Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA, IL 70% DELLA MANODOPERA DEL SETTORE EDILE E’ IRREGOLARE

Messina, 10 maggio 2012 – La grave crisi occupazionale del settore edile, la mancanza di legalità e sicurezza nei cantieri edili sono stati gli argomenti al centro dell'incontro di questa mattina convocato dal Prefetto Alecci dopo le manifestazioni dei lavoratori dei giorni scorsi.
Alla riunione hanno partecipato i vertici di ASP, INPS, INAIL, Ispettorato del lavoro, Guardia di Finanza, Carabinieri e Questura, mentre per gli enti appaltanti si registra la sola presenza della Provincia Regionale e della Università degli studi di Messina.

Dal tavolo prefettizio è emerso che il lavoro nero e la sicurezza sui posti di lavoro, malgrado lo sforzo degli organi istituzionali, resta un fenomeno si allarga a macchia d’olio, soprattutto nel settore delle costruzioni. "Lo dimostrano anche i dati forniti dagli interventi al tavolo - spiegano i segretari di Feneal, Filca e Fillea Giuseppe De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio Oriti - nei cantieri edili il 70% della manodopera è irregolare mentre sulla sicurezza è stato evidenziato come nelle cosiddette microimprese si risparmi sui costi per la sicurezza e, di conseguenza, aumentino i rischi d’infortuni".

All’incontro non hanno partecipato il sindaco di Taormina, il Commissario dell’Autorità Portuale e il Commissario straordinario dell’IACP che avrebbero dovuto portare al tavolo dati e risposte sulle opere finanziate e immediatamente cantierabili. “Soltanto conoscendo questi numeri e avviando i cantieri – continuano Giuseppe De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio Oriti - potremo dare delle risposte concrete ai tanti lavoratori edili. Ancora una volta – denunciano le federazioni degli edili di Cgil, Cisl e Uil - chi non c’era dimostra di non avere a cuore le sorti di questo territorio”.

Feneal, Filca e Fillea in mancanza di risposte da parte delle istituzioni interessate annunciano nuove e più incisive manifestazioni per il rilancio del settore delle costruzioni edili.

Commenti