Barcellona P.G., 13 luglio 2012 - Nel pomeriggio odierno si è costituito presso la Casa Circondariale di Mistretta (ME) il 23enne ABBATE Salvatore, nato a Messina cl.1989, residente a Barcellona Pozzo di Gotto (ME).
Il predetto è stato raggiunto da ordini di espiazione pena detentiva emessi dalla Procura Generale della Repubblica di Messina il 28 giugno 2012 e 9 luglio 2012 poiché condannato alla pena di 8 anni e 6 mesi di reclusione, in quanto ritenuto colpevole dei reati di rapina, furto in abitazione e lesioni personali pluriaggravate per fatti commessi nel 2003, allorquando era minorenne.
Il provvedimento custodiale è scaturito dal pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione del 27 giugno 2012 che ha confermato la condanna alla pena detentiva.
Le pressanti ed ininterrotte attività di ricerca condotte dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona P.G. su tutto il comprensorio del “Longano” hanno indotto ABBATE Salvatore, consapevole di essere “braccato” dai Carabinieri e di non poter più sfuggire alla cattura, a presentarsi spontaneamente alla Casa Circondariale di Mistretta, ove per il tramite della Polizia Penitenziaria gli è stato notificato il provvedimento cautelare.
Come si ricorderà, nel mese di dicembre 2003, ABBATE Salvatore, all’epoca ancora minorenne, era stato sottoposto a fermo di P.G. dai Carabinieri del NORM della Compagnia di Barcellona P.G., in quanto ritenuto responsabile, unitamente ad un complice, di un efferato atto di violenza commesso nei confronti di un’anziana donna di 78 anni, abitante a Barcellona P.G..
In particolare, il giovane, insieme ad un complice, si era introdotto all’interno dell’abitazione dell’anziana, per perpetrare una rapina. I due avevano intimato alla donna di consegnargli il denaro posseduto e al rifiuto, l’avevano percossa. Indi, temendo di essere riconosciuti avevano incendiato gli indumenti della donna con alcool. All’epoca il fatto aveva destato particolare clamore ed allarme sociale nella cittadina del Longano, ma le immediate indagini condotte dai Carabinieri avevano permesso di smascherare il giovane responsabile, che veniva arrestato e condotto in un centro di prima accoglienza.
abuso di potere..assolutamente innocente..
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