"Il 10 ottobre attraverserò lo Stretto di Messina a nuoto. Poi, giunto in Sicilia, correnti permettendo, inizierò il mio viaggio elettorale per tutta l'isola." Come Forrest Gump, Beppe Grillo correrà lungo le 9 province della Sicilia e attraverserà lo Stretto di Messina come Gerione, figlio di Crisaore e di Medusa, spaventoso gigante con tre corpi distinti, sei braccia e tre teste. Un mostro insomma, come Grillo viene spesso descritto dall'anti-antipolitica. Un temibile guastatore, dissacratore e rompiballe. Gerione possedeva tra le tante ricchezze un grosso armento di buoi rossi che venivano tenuti in custodia da Euritione, altro gigante mostruoso come Beppe Grillo, con un cane a tre teste, Ortos.
Invocò l'aiuto di Zeus il quale scaraventò sul popolo una pioggia di sassi: la Provenza è cosparsa di sassi. Mentre Ercole dormiva Gerione gli rubò i buoi e per fare perdere le loro tracce trascinò i buoi a ritroso in modo che le orme, invece di partire dalla grotta, facevano credere che vi si dirigessero. Poi... Perciò, al passaggio di Beppe Grillo, Ercole stia attento ai buoi... I mostri si sa, vanno matti per i buoi
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"In questo periodo ho lavorato pesantemente e mi ero imperdonabilmente distratta dalle vicende del Dolce Paese. Riaperto l’oblo, ritrovo ancora te, Beppe, nello splendore dei riflettori. Scusa, ma non eri un trascurabile, insignificante, nulla politico? E quand’anche avessi avuto qualche vocina in capitolo, non dovevi per caso essere silenziato e relegato nel cosmico cantuccio del web, secondo ordini trasversalmente e uniformemente accettati?
Devo proprio essermi persa un passaggio. Non sarà mica per la doppia cifra nei sondaggi sulle intenzioni di voto che ho visto fiammeggiare in Tg e talk show? E proprio adesso che la tecno-management-safety car sta per rientrare e i concorrenti stanno per ”riscatenare l’inferno”? Ma guarda un po' ... Bene. Spazio a caso tra fogli di giornale attorno alle uova e memorabili pagine di televisione. E ti vedo trattato da divo. Com’è? A torso nudo potresti mietere il grano come Mussolini per ingraziarti i villani nell’afa? Con baffetti neri potresti urlare stermini, in apoteosi hitleriana? Con baffi un po’ più grossi, di foggia staliniana e stalinistica, ti potresti cimentare nel tiranneggiare alcune russie e “siberiare” i dissidenti? Con l’acqua alla gola ingoierai lo stretto di Scilla e Cariddi in un acquatico show alla Mao? Stai rifondando “L’uomo qualunque”?
È vero, c’è qualcosa che fai esattamente come Mussolini, come Stalin, come Mao, come Giannini ed è bere, dormire, mangiare e, orrore, fare la cacca.
Vorrei già richiudere l’oblo e impegnarmi a emulsionare una buona maionese con le uova fresche, quelle dei giornali precedentemente citati, appunto. Sarà meglio. Mi concedo solo un piccolo momento per un’incazzatura. Che bassezza, la povertà di questa iconografia da strapazzo. Le similitudini per la tua antidemocraticità, per il tuo qualunquismo, per la tua voglia di reclamizzarti sono pezzi disordinati di ineleganza, al limite del ridicolo. O della querela. Ne vedremo delle belle, temo. Tu va’, dritto come un fuso.
Corri Forrest, corri…" Mina
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