Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

MESSINA: LE PROPOSTE PER AFFRONTARE L’EMERGENZA E USCIRE DALLA CRISI

IL DOCUMENTO UNITARIO DELLE SEGRETERIE DI CGIL, CISL E UIL: MOBILITAZIONE GENERALE DEL 10 NOVEMBRE
Messina, 26 ottobre ’12 – La condizione di collasso finanziario e organizzativo del Comune di Messina è ormai sotto gli occhi di tutti. La mancata riscossione dei tributi, la rilevante evasione degli stessi, la violazione del Patto di stabilità nel 2011 e quasi certamente nel 2012, la conseguente riduzione dei trasferimenti e le multe inflitte, gli sprechi nella spesa, sono tutte concause della difficoltà nei pagamenti e nel trasferimento delle risorse alle partecipate. Ciò rende ormai quasi impossibile il pagamento degli stipendi dei dipendenti diretti – a tempo indeterminato e precari –, di quelli di partecipate e aziende e cooperative che garantiscono funzioni essenziali come trasporto pubblico, igiene cittadina, servizi sociali, mense scolastiche e pulizia dei locali.

Sempre più frequentemente vengono meno anche le risorse per assicurare l’operatività di mezzi e attrezzature, per pagare il carburante e l’assicurazione degli automezzi, effettuare l’ordinaria manutenzione. Da quasi un anno non si pagano i fornitori che assicurano gli approvvigionamenti necessari alla funzionalità quotidiana di uffici e scuole.

Questa condizione già affrontata nei mesi scorsi è stata ripetutamente minimizzata e gli allarmi sottovalutati, rassicurando sulla solidità del bilancio dell’Ente.

Oggi, sia l’aggravarsi delle difficoltà che i preoccupanti rilievi e richieste di chiarimento della Corte dei Conti certificano quanto sia drammatica la situazione del Comune di Messina.

Tutto ciò è frutto di scelte sbagliate, della mancata adozione di provvedimenti correttivi, di una gestione che non si è occupata di amministrare nell’interesse collettivo.

Questa drammatica situazione impatta pesantemente sulle condizioni di un tessuto produttivo già sfilacciato e in profonda crisi, che soffre di assenza d’infrastrutture, crisi di commesse, mancanza di competitività e che nel corso di questi ultimi anni ha già fatto abbondantemente ricorso agli ammortizzatori sociali e a dolorosi tagli occupazionali.

Le tante vertenze di lavoro che abbiamo sin qui affrontato hanno significativamente fiaccato un’economia già asfittica. Il sommarsi a queste crisi di ciò che ruota attorno alla macchina comunale rischia di distruggere il poco terziario commerciale che ha resistito sin qui, causando una vera e propria valanga di licenziamenti, chiusure di esercizi commerciali, di aziende che si occupano di servizi, il tracollo delle attività artigiane. Insomma, la desertificazione produttiva del territorio con conseguenze economiche e sociali gravissime.

Per queste ragioni riteniamo di dover costruire una mobilitazione generale della città che coinvolga insieme lavoratori, pensionati, disoccupati, precari, cassintegrati e la cittadinanza tutta per chiedere misure idonee ad AFFRONTARE L’EMERGENZA, USCIRE DALLA CRISI.

Perché ogni vertenza, ogni posto di lavoro, ogni difficoltà è un pezzo della crisi della Città e solo una risposta popolare e generale può legittimamente indicare e sostenere le soluzioni necessarie ed eque per risolvere i nostri problemi.

Per questa ragione CGIL CISL UIL hanno indetto per sabato 10 novembre una manifestazione con corteo e comizio. La mobilitazione costituirà l'occasione per lanciare proposte per affrontare l’emergenza e uscire dalla crisi con un’assunzione di straordinaria responsabilità da parte di ciascun soggetto portatore d’interessi per conto della comunità e costruire insieme una piattaforma comune per il lavoro, la crescita, la coesione sociale, lo sviluppo del territorio e la tutela dei diritti di tutti i soggetti che animano e vivono il nostro territorio.

Commenti