Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA: FISIOTERAPISTA ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO PERSONALE AGGRAVATO DALL’AGEVOLAZIONE MAFIOSA

Avrebbe coperto la latitanza di Francesco Pelle, presso il Centro “Neurolesi” nel capoluogo peloritano
Messina 13 luglio 2012 - Alle prime luci di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro, coordinati dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, dott. Giuseppe VERZERA, a conclusione di una complessa ed articolata attività info investigativa, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal GIP del Tribunale di Messina, dott.ssa Maria VERMIGLIO, hanno tratto in arresto un fisioterapista, originario della provincia di Reggio Calabria, VIOLI Stefano Andrea, cl. 1977, nato a Melito di Porto Salvo (RC), ma residente a Bova Marina (RC), impiegato in un noto centro medico specializzato del capoluogo peloritano, poiché ritenuto responsabile di favoreggiamento personale aggravato dall’agevolazione mafiosa.

L’attività investigativa dei Carabinieri della Compagnia di Messina Centro si è sviluppata successivamente all’arresto, il 17 settembre 2007, da parte dei Carabinieri della Sezione Anticrimine di Milano, di PELLE Francesco, cl. 1977, figura di vertice appartenente all’omonima cosca “ndranghetista” calabrese coinvolto nella c.d. “faida di San Luca” e nella “strage di Duisburg”, all’epoca latitante da oltre un anno.

I Carabinieri del ROS avevano arrestato il pericoloso boss latitante, mentre si trovava ricoverato presso il reparto di neuro-riabilitazione della Fondazione “Maugeri” di Pavia, ove era giunto all’inizio del mese di luglio; il predetto, in seguito ad un agguato, in data 31 luglio 2006, presso la sua abitazione di Africo Nuovo (RC), era stato attinto da colpi di arma da fuoco alla schiena, riportando lesioni tali da ridurlo in condizioni di disabilità ed obbligarlo a ricorrere a cure mediche specialistiche di tipo riabilitativo.

In particolare, nel corso delle indagini, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Messina Centro, sviluppando ed incrociando diversi dati info-investigativi, appuravano che, dal dicembre 2007 al maggio 2008, il pericoloso latitante era stato ricoverato presso il reparto di riabilitazione del Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” di Messina, su interessamento del VIOLI Stefano Andrea, il quale, all’epoca dei fatti, prestava servizio nella citata struttura medico-riabilitativa, quale fisioterapista.

Il noto latitante, che presentava un quadro anamnestico riconducibile a ferite d’arma da fuoco conseguenti ad un incidente di caccia, stando alla documentazione acquisita dai militari, veniva dimesso contro il parere dei sanitari a metà maggio 2008 e durante tutto il periodo di degenza riabilitativa sarebbe stato seguito proprio dal VIOLI, come detto residente a Bova Marina, Comune distante una trentina di km. da Africo Nuovo (RC), già luogo di abituale dimora del latitante.

I Carabinieri della Compagnia di Messina Centro sono giunti a stringere il cerchio sul citato VIOLI Stefano Andrea mediante uno studio attento dei tabulati telefonici riconducibili al professionista calabrese, il quale, nei giorni concomitanti il ricovero del latitante, avrebbe avuto diversi contatti telefonici con parenti di quest’ultimo.
L’esame dei dati telefonici trovava inoltre un favorevole riscontro nella documentazione acquisita dai militari; le cartelle cliniche ed i registri di uscita ed entrata nei nosocomi interessati, riportavano, sostanzialmente, le stesse date in cui il VIOLI veniva contattato da soggetti vicini al PELLE.

All’alba di oggi, pertanto, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro coadiuvati nella fase esecutiva dai militari della Compagnia di Melito Porto Salvo (RC), dopo avere fatto irruzione all’interno dell’abitazione del noto professionista, ubicata in Melito Porto Salvo (RC), lo hanno prelevato e condotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria.

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