Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

SERIT E COMUNE DI PALERMO ALLEATI CONTRO LE SCUOLE (CHE INVECE NON DEVONO PAGARE PER LEGGE)

Palermo, 24/05/2012 - Apprendiamo con estrema preoccupazione che il dirigente coordinatore del settore tributi del Comune di Palermo, dott.ssa Maria Mandalà, ha ingiunto all’IS Vittorio Emanuele III, attraverso la SERIT, di pagare per la TARSU € 713.096,72 (si, avete capito bene, quasi un milione di euro). Inoltre la SERIT ha già proceduto al fermo amministrativo delle autovetture di servizio dell’Istituto Industriale. Simile situazione per le altre 40 scuole superiori del comune di Palermo.

Nonostante sia chiaro che le scuole non debbano pagare, perché lo dice la legge, lo dice il MIUR e lo dice la Commissione Tributaria Provinciale con sentenza del 25 novembre 2010, estensore avv. Nicolò Aldo Bellanca, Presidente dott. Tommaso Virga, il Comune e la Serit insistono ricorrendo in appello e ingiungendo il pagamenti di cifre folli, ben sapendo che le scuole non possono e non devono pagare. Fino ad ora il disastro è stato evitato.
La Rete ASASI, con l’avv. Anna Lucania, ha vinto tutti i ricorsi facendo da supplente all’ufficio Scolastico Regionale e all’avvocatura dello Stato. Ma così non può continuare. Noi non possiamo spendere tutti le risorse della rete in avvocati e l’Avvocatura e l’USR non possono lavarsene le mani. È chiaro che la d.ssa Mandalà manda alle scuole statali cartelle esattoriali di fantasia, per mettere in entrata, nel bilancio del Comune, somme che servano fittiziamente a coprire spese vere. Ma le scuole non possono essere strozzate in questo modo. È intenzione della Rete Asasi procedere a denunciare la d.ssa Mandalà per interruzione di pubblico servizio, avendo la stessa eseguito il fermo amministrativo delle vetture dell’IS V. Emanuele III: una scuola che la legge definisce servizio pubblico essenziale.

Ma vogliamo anche invitare l’Avvocatura a costituirsi per difendere l’istituto nell’udienza che si terrà il 25 maggio presso la CTP. La Rete ASASi ha costretto Comune e SERIT a revocare, con nulla osta 241549 del 27/3/2012, il fermo amministrativo del’autovettura dell’IPIA Medi di Palermo, così pure come ha vinto i ricorsi per gli istituti Alessandro Volta, Nautico Trabia, Liceo Umberto I e altri. Ma l’Amministrazione non può essere latitante nei confronti di un Comune e di una SERIT aggressivi e scorretti. La posizione del Comune è chiara: “In assenza di determinazioni da parte del MIUR sulla problematica in questione, nessun provvedimento di sgravio/annullamento delle cartelle esattoriali già emesse potrà essere disposto da questo servizio”. Quindi, poiché il Comune non è in grado di farsi pagare al MIUR la TARSU, tiene in ostaggio le scuole bloccando i fondi sul cc/b e sequestrando i beni mobili.

Riteniamo necessario, prima che i danni siano irreparabili, che USR e Avvocatura intervengano. Naturalmente i presidi non si suicideranno, ma il meccanismo SERIT che, tra more, aggi, interessi, quadruplica in pochi mesi il dovuto, è quanto meno infernale. Se poi si aggiunge che il Comune di Palermo applica alle scuole la stessa tassa per metro quadro che applica agli alberghi di lusso, allora si comprende fino in fondo come Stato ed Enti Locali abbiano perso totalmente credibilità.

Rete ASASi
www.asasicilia.org

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