Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

MESSINA. LA CGIL RICORDA MATTEO CUCINOTTA E IL SUO IMPEGNO A TUTELA DEI LAVORATORI

Messina, 26 ott ’12 – Oggi pomeriggio, presso la Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela, una delegazione della Cgil provinciale, guidata dal segretario generale Lillo Oceano, ha partecipato alla cerimonia commemorativa di Matteo Cucinotta, il dirigente della Cgil scomparso cinque anni fa in seguito all’incendio che devastò l’agriturismo, “ Il Rifugio del Falco” di Patti, incendio nel quale persero la vita sei persone. “Un fato cinico e tragico ha voluto che proprio Matteo che si batteva per l’ambiente, la salute e la sicurezza rimanesse vittima dell’opera di devastazione dell’uomo sul territorio - osserva Lillo Oceano segretario generale della Cgil di Messina-. Una ragione in più per impegnarci nella messa in sicurezza dell’ambiente e del territorio”.

Matteo Cucinotta era entrato all’ENEL di San Filippo de Mela, nel 1973 vincendo un concorso. Da subito si era interessato al problema delle ricadute sull’ambiente delle attività industriale, si distinse per il suo impegno e difesa della salute dei lavoratori ed entra nel Consiglio d’azienda come rappresentante della Cgil. In quegli anni nella centrale Enel vengono portate avanti importanti battaglie che portano ad accordi sulla bonifica dell’amianto, sull’eliminazione di prodotti nocivi usati per lavorare, ad ulteriori accordi sull’insonorizzazione di grossi parti di impianto dove il rumore superava spesso i 100 decibel e su alcune procedure di lavoro altamente rischiose per il personale perché effettuate senza alcuna protezione.
Nel corso di una di queste battaglie Matteo Cucinotta, che nel frattempo era diventato segretario generale della FNLE CGIL ( Federazione nazionale lavoratori elettrici), è stato accoltellato.Nel 2003 Cucinotta lascia l’Enel e entra a fare parte della Camera del lavoro di Messina con l’incarico di Responsabile del dipartimento ambiente e sicurezza. In quegli anni continua ad impegnarsi contro l’inquinamento e i processi produttivi rischiosi per la salute dei lavoratori, per il riconoscimento dei diritti da esposizione all’amianto, per il rispetto dei protocolli sulla sicurezza nelle aziende.

“Matteo Cucinotta – osserva Oceano-, era un operaio modello, un dirigente sindacale che aveva fatto della sicurezza dei suoi colleghi un obiettivo prioritario dell’azione del sindacato. Ha sempre condotto le battaglie per la difesa della salute, dell'ambiente, della sicurezza e dei posti di lavoro con convinzione e lucida determinazione. Lo ricordiamo con affetto augurandoci che il suo impegno personale e la sua storia possano sempre essere esempio per chi si occupa di lavoro e lavoratori”.

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