Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

SS 117 S.STEFANO CAMASTRA-GELA, LA FILLEA DENUNCIA IL PERDURANTE BLOCCO DEI LAVORI

MESSINA, 26 mag 2012 – E’ ancora buio sulla vicenda relativa al blocco dei lavori per la SS 117 S.Stefano – Gela. Lo segnala la Fillea Cgil di Messina attraverso il segretario generale Biagio Oriti che già nei mesi scorsi era ripetutamente intervenuto sollecitando l'Anas, ente appaltante, ad intervenire per individuare una soluzione.

I lavori relativi al lotto B2 sono infatti bloccati da quando la Saicam di Marghera, società capofila dell'ATI – associazione temporanea di imprese – che ha vinto la gara per la realizzazione del 1° lotto della SS 117, è finita in amministrazione controllata. Lavori che prima del fermo erano stati eseguiti da manodopera locale.
La Fillea, che aveva già sollecitato l'Anas a dirimere la vicenda, torna oggi a chiedere un intervento risolutivo, affinché si possa terminare l'opera e possano essere riassunti i lavoratori oggi mandati a casa.
Oriti sottolinea l'aspetto grave di questa vicenda che vede doppiamente penalizzato il nostro territorio carente di infrastrutture e di lavoro. “Siamo in presenza di una situazione paradossale- denuncia Oriti-. Mentre non ci sono risorse per avviare nuovi lavori, nel caso della SS 117 le risorse ci sono ma i lavori sono bloccati per un'impasse burocratica. Un danno gravissimo per la nostra economia e per la nostra gente”.

A sottolineare il momento difficile del lavoro nel settore dell'edilizia in provincia di Messina, Oriti cita alcuni dati. Dal 2010 al 2011, secondo i dati della Cassa Edile, il numero di lavoratori del settore è sceso da 11.687 a 10.900; il monte retribuzioni è passato da 85 milioni di euro agli 82 del 2011.

“Sollecitiamo l'Anas ad intervenire per trovare una soluzione rapida a questa situazione. È evidentemente inaccettabile che si lascino passare inutilmente mesi su mesi senza che nulla di concreto venga fatto per sbloccarla e portare a termine i lavori”, commenta Oriti che annuncia nuovi e più pressanti interventi anche presso le istituzioni della provincia di Messina.

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