Maghi, medium, veggenti e guaritori: Rapporto 2024, in Sicilia 1.500 maghi e 100.000 clienti per una spesa di 60 milioni

Osservatorio Antiplagio, pubblicato il Report sui Maghi 2024. Venerdì 17 maggio, a 30 anni dalla sua fondazione, Osservatorio Antiplagio ha pubblicato il nuovo Rapporto 2024 "Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze". Questi i dati del Rapporto, pubblicato anche nella pagina antiplagio.org/rapporto24.htm. Segnalazioni pervenute ad Osservatorio Antiplagio in 30 anni (da maggio 1994 a maggio 2024): 28.000. Roma, 17 maggio 2024 - NUMERO DI MAGHI - VEGGENTI, MEDIUM E GUARITORI - IN ITALIA (PER REGIONE) E SPESE ANNUE PER I CONSULTI IN STUDIO: 10% del totale (il 90% dei consulti avviene online o al telefono) 1) LOMBARDIA: Numero maghi 2.500 - Clienti 180.000 - Spesa: 90 milioni 2) CAMPANIA: Numero maghi 2.200 - Clienti 150.000 - Spesa 80 milioni 3) LAZIO: Numero maghi 2.000 - Clienti 140.000 - Spesa 75 milioni 4) SICILIA: Numero maghi 1.500 - Clienti 100.000 - Spesa 60 milioni 5) PIEMONTE: Numero maghi 1.200 - Clienti 85.000 - Spesa 50 milioni 6) PUGLIA

MARIJUANA È ALLARME: CREA DANNI IRREVERSIBILI ALLA MEMORIA E AL CERVELLO

10/08/2012 - I ricercatori made in Australia lanciano l’allarme sulla parte della popolazione mondiale che fa uso regolare costante e massiccio di cannabis e derivati sul consumo. Secondo lo studio, infatti, lo spinello danneggerebbe il cervello, con danni alla memoria e alla capacità di apprendimento. Questo è il primo studio che dimostra come l'età in cui si inizia a consumare regolarmente cannabis rappresenta un fattore chiave nel determinare la gravità del danno cerebrale.

Gli scienziati del Melbournès Murdoch Childrens Research Institute (Mcri) e degli atenei di Melbourne e Wollongong hanno sottoposto a risonanza magnetica 59 persone che hanno riferito di consumare marijuana da 15 anni in media. Le immagini cerebrali sono state confrontate con quelle di 33 persone che non hanno mai fumato cannabis. L'analisi ha riguardato in particolare la materia bianca del cervello: nei consumatori di marijuana è stata osservata da un lato la distruzione delle fibre nervose, e dall'altro una riduzione di oltre l'80% del volume di questa sostanza, che a differenza della materia grigia continua a svilupparsi anche in età adulta.

L'età media di inizio consumo era pari a 16 anni, ma alcuni partecipanti allo studio avevano iniziato a fumare a 10-11 anni. E in caso di consumo precoce, i danni riportati erano superiori e particolarmente gravi a lungo termine. Le alterazioni riscontrate non si conosce se siano o meno irreversibili ma di certo appaiono significativi.

La conclusione di questo studio dichiara Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” sta rimbalzando in queste ore sulla stampa internazionale. I ricercatori sottolineano di avere dimostrato per la prima volta che il rischio associato alla marijuana è tanto maggiore quando più precoce è l'età in cui si prova lo 'spinello'.

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