Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SANITA'. LETTERA APERTA DEI DIRIGENTI AI CITTADINI: “A CHI GIOVA ALIMENTARE LA SFIDUCIA?”

Palermo, 25 mag 2012 - Ecco il testo della lettera aperta ai cittadini diffusa oggi, nel corso della conferenza stampa che si e' svolta all'assessorato regionale della Salute, dal direttore generale Lucia Borsellino, dal capo della segreteria particolare Carlo Maiorca e dal capo della segreteria tecnica Angelo Aliquo'.

"Rompiamo, nostro malgrado, il riserbo a cui ci siamo sempre ispirati. Sentiamo il bisogno di esprimere tutto il nostro disagio per equazioni tanto facili quanto superficiali, per la mortificazione nel subire una retorica buona solo per apparire e per il cinico qualunquismo con il quale si finisce per alterare la realta' dei fatti e dei risultati con cui ci misuriamo ogni giorno, senza guardare ne' calendari ne' orologi, affrontando e vincendo resistenze di ogni genere. Da quattro anni abbiamo avuto la possibilita' di lavorare alla ristrutturazione di un sistema che faceva acqua da tutte le parti.

Ci saremmo aspettati supporto, incoraggiamento, analisi lucide e critiche costruttive. Abbiamo sempre e solo visto, invece, e piu' che mai in questi giorni, subdoli tentativi di creare isolamento, invitando a farsi da parte, a tirare le conseguenze. Non abbiamo visto questi rappresentanti della societa' civile, a vario titolo, ne' i media, fermarsi serenamente a riconoscere e fa r conosc ere i fatti ne' apprezzare i risultati, riconosciuti e validati da Ministeri, fondazioni e Centri studi universitari.

A chi giova interrompere questi risultati? A chi giova non alimentare la fiducia in una Sicilia capace di farcela da sola, con le migliori forze della sua terra? A chi giova parlare sempre di mafia in Sicilia e non parlare mai dei siciliani che la mafia la combattono ogni giorno facendo semplicemente il proprio dovere? L'autonomia e' una responsabilita', individuale e collettiva, da costruire. Per questo, consapevoli di valori condivisi da e con i nostri padri, chiediamo e speriamo che il metodo di lavoro dell'assessore Massimo Russo possa contribuire a cambiare in meglio la cultura della gestione della cosa pubblica.

Siamo certi, del resto, che dinanzi all'oggettivita' di eventuali fatti incompatibili con questi valori anche le scelte del nostro assessore, cui fino ad ora abbiamo chiesto di restare, non potranno che essere consequenziali. Abbiamo lavorato con lui per istituire un presidio di legalita', sostituendo la cultura del favore con quella del servizio pubblico, e sentiamo di poter far nostro l'appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Aprite le porte e le finestre per rinnovare la politica e la societa' nel segno delle legalita' e della trasparenza".

Nel frattempo continuiamo ad onorare le nostre vittime della mafia facendo il nostro dovere, distinguendo le persone dalle istituzioni, rispettando i basilari principi di civilta' giuridica, lavorando per la Sicilia e i siciliani. Testimoni di un cambiamento possibile, chiediamo alla societa' civile, in tutte le sue componenti, di comprendere il lavoro svolto, di giudicare obiettivamente i risultati ottenuti e di poter continuare a lavorare, uniti, per completare e migliorare il percorso di riforme gia' iniziato".

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