Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

FRODI E AGROMAFIE: LA REGIONE SICILIANA HA UN PIANO 'PROPAGANDA'

Palermo, 10 ott. 2012 - A tutela delle produzioni agroalimentari e dell'identita' siciliana, la Regione stabilisce un pacchetto di misure contro frodi e agromafie. L'assessorato delle Risorse agricole e alimentari ha predisposto un Piano che comprende quattro provvedimenti: tre destinati rispettivamente ai servizi avanzati, alla ricerca e all'innovazione e uno al "Marchio di qualita' Sicilia", un marchio ombrello per tutta la produzione agricola siciliana.

Le nuove regole saranno presentate alla stampa domani 11 ottobre, alle 10.30, nella sede del Corfilac (Consorzio di ricerca della filiera lattiero-casearia, Sp25 Km5, Ragusa); alle 16, a villa Orchidea (Contrada Bosco Rotondo SP 5, Comiso - Rg), le misure saranno invece illustrate ai produttori, agli operatori del settore e alle associazioni di categoria.

Le nuove disposizioni seguono le linee di indirizzo della Comunita' europea, che ha approvato a settembre scorso il "Pacchetto Qualita'". L'obiettivo della Regione e' promuovere e valorizzare i prodotti tradizionali e il consumo a "Km zero" attraverso controlli serrati contro le frodi per garantire ai consumatori e ai mercati internazionali, da un lato, l'origine, la salubrita' e l'impiego di tecniche rispettose dell' ambiente, dall'altro, la trasparenza delle informazioni sulla provenienza dei prodotti, sui metodi di coltivazione e di allevamento.

Il controllo e' demandato al dipartimento regionale per gli Interventi infrastrutturali dell'assessorato, che, in collaborazione con altre strutture preposte, effettuera' periodicamente le opportune verifiche sulla tracciabilita' dell'agroalimentare. Il Piano regionale prevede anche penalita' e premialita': gli operatori virtuosi, che si atterrano alla nuove regole, saranno inseriti in una "With list"; chi violera' invece le disposizioni sara' soggetto a sanzioni, che vanno dalla collocazione in una "Black list" alla revoca della licenza dei marchi e alla segnalazione alle autorita' competenti, fino all'esclusione da qualunque programma di sostegno dell'assessorato alle Risorse agricole ed alimentari.
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La Regione Siciliana ha illustrato oggi a Bruxelles i risultati della prima sperimentazione di un progetto antincendio "ecologico" che potrebbe facilmente essere adottato in tutti i paesi del Mediterraneo.

Il compito di illustrare il progetto pilota di cui la Regione Siciliana e' capofila in Europa, e' toccato al dirigente generale del dipartimento siciliano delle foreste, Pietro TOLOMEO, dinanzi ai rappresentanti delle 12 regioni europee - che fanno parte di 5 diversi stati nazionali - firmatari dell'atto costitutivo della Macroregione adriatico ionica.

Durante gli "Open days", la settimana di informazione sulle politiche comunitarie destinate allo sviluppo regionale, oggi a Bruxelles e' stata dedicata una sessione di lavori alle azioni che le regioni con caratteristiche omogenee possono facilmente condividere.

Il progetto Cypfire, finanziato con i fondi strutturali 2007, e' proprio una esperienza positiva di cooperazione transnazionale nel Mediterraneo, che ha coinvolto attivamente 8 diversi enti di diverse regioni europee e 3 enti di ricerca di paesi non europei: Tunisia, Turchia e Israele.

Quanto sperimentato si basa su un principio estremamente semplice, legato alla resistenza opposta al fuoco, in maniera naturale, dalle barriere di cipresso: l'uso di questa specie vegetale si e' rivelato un buon sistema per prevenire l'innesco e l'avanzamento degli incendi.

Il progetto - avviato a giugno 2010 e che si concludera' nel maggio del 2013 - prevede l'impianto di filari multipli di cipresso per ridurre il possibile impatto del fuoco sull'ambiente, sostituendo i costosi ed antiestetici viali parafuoco.

"Il cipresso e' una pianta autoctona dell'Europa meridionale - ha spiegato Tolomeo -, molto resistente al calore e alla siccita'. Il suo sottobosco, composto da una lettiera umida e compatta, impedisce la crescita di altre piante. Le prove di laboratorio condotte in questo periodo, hanno confermato la forte resistenza al fuoco di questo tipo di barriere naturali e assolutamente ecologiche".

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