Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

COMITATO SERVIRAIL: STANCHI DI URLARE PROTESTANO IN SILENZIO GLI EX LAVORATORI METTENDO PER ISCRITTO LE LORO RAGIONI

Messina, 14/06/2012 - Questa mattina Messina si sveglia tappezzata da manifesti che spiegano la Storia della vertenza Servirail, la città invasa da volantini che invocano Giustizia, che sottolineano che i lavoratori Servirail possiedono i requisiti e la professionalità necessari per essere assunti da RFI e Trenitalia, sul retro dei volantini anche copia del Comunicato ufficiale delle 1000 assunzioni che RFI – TRENITALIA annunciava mentre si attivavano le procedure di licenziamento per i lavoratori Servirail, si legge sui volantini anche l' invito ad ogni cittadino a scrivere sul proprio profilo di FACEBOOK che i lavoratori dei TRENI NOTTE possiedono requisiti e Professionalità per lavorare alle dirette dipendenze di RFI e TRENITALIA… tutto firmato “Comitato Servirail”.

Sono loro, i lavoratori Servirail, ma NON quelli del campanile del duomo, loro sono quelli che hanno costituito un Comitato di base, sono quelli che aderiscono ai sindacati purchè li tutelino portando avanti le loro idee ed i loro obiettivi, sono quelli che, insieme ai loro colleghi di tutta Italia, hanno messo in piedi a Roma la prima grande forma di protesta della vertenza Servirail , ovvero l’ occupazione di un intero palazzo di proprietà di Ferrovie in via Prenestina a Roma, denominato subito “Presidio Prenestina”, asserragliandosi li dentro e non facendo entrare nessuno al di fuori di giornalisti e di tutti coloro che andavano a portare sostegno…

Quel Presidio nel quale Di Pietro (Idv) salì fino al terrazzo e telefonò, davanti ai lavoratori e alle telecamere dei TG, all’ amministratore delegato di FS Mauro Moretti, col quale concordò un incontro subito dopo, e con sé portò anche una delegazione di lavoratori.

Il Presidio Prenestina era diventata la loro casa, mangiavano e dormivano li, per mesi e mesi, giornalmente organizzavano forme di proteste presso tutti i ministeri e presso le stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina, hanno dormito a terra per mesi, hanno combattuto anche con il freddo di questo inverno, perché Trenitalia gli impediva di accendere i riscaldamenti e infine erano stati privati anche dell’ acqua per lavarsi, fin quando poi le forze dell’ ordine con forza li hanno fatti sgomberare…..forse erano diventati troppo scomodi per qualcuno o per qualche istituzione…….

Quelle urla che sia al mattino che al pomeriggio pronunciavano la parola “LAVORO” dal terrazzo del Presidio Prenestina e quasi tutti i giorni sotto i ministeri, quelle stesse urla dei lavoratori che ad ogni evento nel quale c’ era la presenza dell’ amministratore delegato Moretti o del Ministro dei Trasporti spuntavano sempre puntuali , hanno portato Trenitalia a sedersi a numerosi tavoli e ad impegnarsi per iscritto a ricollocare i lavoratori in breve tempo, demandando tutto alle regioni,
inizia così il tour del rappresentante FS Domenico Braccialarghe, il quale incontra l’ assessore ai trasporti di ogni regione ed apre la trattativa per individuare una soluzione consona per i lavoratori ex Servirail.

Dopo l’ occupazione al Presidio Prenestina iniziata lo scorso novembre 2011 e terminata nel mese di aprile 2012, inizia anche l’altra eclatante occupazione della Torre a Milano, al binario 21, da li numerosissime le proteste in tutte le sezioni d’ Italia.

I lavoratori del Comitato Servirail, quelli che non hanno condiviso il percorso di altri colleghi di Messina perché guidati da soggetti che hanno solo voglia di correre avanti e farsi servizi fotografici ai soli fini propagandistici, quelli che ritengono che c’è un tempo per protestare ed un tempo per individuare le soluzioni ai tavoli tecnici, quelli a cui non piace correre avanti perché qui non si sta gareggiando, ma si sta solo cercando di evitare che vengano uccisi i diritti dei lavoratori, quelli che aderiscono in maggior numero alla UILTrasporti, questa mattina marciano in silenzio verso il tribunale del lavoro indossando tutti magliette bianche con su scritto gli slogan “Trenitalia Responsabile” - “Che la Giustizia faccia Giustizia” , marciano in silenzio senza urlare fino all’ ingresso del Tribunale del Lavoro, dove oggi si svolge la loro causa per l’ assorbimento in Ferrovia, a difendere i lavoratori Servirail il Prof. Avv. Raffaele Tommasini.

Gli ex Servirail del Comitato sempre in silenzio “perché stanchi ormai di urlare alle istituzioni sorde” mostrano oltre i loro visi stanchi e delusi, degli striscioni con su scritte parole che indicano di chi è la responsabilità di tutto ciò…
Sugli striscioni si leggono frasi forti: "TRENITALIA sta massacrando la nostra dignità anche diritto="" giustizia="" il="" impedisca="" lavoro"… Sui manifesti e sugli striscioni si vede anche un TESCHIO, come simbolo di morte del primo articolo della Costituzione italiana: IL DIRITTO AL LAVORO…
Chiedono semplicemente GIUSTIZIA i lavoratori Servirail…

Purtroppo la vertenza Servirail nella città di Messina è diventata una specie di romanzo, affermano i lavoratori, fra treni che apparivano e scomparivano, tra divisioni di sindacati e spaccature tra lavoratori…… comunque quello che è certo è che ad oggi non c’è alcuna soluzione sicura per noi…

Oltre l’ assorbimento in Trenitalia – RFI l’ Unica Proposta gradita ai lavoratori è quella del Sindaco Buzzanca, il quale dopo un incontro con una delegazione del Comitato propose ad FS la collocazione dei lavoratori in “Bluferries” (l’ azienda di navigazione di RFI – Gruppo Ferrovie dello Stato ), ritenendo che i lavoratori ex Servirail hanno la precedenza nel bando Bluferries pubblicato in febbraio 2012, tale bando prevedeva assunzioni di nuovo personale con contratto di marittimi e trasferimenti di unità lavorative con contratto di ferrovieri che avrebbero mantenuto tale contratto lavorando in Bluferries…
la proposta è ancora in piedi e i lavoratori hanno già diffidato legalmente la Bluferries ritenendo di avere precedenza su dette assunzioni.

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