Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

AL VIA IL PROCESSO AI DIMOSTRANTI 'SORTEGGIATI' A GIOIOSA MAREA PER L'OCCUPAZIONE DELLA STAZIONE FS

Patti (Me), 21/06/2012 – Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Patti, Onofrio Laudadio, ha fissato alla data del prossimo 8 ottobre 2012 la data della prima udienza del processo contro 28 persone che il 24 novembre 2009 protestarono a Gioiosa Marea occupando i binari della stazione Ferroviaria, contro il permanere dell'isolamento della SS113 in seguito alla frana che a Capo Skino tenne il transito bloccato per alcuni anni, senza alcun intervento. Il processo nasce dall'opposizione al decreto di condanna da parte delle 28 persone ingiustamente condannate.

Le 28 persone, tutte accusate di interruzione di pubblico servizio, sono state 'sorteggiate' tra le centinaia di dimostranti presenti alla stazione ferroviaria quel giorno, tutti quanti nella medesima location, come dimostra anche la foto sopra..
Ma la 'giustizia' non ha esitato a condannare alla pena pecuniaria di 3.750,00 euro cadauna solo 28 persone, alcune delle quali presenti per svolgere i loro compiti professionali o istituzionali.

La notifica del decreto penale di condanna venne emesso dal GIP di Patti nei confronti di 28 persone (i sindaci di Gioiosa Marea, Capo D’Orlando e Ficarra, nonché 25 persone di Gioiosa Marea) con l’accusa di interruzione di pubblico servizio per l’occupazione della ferrovia durante la manifestazione del 24/11/2009, indetta per protestare contro la mancata riapertura dalle S.S. 113 interrotta dalle frane verificatesi a Capo Schino, tutti i destinatari del decreto hanno manifestato la volontà di proporre opposizione in quanto considerano la condanna ingiusta.

Nella difesa degli imputati saranno impegnati tutti gli avvocati di Gioiosa Marea ed alcuni di altri comuni, che presteranno la loro opera gratuitamente. Inoltre tutta la comunità si sta mobilitando a sostegno delle ragioni delle persone condannate per testimoniare le propria solidarietà e fare quanto possibile in loro difesa. A tal fine, anche a seguito degli incontri avuti con gli interessati che hanno condiviso l’iniziativa, ho elaborato una lettera aperta, allegata alla presente, di sostengo e solidarietà.

“La mia coscienza e, credo quella di ogni cittadino, si ribella. Non si può accettare una decisione che viola quelle leggi non scritte, quei principi di diritto naturale che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è di buon senso e che nell’amministrazione della giustizia devono essere sempre tenute presenti", come scrive l'avv. Vincenzo Amato, intervenendo in merito al decreto penale di condanna del Gip di Patti, Onofrio Laudario.

I nomi delle 28 persone condannate e sotto processo:

Il Gip di Patti aveva emesso il decreto penale di condanna alla multa di € 3.750,00 nei confronti dei sindaci Ignazio Spanò di Gioiosa Marea, Basilio Ridolfo di Ficarra ed Enzo Sindoni di Capo d’Orlando, nonché nei confronti di Barbara Matassa, Giuliana Scaffidi, Calogero Bonina, Franco Maraffa, Magda Costantino, Tindara Scaffidi Salvo, Clelia Giganti, Paolo Accordino, Sara Santina Sidoti, Aldo Biagio Molica Colella, Domenico Salvatore Molica Colella, Alfredo Cusmà Piccione, Mario Enrique Scirocco, Elisabetta Natoli, Franco Molica, Maurizio Borà, Domenico Silvestri, Angelo Cipriano, Marcello Siligato, Salvatore Miragliotta, Roberto Casella, Rita Sidoti, Barbara Nastasi, Giuseppe Spanò e Salvatore Buzzanca, tutti di Gioiosa Marea ed accusati, assieme ai primi cittadini, di interruzione di pubblico servizio a seguito della pacifica occupazione dei binari della ferrovia avvenuta il 24/11/2009 durante la corale manifestazione di protesta che ha visto la partecipazione di oltre 5.000 persone, scaturita dall'intollerabile protrarsi della chiusura della S.S. 113 a Capo Schino.

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