Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

MESSINA. IL DOCUMENTO UNITARIO DELLE SEGRETERIE DI CGIL, CISL E UIL: DALLA MOBILITAZIONE GENERALE DEL 10 NOVEMBRE LE PROPOSTE

 sciopero generale-cgil-cisl-uil-uglMESSINA, 27 ottobre ’12 – La condizione di collasso finanziario e organizzativo del Comune di Messina è ormai sotto gli occhi di tutti. La mancata riscossione dei tributi, la rilevante evasione degli stessi, la violazione del Patto di stabilità nel 2011 e quasi certamente nel 2012, la conseguente riduzione dei trasferimenti e le multe inflitte, gli sprechi nella spesa, sono tutte concause della difficoltà nei pagamenti e nel trasferimento delle risorse alle partecipate. Ciò rende ormai quasi impossibile il pagamento degli stipendi dei dipendenti diretti – a tempo indeterminato e precari –, di quelli di partecipate e aziende e cooperative che garantiscono funzioni essenziali come trasporto pubblico, igiene cittadina, servizi sociali, mense scolastiche e pulizia dei locali.

Sempre più frequentemente vengono meno anche le risorse per assicurare l’operatività di mezzi e attrezzature, per pagare il carburante e l’assicurazione degli automezzi, effettuare l’ordinaria manutenzione. Da quasi un anno non si pagano i fornitori che assicurano gli approvvigionamenti necessari alla funzionalità quotidiana di uffici e scuole.
Questa condizione già affrontata nei mesi scorsi è stata ripetutamente minimizzata e gli allarmi sottovalutati, rassicurando sulla solidità del bilancio dell’Ente.
Oggi, sia l’aggravarsi delle difficoltà che i preoccupanti rilievi e richieste di chiarimento della Corte dei Conti certificano quanto sia drammatica la situazione del Comune di Messina.
Tutto ciò è frutto di scelte sbagliate, della mancata adozione di provvedimenti correttivi, di una gestione che non si è occupata di amministrare nell’interesse collettivo.

Questa drammatica situazione impatta pesantemente sulle condizioni di un tessuto produttivo già sfilacciato e in profonda crisi, che soffre di assenza d’infrastrutture, crisi di commesse, mancanza di competitività e che nel corso di questi ultimi anni ha già fatto abbondantemente ricorso agli ammortizzatori sociali e a dolorosi tagli occupazionali.
Le tante vertenze di lavoro che abbiamo sin qui affrontato hanno significativamente fiaccato un’economia già asfittica. Il sommarsi a queste crisi di ciò che ruota attorno alla macchina comunale rischia di distruggere il poco terziario commerciale che ha resistito sin qui, causando una vera e propria valanga di licenziamenti, chiusure di esercizi commerciali, di aziende che si occupano di servizi, il tracollo delle attività artigiane. Insomma, la desertificazione produttiva del territorio con conseguenze economiche e sociali gravissime.
Per queste ragioni riteniamo di dover costruire una mobilitazione generale della città che coinvolga insieme lavoratori, pensionati, disoccupati, precari, cassintegrati e la cittadinanza tutta per chiedere misure idonee ad AFFRONTARE L’EMERGENZA, USCIRE DALLA CRISI.
Perché ogni vertenza, ogni posto di lavoro, ogni difficoltà è un pezzo della crisi della Città e solo una risposta popolare e generale può legittimamente indicare e sostenere le soluzioni necessarie ed eque per risolvere i nostri problemi.
Per questa ragione CGIL CISL UIL hanno indetto per sabato 10 novembre una manifestazione con corteo e comizio. La mobilitazione costituirà l'occasione per lanciare proposte per affrontare l’emergenza e uscire dalla crisi con un’assunzione di straordinaria responsabilità da parte di ciascun soggetto portatore d’interessi per conto della comunità e costruire insieme una piattaforma comune per il lavoro, la crescita, la coesione sociale, lo sviluppo del territorio e la tutela dei diritti di tutti i soggetti che animano e vivono il nostro territorio.

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