Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

PONTE SULLO STRETTO: LA CORRUZIONE COSTERÀ 1.543 € IN PIÙ AD OGNI CITTADINO

07/07/2012 - "Se le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dalla Corte dei Conti corrispondono alla verità, le grandi opere pubbliche che saranno realizzate nei prossimi anni costeranno agli italiani oltre 90 miliardi di euro in più (precisamente 93,6). A queste conclusioni è giunta la CGIA di Mestre che ha stimato gli effetti della corruzione che, secondo quanto ha denunciato qualche giorno fa il Procuratore generale della Corte dei Conti Salvatore Nottola, farebbero lievitare i costi delle grandi opere pubbliche del 40%."

La stima è della della Cgia di Mestre e si basa sui dati forniti dalla Corte dei Conti sull'incidenza della corruzione in Italia: secondo quanto ha denunciato qualche giorno fa il Procuratore generale della Corte dei Conti Salvatore Nottola, farebbero lievitare i costi delle grandi opere pubbliche del 40%.

Tra le grandi opere rientrano infrastrutture strategiche come il Ponte sullo Stretto di Messina e il Corridoio Plurimodale Tirreno - Brennero.

I tecnici della CGIA hanno recuperato il programma delle infrastrutture strategiche 2013-2015, redatto dal Governo Monti qualche mese fa, successivamente hanno calcolato la spesa complessiva che l’Esecutivo ha previsto di investire (233,9 miliardi di euro) ed infine hanno aggiunto il rincaro del 40% dovuto agli effetti della corruzione, così come denunciato dalla magistratura contabile.

Il risultato ottenuto è allarmante: sempreché siano portate a termine, queste grandi opere costeranno al sistema Paese 93,6 miliardi di euro in più che equivalgono a quasi 6 punti di Pil. Su ciascun cittadino italiano questi effetti comporteranno un costo aggiuntivo di 1.543 euro.

Commenti

  1. L'UNICA OFFESA LA RICEVONO GLI ITALIANI AI QUALI VIENE ANCHE ORAMAI IMPEDITO DI PROTESTARE O DI CERCARE DI CAMBIARE LE COSE CON IL VOTO!!
    PAOLO

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  2. Io direi, combattiamo la corruzione con vigore ma non rinunciamo a fondamentali opere come (a mio avviso) il ponte sullo Stretto. Altrimenti rimaniamo dentro le caverne e stop

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