Chiusure Visodent, Federconsumatori: "Studi dentistici letteralmente spariti nel nulla"

Chiusure Visodent, Federconsumatori vicino ai pazienti: sospendere subito i finanziamenti Sono numerose le richieste di assistenza che Federconsumatori Sicilia sta ricevendo da ex pazienti della catena di studi dentistici Visodent, che sono letteralmente spariti nel nulla lasciando centinaia di persone con cure non terminate, nonostante i corposi anticipi già versati.  Palermo, 28 maggio 2025 - La vicenda è estremamente complessa e, purtroppo, sarà difficile ottenere piena giustizia. Tuttavia le sedi territoriali di Federconsumatori sono già al lavoro quanto meno per ottenere un primo fondamentale risultato: la sospensione di eventuali finanziamenti accesi dai pazienti per pagare le cure dentali. Attualmente è in corso il più classico scaricabarile: Federconsumatori ha assistito un paziente Visodent di Messina e, a seguito del riscontro negativo dato dall'azienda alla legittima richiesta di risarcimento, ha avviato una mediazione che, però, si è conclusa negativamente per la mancat...

CONIUGI PALERMITANI RIMASTI SENZA CASA PER MESI IN AUTO IN UN BENE CONFISCATO MA «ABUSIVI»

E’ la storia dei coniugi palermitani Rosalia Lucido e Antonio Dolcemascolo, rimasti senza casa Per mesi in auto, adesso in un bene confiscato ma «abusivi». L’associazione affidataria del bene, avendogli messo a disposizione l’immobile, ha sospeso le attività. I coniugi attendono, invano, che il Comune di Palermo trovi una sistemazione definitiva
Palermo, 19/10/2012  – Antonio Dolcemascolo, 33 anni, e Rosalia Lucido, 28,
sono due coniugi palermitani rimasti senza lavoro e senza casa. Per mesi
hanno vissuto in auto insieme ai figli.
Il loro disagio è stato raccontato qualche mese fa dai giornali, e a
raccogliere l’appello per trovare casa è stata Cecilia Dorangricchia,
presidente dell'associazione «L'Aquilone Onlus», un sodalizio che si occupa
dell’affido temporaneo di bambini.
I due coniugi hanno così trovato ospitalità in un bene confiscato alla
mafia in via Melendez 46 a Ciaculli, che la Dorangricchia ha avuto affidato
in qualità di Presidente dell’associazione «Aquilone Onlus».
Doveva essere una sistemazione temporanea nell’attesa che dal Comune
giungesse una soluzione, ma niente.

«Il nostro gesto di solidarietà – spiega Cecilia Dorangricchia – adesso è
diventato un problema. Avendo dato ospitalità a questa famiglia, non
possiamo utilizzare più la struttura, sospendendo di fatto le attività, che
consistono principalmente in progetti di affido temporaneo per bambini
provenienti dalle ex repubbliche sovietiche.
Ci troviamo nella situazione paradossale perché adesso siamo noi senza
una casa. Pensavo fosse una sistemazione di 20, 30 giorni, invece dal
Comune non è arrivata più alcuna risposta.
Tra l’altro, la famiglia in questo immobile risulta comunque “abusiva”, e
siamo stati sollecitati a far liberare i locali.
Possibile – mi chiedo – che si debba ricorrere sempre a gesti eclatanti
per avere attenzione ?
Possibile che il Comune non riesca a trovare una sistemazione dignitosa
a questa famiglia ?

Il Presidente dell’Associazione
Cecilia Dorangricchia

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