Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

GULLO (PD): IL LICEO DI PATTI È PRIVO DI QUALSIVOGLIA SICUREZZA E L'EMILIA ROMAGNA È UN MONITO

Patti, 14 giugno 2012 - Durante i lavori della V° commissione del Consiglio Provinciale di Messina, avente competenze sull’edilizia scolastica, il consigliere Gullo ha richiesto di effettuare un sopralluogo presso la sede staccata di c.da Rasola di Patti del Liceo Classico-Scientifico Vittorio Emanuele III. L’avv. Gullo ha manifestato parecchie perplessità circa l’agibilità di tale struttura. Infatti, alcuni genitori e gli stessi alunni di detto plesso scolastico ormai da anni denunciano la mancanza di qualsivoglia presidio di sicurezza: aule piccolissime rispetto al numero degli alunni presenti, corridoi angusti, scala interna fuori legge (piccola e bassa), porte di aule adiacenti che si aprono l'una sull'altra, vie di fuga inesistenti, scala d'emergenza non ancorata alla struttura portante, soffitto inagibile, cornicioni staccati, barriere architettoniche in entrambi i piani.

Ed ancora condizioni igieniche dei bagni discutibili. Inoltre, ed è l’aspetto più inquietante della vicenda, lamentano di non essere mai stati messi nelle condizioni di visionare le certificazioni di collaudo, di agibilità della struttura, di idoneità alla pratica scolastica e di igiene. Per queste ragioni l’avv. Gullo ha richiesto che all’accertamento partecipi pure un rappresentante dell’ufficio tecnico provinciale, con la relativa documentazione, anche riguardo alle verifiche effettuate negli ultimi anni. Alla richiesta del consigliere Gullo si sono associati i consiglieri Princiotta e Galati.
“Mi auguro – conclude Gullo - che non si voglia continuare a giocare sulla sicurezza dei nostri ragazzi e che i recenti fatti dell’Emilia Romagna siano un monito all’ignavia di quanti sono chiamati a fare il proprio dovere”.

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