Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

FONDI UE: CONCLUSI INCONTRI SU PROGRAMMAZIONE FONDI

Palermo, 20 lug. 2012 (SICILIAE) - Il PO FESR Sicilia 2007 - 2013 ha finora speso (dati di monitoraggio registrati dai beneficiari degli interventi) oltre 1,2 miliardi di euro, di cui poco meno di 1 miliardo gia' validati. Gli impegni giuridicamente vincolanti hanno raggiunto il 46% della dotazione complessiva di risorse.

Tutti i 12 Grandi Progetti previsti nel Programma (gran parte dei quali in avanzata fase di esecuzione ed il cui importo complessivo copre circa il 25% della dotazione delle risorse del PO) avranno entro ottobre la Decisione comunitaria di approvazione, gia' pervenuta per alcuni Grandi progetti. Lo ha precisato il dirigente generale del dipartimento regionale della programmazione Felice Bonanno nel corso degli incontri che si sono svolti in questi giorni in Sicilia sul tema della programmazione dei fondi strutturali europei.

A proposito della recente pre-sospensione dei rimborsi da parte della Commissione, Bonanno ha precisato che si e' ancora in una fase interlocutoria e che sono falsi i riferimenti ad un importo di 600 milioni di euro a fronte di una reale cifra, di gran lunga inferiore, di 217 milioni. Altresi', in una situazione analoga si trovano i programmi di Campania, Calabria e Sardegna. Inoltre, la Regione aveva gia' inviato le proprie controdeduzioni a giugno mentre la nota della Commissione e' "datata" rispetto a queste controdeduzioni anche se trasmessa a luglio. Cio' nonostante, una seconda comunicazione - con ulteriori assicurazioni sulle iniziative assunte per rispondere ai rilievi della DG-Regio e per dimostrare con elementi probanti che diverse criticita' segnalate sono state superate - sara' inviata a Bruxelles entro il 10 settembre. A tale proposito Bonanno si e' dichiarato fiducioso che i Dipartimenti responsabili sapranno mettere in atto i provvedimenti correttivi per superare le criticita' evidenziate.

I tre incontri sul tema della programmazione dei fondi strutturali europei che si sono svolti, il 18 luglio a Catania per l'area etnea e quelle di Ragusa, Siracusa ed Enna, il 19 a Messina, il 20 a Palermo per i comuni delle province di Palermo, Agrigento e Trapani, fra Sabina De Luca, Capo Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico - insieme ad alti dirigenti e rappresentanti dei Ministeri del Lavoro e delle Politiche Agricole - e le Autorita' di Gestione del PO FESR Sicilia 2007 - 2013 Felice Bonanno e del PO FSE Sicilia Ludovico Albert, con il partenariato politico - istituzionale (province e comuni) e socioeconomico, le parti sociali, esponenti del mondo produttivo, dei servizi, del terzo settore hanno avuto l'obiettivo di:


1) Condividere con gli attuatori delle politiche - ma soprattutto con i soggetti a cui sono destinate - la valutazione sull'attuazione, cioe' sull'efficacia degli interventi effettuati e in ultima analisi sulla capacita' della spesa pubblica aggiuntiva per la coesione di migliorare la qualita' della vita dei cittadini e le condizioni operative delle imprese. 2) Valutare l'attuazione del "Piano di Azione Coesione", con il quale e' stata avviata una significativa riprogrammazione dei fondi al Sud, e verificare l'opportunita' di eventuali ulteriori cambiamenti. 3) Avviare una riflessione congiunta sull'impostazione del prossimo ciclo di programmazione 2014-2020.

Il confronto, avviato nel quadro di una strategia di utilita' per l'intera collettivita' e' stato ricco di indicazioni e alimentato da un dibattito serrato quanto concreto. Sono emersi dagli incontri numerosi spunti "dei quali - secondo Sabina De Luca, particolarmente soddisfatta dei risultati della tre giorni - terremo conto".

La Regione riprendera' il confronto con il partenariato e ritornera' nelle province con un secondo ciclo di incontri nei mesi di settembre ed ottobre.

Sempre nel corso degli incontri, Bonanno ha dichiarato che anche per quest'anno il Programma ha buone prospettive di superare il target di spesa al 31 dicembre ed evitare il disimpegno automatico. A tale proposito, ha infine aggiunto che e' totalmente priva di fondamento la notizia apparsa su alcuni organi di stampa nazionali secondo la quale la Regione Siciliana avrebbe ricevuto 20 miliardi di risorse comunitarie e ne avrebbe speso solo il 9%.

In realta' dal 2000 ad oggi il POR 2000- 2006, gia' chiuso, ha rendicontato interamente i suoi 8,5 miliardi di importo mentre per quanto riguarda i programmi in esecuzione ai 1.200 milioni del PO FESR devono essere aggiunti i circa 300 milioni di spesa del PO FSE 2007 - 2013 ed i circa 800 del PSR Feoga Sicilia 2007 - 2013.

La spesa effettuata e gli investimenti realizzati si avvicinano dunque agli 11 miliardi di euro dei 19,3 destinati alla Sicilia e spendibili entro dicembre 2015. E' quindi ovvio che, sommando i due cicli, si e' al 57% e non al 9% di spesa. Una disinformazione cosi' grossolana non aiuta chi lavora ai Programmi e non aiuta la Sicilia ed i siciliani.

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