Le garanzie dei partiti nazionali per le politiche non suggestionano il leader del partito arancione Grande Sud, Gianfranco Miccichè: "Abbiamo scelto di portare avanti un progetto che amiamo da morire. Siamo un gruppo di persone che ha un coraggio infinito. Fini è stato l’unico a non porre condizioni, gli altri parlano da padroni della ferriera”
Palermo, 29/08/2012 - “Finalmente decolla il Partito siciliano. Avremmo potuto avere garanzie dai partiti nazionali per le politiche, invece abbiamo scelto di portare avanti un progetto che amiamo da morire”. Lo ha dichiarato il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè in conferenza stampa a Palermo per presentare la sua candidatura alla presidenza della Regione siciliana. L’esponente del movimento arancione è sostenuto da Fli, Pds-ex Mpa e Mps. “Siamo un gruppo di persone che ha un coraggio infinito – ha continuato Miccichè. Posso ringraziare solo un partito, Fli. Fini e’ stato l’unico a non porre condizioni, gli altri parlano da padroni della ferriera”.
La trattativa per appoggiare la candidatura di Nello Musumeci “non e’ saltata perche’ non abbiamo avuto garanzie sulle poltrone alla Camera e al Senato. Di seggi per le politiche non si e’ mai parlato – ha spiegato – La verita’ e’ che Musumeci ha preferito costruire un rapporto prima con i partiti nazionali e poi dialogare con noi. A quel punto, l’accordo non si e’ chiuso”.
Miccichè ha parlato anche di Raffaele Lombardo. Tutti lo ‘schifiano’ (lo disprezzano ndr) e tutti lo cercano; facciamo meno ‘babbio’ (non scherziano, ndr). Bisogna dargli atto che si e’ dimesso da presidente della Regione, altri sarebbero rimasti attaccati alla poltrona. Il mio rapporto con Lombardo esiste da tempo, quando non siamo stati d’accordo con le scelte di governo siamo usciti dall’esecutivo e abbiamo fatto opposizione. Questo non significa che adesso non si abbia la stessa voglia di portare avanti il progetto sicilianista”.
Sui concorrenti: “L’Udc pur di ottenere il lasciapassare per le politiche che si terranno tra sei mesi e che riguardera’ altre parti d’Italia come l’Emilia di Bersani, vota un uomo del Pd (Rosa Crocetta), beatamente omossessuale: non ho problemi in questo senso, sono liberale – ha precisato – Gli omosessuali sono persone con le quali molto spesso si sta meglio che con altri, ho anche amici intimi omosessuali. – ha aggiunto – Ma certo e’ che della sua omosessualita’ ne da’ una rappresentazione che sembra il suo valore aggiunto. Vendola in Puglia non ha parlato di castita’. Il mondo cattolico che fa riferimento all’Udc in questo momento e’ un po’ sbandato, ma chi se ne frega”.
omosessualità non significa essere delinquenti ne tanto meno incapaci, ne può essere l'oggetto di una sterile e superficiale, quanto inutile strumentalizzazione da parte di chi si definisce "liberale", sopratutto quando la strumentalizzazione viene gestita da un novello sicilianista folgorato sulla via di Arcore che non ha il coraggio di di fare voto di castità politica riproponendosi.Raffaele Ianniello
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