Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MILAZZO: PRIMA SEDUTA CONSILIARE SUL DISSESTO, SI PROSEGUE MARTEDÌ

Milazzo, 02/08/2012 - Si è svolta mercoledi sera la prima seduta di consiglio comunale dedicata alla questione dissesto, così come richiesto con convocazione ad hoc dal commissario ad acta Carlo Turriciano. Come è noto il consiglio comunale avrà 30 giorni di tempo per approvare la delibera che dichiara il defaul dell’ente municipale. In caso contrario tale provvedimento sarà adottato dal commissario e scatteranno le procedure per lo scioglimento del civico consesso, così come prevede la legge.

Una seduta che come si prevedeva è stata caratterizzata da una certa tensione con diversi consiglieri che hanno contestato la legittimità della nomina del commissario e l'invito dello stesso a deliberare il dissesto trattandosi di adempimento che rientra nelle competenze e prerogative dell'organo consiliare. Numerosi gli interventi. Hanno preso la parola Alessio Andaloro, Franco Cusumano, Roberto Mellina, Francesco Alesci, Franco Scicolone Carmelo Formica, Maurizio Foti, Orazio Saraò, Giuseppe Marano, Antonino De Gaetano, Francesco Messina e Antonino Napoli.
Quindi il presidente Rosario Pergolizzi ha comunicato il calendario dei lavori sull'argomento (sedute fino al 10 a giorni alternati e ripresa dal 20 ogni giorno fino alla decisione).

Si è entrati in argomento con la relazione dell'assessore alle finanze Giuseppe Midili. L’esponente della giunta Pino ha iniziato il suo excursus dal 2003 ritenendolo l’anno in cui “prendono avvio tutta una serie di atteggiamenti finanziari ed amministrativi che poi inevitabilmente hanno fatto scivolare l'Ente in un baratro senza fine". Ha fatto riferimento allo sforamento del patto di stabilità nel 2004 e ai mancati conseguenti interventi che l’amministrazione del tempo avrebbe dovuto fare per risanare l’ente.

“Ed invece – ha sottolineato- la politica è andata avanti seguendo altre strategie con il ricorso pure ad artifici nella compilazione dei bilanci con documentazioni finanziarie che hanno determinato un "flop politico e soprattutto economico", con il ricorso anche a spese prive di qualsiasi copertura finanziaria, mentre si dava una rappresentazione economico-finanziaria ben lontana dalla realtà dei fatti. In tal senso Midili ha evidenziato come nei bilanci del Comune di Milazzo siano stati inseriti anche residui inesistenti e mantenuti residui di dubbia esigibilità accertata.

“In presenza di tale eredità -ha proseguito l'assessore- è partita con l'amministrazione del sindaco Carmelo Pino la pulizia. Niente più favoritismi più o meno occulti. Una dura lotta all'evasione con numeri che dicono come a Milazzo la Tarsu oggi sia coperta al 100% e lo stesso il servizio idrico integrato; i servizi a domanda individuale sono coperti al 47,50%, ben oltre il 36% richiesto e mai raggiunto in precedenza; ed ancora che il Comune di Milazzo, benché ne avesse diritto dal 2001, sin dall'anno scorso introita 250 mila euro per mancati incassi Ici per fabbricati di categoria D, e così per i prossimi anni”.
Il dibattito, aperto da alcune affermazioni dei consiglieri Mellina e Isgrò e da una anticipazione del consigliere Andaloro è slittato, vista anche l’ora tarda, a martedi prossimo, quando alle 19 si riprenderà a parlare di dissesto.

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