTA DELLE OASI WWF


Oggi domenica 20 maggio apertura gratuita di 100 Oasi WWF e 27 riserve del Corpo Forestale con
L’APPELLO WWF PER PROTEGGERE 3 PARADISI COSTIERI IN SARDEGNA, PUGLIA E VENETO: via SMS o chiamata al 45503 oppure, fino al 26, agli sportelli UniCredit di tutta Italia

20/05/2012 - Domenica 20 maggio, in tutta Italia, torna la Festa delle Oasi WWF, quest’anno dedicata al mare e alle coste da salvare. Una vera celebrazione della natura italiana che aprirà gratuitamente al pubblico circa 100 aree naturali protette dal Panda, 27 riserve del Corpo Forestale dello Stato e, novità dell’ultima ora, altre quattro riserve naturali che partecipano alla festa (mappa e programmi su www.wwf.it). Una domenica da trascorrere all’aria aperta per scoprire i segreti della natura italiana, conoscere chi ogni giorno la protegge e dare il proprio aiuto perché quest’azione quotidiana di tutela sia sempre più forte ed efficace.

Dopo il successo dell’edizione 2011 che ha permesso di salvare due boschi, il WWF ha infatti lanciato la campagna di raccolta fondi “Un mare di Oasi per te”, per proteggere tre preziose aree costiere e trasformarle in baluardi di natura protetta da conoscere e frequentare: la magnifica distesa di dune alte sabbiose e macchia mediterranea a Scivu ad Arbus, in Sardegna, dove si vuole far nascere una nuova Oasi WWF, i 5 km di spiaggia che costeggiano la Riserva naturale e Oasi WWF Le Cesine, in Salento, coperta da uno strato di rifiuti da bonificare, l’Oasi WWF Golena di Panarella, alle porte del Delta veneto del Po, il cui fragile ambiente umido va ripristinato e protetto, tre simboli delle coste italiane a rischio, di cui il dossier WWF “Coste: il profilo fragile dell’Italia” (scaricabile http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=30874&content=1)
ha raccontato emergenze e minacce. Si dona fino al 20 maggio al numero 45503* oppure, fino al 26 maggio, presso gli sportelli UniCredit di tutta Italia*.
“La natura ha bisogno del nostro aiuto – ha detto Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia – e conoscerla da vicino, nelle Oasi e nelle Riserve naturali di tutta Italia, è il modo migliore per capirne la bellezza e l’importanza. Da quarant’anni le Oasi proteggono ambienti preziosissimi e specie rare e a rischio estinzione, grazie all’aiuto di migliaia di sostenitori che le aiutano e le frequentano. Per questo, invitiamo tutti a partecipare alla grande festa di domenica e a sostenere questa nuova sfida per proteggere i nostri paradisi costieri.”

In provincia di Trapani in particolare le riserve naturali coinvolte sono le “Saline di Trapani e Paceco” e “Lago Preola e Gorghi Tondi” a Mazara del Vallo.

Biciclettate in riva al mare e birdwatching alle Saline di Trapani e Paceco e nel pomeriggio tutti in piazza a Nubia mentre a Lago Preola e Gorghi Tondi a Mazara del Vallo si parla di ricerca scientifica ;
Le oltre 100 Oasi WWF, che rappresentano uno dei più grandi sistemi di aree protette privati d’Europa, tutelano oltre 30.000 ettari di spiagge, boschi, fiumi, montagne, lagune e i più importanti habitat della penisola, danno rifugio a fenicotteri rosa, istrici, lontre, anatre selvatiche, pelobati foschi, picchi neri, caprioli, aquile reali e migliaia e migliaia di altre specie animali e vegetali, di cui molte a rischio estinzione. Un patrimonio inestimabile di natura, aperto tutto l’anno alla fruizione del pubblico, frequentata da 400.000 visitatori l’anno di cui gran parte sono ragazzi delle scuole, in cui lavorano centinaia di guardie e esperti locali, in cui si coltivano prodotti biologici, in cui si insegna a grandi e piccoli l’importanza di rispettare la natura (vedi la scheda in coda “Le Oasi in pillole”).

Anche quest’anno testimonial della campagna è Luca Argentero che ha voluto confermare il suo impegno accanto al WWF girando un suggestivo spot ambientato in riva al mare. E tra gli altri aiuteranno a diffondere l’iniziativa anche Fiorello, Neri Marcorè, Massimiliano Rosolino, Claudia Pandolfi, Francesco Facchinetti, Teresa Mannino, Tessa Gelisio, Milano American Football team Rhino che hanno prestato la loro immagine al progetto, mentre i team dell’America’s Cup nei giorni scorsi hanno aiutato il WWF in azioni di monitoraggio el fratino, rara specie di uccello delle spiagge, presso l’Oasi WWF Dune degli Alberoni.

LAGO PREOLA E GORGHI TONDI

h. 9.00 Centro Visite Poggio Gilletto
Apertura:
Spazio Multimediale sul tema:“Le Zone Umide – La Convenzione di Ramsar – La Riserva di Lago Preola e Gorghi Tondi”;
Spazio informativo: Iscrizioni Soci, Gadget e Materiali Promozionali;

h.09.30 Centro Visite Poggio Gilletto
Ricerca Scientifica e Aree Protette
Briefing sul Tema: Azioni di contrasto alla perdita di Biodiversità
“Il Caso del Gambero della Louisiana nell’Oasi di Lago Preola e Gorghi Tondi” Interverranno:
Dott.ssa Giuseppa Buscaino
Gruppo Bioacustica IAMC CNR Unità Operativa Capo Granitola;
Dott. Vincenzo Maccarrone
Gruppo di lavoro“Procambarus clarkii” IAMC CNR Unità Operativa Capo Granitola – WWF OASI;

h.10.30 Centro Visite Poggio Gilletto
Partenza escursione guidata lungo i sentieri della Riserva: “Alla scoperta della Biodiversità dell’ Oasi di Lago Preola”;

Per contatti ed informazioni rivolgersi a : WWF Italia - Ente Gestore Riserva Naturale Lago Preola e Gorghi Tondi tel/fax 0923/934055 – cell. 3408620170 e-mail lagopreola@wwf.it

SALINE DI TRAPANI e PACECO

Ore 10.00 Inizio attività Centro Visite mulino ” Maria Stella” (strada provinciale 21)
Proiezione del video sulle saline
Ore 10.30 Visita guidata e corso di formazione per docenti
con inizio dal Centro Visite mulino ” Maria Stella” (strada provinciale 21)


Ore 10.30 Passeggiata in bicicletta “Bimbi Day”
partenza dalla Piazza di Nubia - sosta auto parcheggio WWF - via Verdi con servizio Bus Navetta per la Piazza - a cura dell’Associazione Saline e Natura
Ore 13.30 Degustazione presso la Piazza di Nubia - a cura dell’Associazione Saline e Natura
Ore 15.30 Animazione e Spettacolo “ La Magia del riciclaggio”
Ore 16.30 Visita guidata in bicicletta con partenza dalla Piazza di Nubia
Ore 16.45 Caccia al riciclaggio nelle saline
Durante la Giornata si svolgerà
il PREMIO DISEGNO NATURALISTICO Riserva delle Saline Disegna la Natura

info: 0923867700 - 3275621529
sito web: www.wwfsalineditrapani.it
mail: salineditrapani@wwf.itinfo e prenotazioni bici: 3391249409

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

LE OASI WWF – IN PILLOLE DI NATURA

Le Oasi sono il progetto di conservazione più importante del WWF Italia, un “parco diffuso” dalle Alpi alla Sicilia che conta 114 tasselli di un incredibile mosaico di habitat e biodiversità, per un totale di 37.000 ettari di natura protetta che tutti possono conoscere e frequentare. Attraverso le Oasi, uno dei più importanti sistemi privati di aree protette in Europa, il WWF da più di 40 anni opera ogni giorno sul territorio per conservare campioni rappresentativi di ecosistemi rari o minacciati e specie a rischio; per ridurre, prevenire o bloccare particolari minacce sul territorio; per sensibilizzare giovani e adulti al rispetto del­la natura attraverso la conoscenza e il contatto diretto; per promuovere la ricerca scientifica sulla biodiversità. Le Oasi nascono per salvare habitat o specie, come per il cervo sardo a Monte Arcosu, o per proteggere ambienti sopravvissuti alla mano dell’uomo come Macchiagrande e Foce dell’Arrone, sul litorale romano, due lembi delle antiche foreste costiere letteralmente ritagliate nel cemento di uno dei litorali più frequentati, o Torre Salsa in Sicilia, un tempo minacciata da un progetto di speculazione edilizia e oggi spiaggia suggestiva su cui nidificano le tartarughe marine.

LE OASI DI CHI SONO? Le Oasi possono essere di proprietà dell'associazione (come Vanzago alle porte di Milano), affidate in gestione per conto di amministrazioni pubbliche (in Sicilia il WWF gestisce 4 Riserve per conto della regione Sicilia), oppure possono essere Oasi affiliate, ovvero aree di proprietà privata dove si svolgono attività produttive sotto e dove il WWF svolge funzione di verifica della gestione. Ma sul fronte della fruizione le Oasi sono “di tutti”, perché tutti possono visitarle e frequentarle per conoscere insieme agli esperti del WWF la bellezza e l’importanza di tutelare la natura.

REGIONI DA PRIMATO. Le Oasi WWF sono 114, dalle Alpi alla Sicilia, per un totale di 37.000 ettari. Sono presenti in tutte le regioni italiane tranne la Liguria e la Valle d'Aosta. La prima Oasi WWF è stata quella del Lago di Burano in provincia di Grosseto, nata con l’acquisizione da parte dell'associazione dei diritti di caccia nel lontano 1967, uno dei primi passi della neonata associazione italiana per il WWF (che in Italia nasce nel 1966). Tra le ultime la Foce dell’Arrone, sul litorale romano, nata grazie alla campagna SMS 2011. La regione più ricca di Oasi è la Toscana (17 aree per oltre 3.200 ettari), ma in termini di estensione è la Campania a primeggiare, con ben 4.346 ettari di territorio protetto sotto il segno del Panda (12 Oasi tra cui quella degli Astroni a Napoli, una delle aree storiche). L’Oasi di Monte Arcosu, in Sardegna, con i suoi 3.600 ettari è la più vasta.

DA OASI NASCE PARCO… La creazione di alcune Oasi ha avuto un ruolo strategico per l’istituzione di aree protette più vaste, come l'Oasi di Lama dei Peligni in Abruzzo, che dopo il successo del progetto di reintroduzione del camoscio, diventò qualche anno dopo la Riserva regionale della Maiella orientale, fino ad essere ricompresa dal Parco nazionale della Majella.

NON SOLO MARI&MONTI: GLI AMBIENTI Nel sistema Oasi sono rappresentati i principali ambienti naturali del nostro paese: boschi di conifere, mediterranei o collinari, aree costiere e zone umide, valli fluviali e laghi, praterie alpine (come Valtrigona, l'unica Oasi alpina del WWF in trentino). Ma vi sono anche paesaggi meno conosciuti come i calanchi (Oasi Calanchi di Atri, in Abruzzo), le steppe, come l’oasi omonima in Sardegna, regno della gallina prataiola; le grotte (Bussento in Campania) e veri e propri abissi come a Guardiaregia, nel Molise, profondi oltre 900 metri. L'habitat più rappresentato è quello boschivo (37 Oasi) seguito dalle aree umide (27), mentre sono 18 le Oasi costiere.

RIFUGIO SICURO PER MIGLIAIA. Nelle Oasi trovano rifugio migliaia e migliaia di specie animali e vegetali molte delle quali tutelate a livello comunitario e nazionale perché minacciate d’estinzione: dall’orso bruno marsicano che frequenta le Gole del Sagittario in Abruzzo (recentemente fotografato con una camera trap), al lupo sempre più presente nelle Oasi appenniniche; dalla lontra (Persano e Bussento in Campania, Policoro in Basilicata, Cascate del Verde in Abruzzo); l’aquila reale a Guardiaregia a Monte Arcosu, il raro falco lanario a Bosco Rocconi (detta la valle dei falchi dove nidificano 7 specie di rapaci), il cervo sardo a Monte Arcosu, specie rare di anatre come la moretta tabaccata e la volpoca a Burano, il fenicottero rosa a Orbetello, il picchio nero a Polveracchio e nella Valle della Caccia (Campania), o anfibi come la rana di Lataste a Le Bine (Lombardia) o a Golena di Panarella (Veneto), il pelobate fosco a La Bula (Piemonte) o presenze impreviste come la rosalia alpina a Policoro (Basilicata) , gamberi di fiume nelle Gole del Sagittario (Abruzzo), la farfalla monarca a Burano (Toscana). Tra le specie vegetali, numerose specie di orchidee sono presenti a Bosco Rocconi (Toscana) o a Grotte del Bussento (Campania), e specie rare come Ipomea sagittata a Le Cesine (Puglia) o la calendula marittima alle Saline di Trapani (Sicilia), il fiordaliso del Sagittario alle omonime Gole (Abruzzo).

QUEST’OASI NON E’ UN ALBERGO! LE MIGRAZIONI. Le Oasi del WWF rappresentano tappe importanti per le migrazioni animali. Sono aree di sosta, per il riposo l’alimentazione; sono siti di svernamento o riproduzione per centinaia di specie di uccelli, in particolare le aree umide del versante tirrenico come Macchiagrande, Burano, Orbetello, Padule di Bolgheri e Orti Bottagone sul versante tirrenico; Le Cesine, Torre Guaceto, Lago di Serranella a Valle Averto sull’Adriatico, le Saline di Trapani e Paceco in Sicilia.

NELLE OASI IL CLIMA CHE CAMBIA. Oltre quarant’anni di osservazioni hanno messo in evidenza le conseguenze di cambiamenti climatici nelle Oasi WWF: a Le Bine, ad esempio, è stato possibile documentare la sostituzione di specie di libellule come Anax imperator soppiantata dalla più mediterranea Anax parthenope coincidente con un innalzamento delle temperature medie. Negli ultimi anni sono state predisposte centraline meteo in molte Oasi ed avviate collaborazioni con specifici centri di ricerca per studiare gli impatti dei cambiamenti climatici. Si è già riscontrato lo spostamento verso nord e verso l’alto di alcune specie di farfalle notturne, la diminuzione dei siti di riproduzione per molti anfibi, l’aumento di specie aliene meglio adattate al caldo.

QUANTO MI COSTA! I costi di gestione del Sistema delle Oasi del WWF sono quantificabili in oltre 3.000.000 di euro l’anno, provenienti da enti pubblici (per le aree affidate al WWF), aziende, contributi e donazioni di privati, investimenti dell’Associazione.

OASI CHE VAI GENTE CHE TROVI. Ogni anno le Oasi sono frequentate da circa 400.000 persone. Almeno due terzi di queste sono giovani e scolaresche. Nelle oasi WWF sono presenti centri visite, sentieri natura, bacheche didattiche e osservatori per aiutare il pubblico a comprendere i segreti della natura. In aree come Burano (Toscana) o Lago di Alviano (Umbria) sono presenti sentieri per disabili. In alcune Oasi sono presenti foresterie, e 5 ospitano i Centri di recupero di animali selvatici, veri e propri “pronto soccorso” veterinari che si prendono cura ogni anno di migliaia di animali feriti o in difficoltà. Gran parte delle Oasi è nata grazie all’iniziativa dei volontari WWF .

AGRICOLTURA AMICA. In molte Oasi è possibile trovare prodotti locali naturali, provenienti dal territorio locale. Inoltre, da circa 3 anni il WWF produce o coinvolge nella produzione (Oasi affiliate), trasforma e commercializza direttamente attraverso il progetto “Terre dell’oasi”: farro, grano, olio, riso, vino, miele, sale. Un importante progetto di conservazione che valorizza l’alimentazione sostenibile e il cibo più sano legato a colture tradizionali e a basso impatto.

OASI NATE GRAZIE ALL’AIUTO DI TUTTI. Diverse oasi WWF sono nate grazie a campagne di raccolta fondi che hanno coinvolto migliaia di italiani. La più grande è l’Oasi di Monte Arcosu, acquistata nel 1986 per salvare la foresta e il cervo sardo in via di estinzione. Tra le più recenti la Foce dell’Arrone, sul litorale laziale nata grazie alla campagna Oasi 2011 “Una nuova oasi per te” e il Bosco di Romanazzi in Puglia nato grazie a una donazione privata. E poi Bosco Rocconi (Grosseto), grazie all’ Operazione Beniamino (dedicata alle foreste) e ampliata grazie alla lista nozze di una coppia di sposi; e poi Inizio odulo Fine modulo il Bosco di Valtrigona (Trento); la storica Oasi di Orbetello (Grosseto); Alneto di Rocchetta Tanaro (Asti);

EFFETTO OASI: OGGI SAREBBE DIVERSO. Alcune Oasi sono nate per salvare un territorio in pericolo. Lago di Burano, la prima Oasi WWF, nasce nel 1967con l’acquisizione dei diritti di caccia e oggi è riserva naturale statale, zona Ramsar, sito SIC e ZPS. Siculiana/Torre Salsa: alla fine degli anni ’80, per scongiurare il rischio di un intervento speculativo lungo uno dei tratti più belli della costa siciliana, il WWF devolve le risorse del proprio congresso nazionale per acquisire circa 9 ettari di litorale. Oggi è una riserva naturale regionale di 740 ettari. Lago Secco, area importante per alcune specie di anfibi, negli anni ’80, era minacciata dal taglio della faggeta, dall’apertura di una strada e da altre attività speculative. Oggi fa parte del Parco nazionale del Gran Sasso-Monti delle Laga. Macchiagrande: era una “terra di nessuno”, oppressa dalle piste dell’aeroporto di Fiumicino e dall’abitato di Fregene, invasa da vandali, cacciatori, discariche e greggi. Nel 1986 grazie ad un accordo con la proprietà comincia il riscatto. Oggi è il cuore della Riserva naturale statale del Litorale Romano. Valle Averto: era una valle da pesca frequentata da uccelli acquatici e cacciatori. Grazie alla sensibilità del proprietario, il Conte Ancillotto, il WWF ha costituito il primo tassello di laguna protetto.

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