
Palermo, 17 ago. 2012 - "Pur di pagare gli stipendi degli operai forestali, visti i limiti imposti dal patto di stabilita', chiedero' una deroga alla giunta di governo, anche se superando il tetto di spesa di un dipartimento regionale se ne penalizza inevitabilmente un altro".
E' il messaggio dell'assessore per le Risorse agricole e alimentari, Francesco Aiello, ai forestali stagionali che protestano a Catania e Palermo per gli stipendi di giugno e luglio non ancora pagati.
"Un'altra strada percorribile, per assicurare la copertura finanziaria delle spettanze arretrate, e' la disponibilita' delle risorse Cipe" aggiunge Aiello. Che sottolinea: "Si tratta, pero', di un sistema da correggere nella sua interezza per ridare serenita' ai lavoratori e rendere sempre piu' efficienti i servizi importanti che assicurano alla collettivita' e al territorio, al di la' dell'emergenza stipendi".
"Un sistema - rimarca l'assessore - che va governato attraverso la contrazione della spesa, gia' peraltro avviata, e la riorganizzazione produttiva, almeno su scala triennale, di Azienda Foreste e Corpo forestale insieme".
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"Domani riaprono i primi sentieri della riserva naturale dello Zingaro messi in sicurezza dai tecnici dell'Azienda Foreste regionale". Ad annunciarlo e' l'assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana, Francesco Aiello, che oggi ha presentato alla Procura antimafia di Palermo e alla Procura di Trapani un esposto contro ignoti, certo del fatto che "dietro i tre giorni di incendio della riserva trapanese ci sia una matrice dolosa".
Il dirigente generale dell'Azienda Foreste, Vincenzo di Rosa, spiega i sentieri fruibili da domani: "Dall'ingresso nord , la riserva sara' aperta da San Vito Lo Capo alla zona di Uzzo, comprese l'omonima caletta e quella di Tonnarella. Dal lato sud, la riserva sara' aperta da Scopello fino a cala Capreria. Tra qualche giorno, dopo altri lavori di sicurezza, si potra' accedere anche nell'area che va da Capreria fino a cala del Varo. Si potra' tornare a visitare anche il museo della manna".
"I percorsi che portano alle altre quattro calette, ma che ricadono in zone accidentate, in forte pendenza ed esposte di conseguenza ad erosione e a possibili fenomeni di sgretolamento, saranno resi accessibili dopo il periodo delle prime piogge, una volta verificata la tenuta del terreno e l'eliminazione dei detriti accumulati durante le fiamme".
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