Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

GIOIOSA MAREA E IL GOSSIP DELLE FRANE: L'ANAS CHIUDE LA SS 113 PER 3 MESI E NESSUNO LO SA

GIOIOSA MAREA: LA SS 113 DI CAPO CALAVÀ NON CHIUDERÀ PER LAVORI IL 10 SETTEMBRE

Il calvario di chi, arrivato sul posto, è costretto a tornarsene da dove è venuto. Manca l'informazione istituzionale consona all'emergenza e alla gravità dell'evento, che farà ripiombare l'economia di Gioiosa Marea nell'abbandono. Impianti luminosi dovrebbero essere apposti ai caselli autostradali e sulla SS 113, all'ingresso di gallerie e trafori. I siti web istituzionali dei Comuni e locandine negli autogrill delle autostrade Messina-Palermo e Palermo-Catania non sarebbero tempo perso

Gioiosa Marea (Me), 06/09/2012 – La SS 113 Settentrionale Sicula tra Capo Calavà, Gioiosa Marea e Gliaca di Piraino non è un vezzo ma una strada nazionale, bellissima quanto problematica per l'incombenza di masse franose sui costoni prospicienti la sede stradale e il mare. Gioiosa Marea è un centro ad alto potenziale turistico in provincia di Messina e gli antichi abitanti non furono i 'Murghi', che al singolare ('murgo') rimane una tradizionale maschera carnevalesca, amante del vino e dei bagordi, non incarnando né le tradizioni né l'animo dei gioiosani, popolo ricco di valori e di dignità, purtroppo spesso fatto oggetto della strafottenza e della grossolanità.

Tra le 'bastonate' che Gioiosa Marea subisce vi sono gli isolamenti di cui la città rimane ripetutamente vittima in conseguenza di frane o, come accadrà (a quanto pare) a partire dal prossimo 10 settembre, dell'interruzione del transito sulla SS 113 di Capo Calavà, dove per circa 3 mesi opereranno i rocciatori e le maestranze dell'Anas, per lavori di disgaggio e di bonifica e - sembra - per la messa in posa di nuove reti di contenimento della massa rocciosa incombente. Lavori che comporteranno l'ennesimo isolamento per Gioiosa Marea.

Situazione che di per sé preoccupa non poco i gioiosani, appena usciti dall'ultima e più recente contenzione, che li ha tenuti nell'isolamento per anni, fino a che con una manifestazione di popolo non sono stati smossi i fondelli di chi doveva farlo, per rimettere al loro posto le cose, riaprendo al transito la SS 113. Ma se il disagio è nell'impossibilità di viaggiare, di praticare il diritto alla mobilità, se ne avverte ancora di più nella mancanza di informazione al cittadino.

Il gossip - infatti - non è la modalità con cui si tiene informato un popolo delle emergenze, dei pericoli e dei disagi; dei comportamenti da tenere per destreggiarsi nell'emergenza. A giorni apriranno le scuole e Gioiosa Marea gravita al 90% su Patti, dove si trova pure l'unico ospedale, che sarà possibile raggiungere per strade impervie e mulattiere o tramite l'autostrada Messina-Palermo, con ingresso da Brolo.
Resta poi il calvario di chi, arrivato sul posto dello sbarramento, è costretto a tornarsene da dove è venuto, per non avere visto i quattro cartelli apposti dall'Anas.

Gioiosa Marea non merita questo. Oltre ad una informazione istituzionale consona all'emergenza e alla gravità dell'evento, che farà ripiombare l'economia di Gioiosa Marea nel disastro, sono i tempi della tecnologia e dell'informazione. E non saranno il gossip né i conigli tirati fuori dal cilindro del Murgo ad informare i gioiosani e gli automobilisti in transito.

Impianti luminosi dovrebbero essere apposti, di questi tempi, in prossimità dei caselli autostradali ed in punti specifici della SS 113 interessata, possibilmente all'ingresso di gallerie e trafori, o dove si ritenga possano essere più visibili e funzionali.

I siti web istituzionali dei Comuni, non soltanto quelli direttamente interessati (ma dell'intero comprensorio o che vogliano pubblicarlo) potrebbero svolgere la loro rilevante parte. Appositi cartelli e locandine negli autogrill delle autostrade Messina-Palermo e Palermo-Catania non sarebbero certo tempo perso ma un'ottima occasione per informare gli automobilisti e le persone.

Alla base, s'intende, ci dovrebbe essere la voglia di trattare i gioiosani (e farsi trattare) non da Murghi ma come un popolo civile e dignitoso, qual è. E la compostezza nell'affrontare il gossip delle frane ne è ulteriore prova.
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LA SS 113 DI FALCONARO DI PIRAINO POTREBBE RIAPRIRE SABATO O DOMENICA

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