Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

ITALCEMENTI: SICILIA E CALABRIA PRESENTANO UNA PROPOSTA

Palermo, 20 giu 2012 - "Regione Siciliana e Regione Calabria, durante l'incontro di stamani sul futuro della Italcementi di Porto Empedocle (AG), hanno presentato una proposta comune per la soluzione della vertenza Italcementi finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali, obiettivo da perseguire anche mediante processi di riconversione e riqualificazione". Ne da notizia l'amministrazione di Palazzo d'Orleans presente al vertice odierno con i responsabili della task force regionale per il lavoro e l'occupazione.

"Intervenendo alla riunione a Roma ,al Ministero dello Sviluppo Economico, per le vertenze Italcementi, Moncada Energy e per i licenziamenti dei lavoratori del dissalatore di Porto Empedocle Michele Cimino,deputato regionale di Grande Sud, ha dichiarato :"Oltre ad esprimere la mia piena solidarietà ai lavoratori dell'Italcementi che rischiano di perdere il loro posto di lavoro e che sono disposti a sacrifici per il rilancio dell' azienda ,sono pronto a lottare insieme a loro affinchè l'Italcementi non chiuda battenti .E' importante capire,continua Cimino, se l'Italcementi ha presentato progetti di rilancio con finanziamenti regionali ed europei e se questi sono stati negati o accantonati o se vi siano state autorizzazioni negate dall'Assessorato Ambiente.

Occorre fare chiarezza e dire la verità sulle reali condizioni e su quello che occorre per riaprire i cancelli dell'Italcementi empedoclino, bisogna fattivamente lavorare alla risoluzione della vertenza senza chiacchiere a scarica barile. L'unico dato certo è che non si può chiudere un'azienda che dà lavoro a trecento famiglie specialmente in un momento come quello che sta vivendo l'intero Paese. Faccio un appello,conclude Cimino,a tutti i parlamentari siciliani,sia regionali che nazionali affinché insieme si intervenga per scongiurare questa tragedia e sbloccare quelle opere già finanziate,come la realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle."

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