Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

MARIJUANA È ALLARME: CREA DANNI IRREVERSIBILI ALLA MEMORIA E AL CERVELLO

10/08/2012 - I ricercatori made in Australia lanciano l’allarme sulla parte della popolazione mondiale che fa uso regolare costante e massiccio di cannabis e derivati sul consumo. Secondo lo studio, infatti, lo spinello danneggerebbe il cervello, con danni alla memoria e alla capacità di apprendimento. Questo è il primo studio che dimostra come l'età in cui si inizia a consumare regolarmente cannabis rappresenta un fattore chiave nel determinare la gravità del danno cerebrale.

Gli scienziati del Melbournès Murdoch Childrens Research Institute (Mcri) e degli atenei di Melbourne e Wollongong hanno sottoposto a risonanza magnetica 59 persone che hanno riferito di consumare marijuana da 15 anni in media. Le immagini cerebrali sono state confrontate con quelle di 33 persone che non hanno mai fumato cannabis. L'analisi ha riguardato in particolare la materia bianca del cervello: nei consumatori di marijuana è stata osservata da un lato la distruzione delle fibre nervose, e dall'altro una riduzione di oltre l'80% del volume di questa sostanza, che a differenza della materia grigia continua a svilupparsi anche in età adulta.

L'età media di inizio consumo era pari a 16 anni, ma alcuni partecipanti allo studio avevano iniziato a fumare a 10-11 anni. E in caso di consumo precoce, i danni riportati erano superiori e particolarmente gravi a lungo termine. Le alterazioni riscontrate non si conosce se siano o meno irreversibili ma di certo appaiono significativi.

La conclusione di questo studio dichiara Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” sta rimbalzando in queste ore sulla stampa internazionale. I ricercatori sottolineano di avere dimostrato per la prima volta che il rischio associato alla marijuana è tanto maggiore quando più precoce è l'età in cui si prova lo 'spinello'.

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