Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

CARMELO LO MONTE (EX MPA): «ABBIAMO ANTICIPATO GRILLO MA LOMBARDO HA DISTRUTTO L’MPA»

12 luglio 2012 - Sta lavorando a quello che lui chiama «un vero progetto territoriale autonomista siciliano». Critica duramente il governatore Raffaele Lombardo che ha «con i fatti consacrato la fine dell’Mpa». Carmelo Lo Monte, deputato nazionale, già capogruppo alla Camera dell’Mpa, dal quale è uscito lo scorso giugno, e oggi al gruppo Misto di Montecitorio, salva Monti ma non risparmia i suoi ministri.

Domenica scorsa si è concluso il congresso dell’Mpa, di cui lei è stato uno dei fondatori. Come valuta questo ennesimo restyling del movimento e le dichiarazioni di Lombardo, secondo il quale, «il grillismo è una grande opportunità, lui ha seminato il terreno e noi possiamo fare i raccolto»?

Con la fondazione dell’Mpa abbiamo anticipato Grillo. Avevamo chiaro il concetto che il centralismo affogava la politica. L’Mpa era e doveva essere una risposta ai partiti nazionali e tradizionali che erano centralisti e personalizzati. Lombardo, però, dal giorno in cui è diventato governatore della Sicilia ha provincializzato e personalizzato il Movimento. Invece di essere un’alternativa al centralismo, l’Mpa è diventato, in miniatura, un movimento centralista.

A proposito di Lombardo, le sue annunciate dimissioni il 31 luglio sono anche la fine
dell’esperienza dell’Mpa in Sicilia e delle sue ambizioni nazionali?

La fine del movimento l’ha consacrata Lombardo con i fatti. Da tempo aveva annunciato di voler sciogliere l’Mpa e mi pare che con questo congresso lo abbia fatto. Cambiare simbolo e non so quale altra cosa, la dice lunga. Egli stesso si rende conto di aver fallito.

Il suo gruppo come e dove si inserisce nel contesto elettorale dell’ottobre 2012 per l’Assemblea regionale siciliana e di quello del 2013 per il Parlamento nazionale?

Sono abituato a guardare avanti e non penso di ritornare all’Ars, anche se comprendo bene che in questo momento la Regione ha bisogno di persone che affrontino i problemi e abbiano una strategia. In questi quattro anni il territorio è stato completamente messo da parte. Basti pensare che con il governo Lombardo le autonomie locali sono state spogliate del 40% delle risorse regionali. Se a questo si aggiunge il 50% delle risorse dello Stato alle quali hanno pensato Tremonti prima e Monti dopo, i territori sono completamente in agonia. Bisogna ripartire da qui per fare emergere la nuova classe dirigente.

Quindi il suo progetto parte dalle autonomie locali?

Esattamente. Il mio progetto è quello di cercare di mettere insieme amministratori locali che si intestino una vera svolta nel governo della Regione. E faccio un appello ai consiglieri provinciali siciliani, dal momento che il governo nazionale ha deciso di annullare o accorpare le province, affinché si mettano insieme a noi per fare una lista che porti avanti proprio le ragioni della territorialità.

Lei ritiene che i movimenti autonomisti, siciliani e non, possano essere determinanti per una maggioranza nazionale del 2013 alternativa alla sinistra e al centrosinistra?

Bisogna fare una distinzione. Ci sono movimenti, nati dopo l’Mpa, che rendendosi conto che il prodotto funzionava hanno cercato di scopiazzare e quindi di farne una fotocopia. I personaggi che li guidano non sono migliori di Lombardo. Non mi faccia fare nomi. Il protagonismo se lo devono intestare gli amministratori locali. Io non mi propongo per raccogliere poi i frutti personali, ma per mettere a disposizione le mie esperienze e le mie delusioni. Negli ultimi anni ho lavorato sui soggetti autonomistici e so perfettamente quali sono i limiti: la personalizzazione. Non c’è bisogno di grandi paladini o masanielli ma di mettere insieme la storia dei comuni virtuosi e farla diventare progetto politico. Io sto lavorando per questo.

Come si colloca lei politicamente, e in quale direzione andrà questo suo progetto autonomista?

È poco importante dove mi colloco io, devo pensare innanzitutto a costruire e far partire il progetto. Quindi, solo dopo si farà un congresso vero, non come quelli che fa Lombardo, e poi si deciderà la linea politica.

In che rapporti è con il Pdl e con il suo segretario Alfano?

Secondo me Alfano sta lavorando bene, anche se purtroppo quando si diventa personaggi nazionali si perde il contatto reale con i problemi della gente. A me pare che Alfano abbia fatto questo errore: non si è quasi più interessato della regione.

Come valuta il governo Monti?

Ho stima e fiducia in Monti. Non condivido, invece, la maggior parte della sua squadra. Sono tutti personaggini che con troppa saccenza pensano che il Parlamento sia composto da pupi e ballerini.
....................
Tratto dall’intervista di Rosamaria Gunnella – Redazione l’Imboscato

Commenti

  1. vada avanti così onorevole che siete un grande, le persone lo sanno e capiscono tanti saluti salvatore e fazio.
    Forza Carmelo Lo Monte che sei l'unico che capisce le esigenze delle persone

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