Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PATTI. MALATA DI TUMORE ASPETTA DA UN ANNO DI ESSERE VISITATA

Persona malata oncologica che da ottobre del 2011 aspetta di essere chiamata a visita. Sulla vicenda intervengono la Cgil e il patronato Inca di Patti
Patti, 18/10/2012 - Da quando (1 gennaio 2010) l’intera gestione dei procedimenti di accertamento e riconoscimento delle invalidità civili è stata assunta dall’INPS, le situazioni sono peggiorate.
A suo tempo, l’Istituto con molta enfasi aveva annunciato l’avvio di una procedura informatica e telematica che avrebbe garantito, oltre alla piena trasparenza degli atti, una maggiore celerità dei procedimenti a tutto vantaggio delle fasce più deboli della popolazione.

Ad oltre due anni dall’entrata in vigore della Legge 102 del 2009, vengono continuamente segnalati gravi disagi e disguidi, da parte di persone che attendono da anni i certificati di invalidità, di handicap e di disabilità, essenziali non solo per ottenere eventuali provenienze economiche, ma anche per accedere a prestazioni sanitarie e sociali e per iscriversi alle liste del collocamento.

Disguidi e ritardi tra ASP 5 e INPS di Messina stanno rendendo la vita difficile a tante famiglie, soprattutto a persone a persone che hanno patologie gravissime, che aspettano inutilmente i famosi 120 giorni per avere diritto all’assistenza.
E’ il caso vergognoso, e sicuramente non il solo, di una signora di Patti di 58 anni, C.L.M., malata oncologica che da oltre un anno aspetta di essere chiamata a visita, che oltre alla beffa sta’ subendo il danno di non poter usufruire di tutti i benefici, compresi quelli economici, che le toccano di diritto.

Nei mesi scorsi abbiamo sollecitato numerose volte, sia la Direzione Provinciale che quella Regionale dell’INPS, il Commissario dell’ASP 5 di Messina, nonché chiesto direttamente all’Assessorato alla Salute di avviare un indagine ispettiva volta a verificare se ci sono responsabilità relative al rispetto della Legge, e nel caso ad intervenire.

Nulla è cambiato, anzi continua una situazione di emergenza; c’è da domandarsi a chi giova tutto ciò! Sicuramente penalizza le persone con disabilità che aspettano di vedere riconosciuto un loro diritto, forse è il casi di domandarsi se la scarsa trasparenza nella gestione, nei risultati, nei costi economici e sociali, della nuova procedura, non contrasti volutamente con la necessità di svolgere accuratamente i controlli sui falsi invalidi?!?

Come CGIL e come Patronato INCA, consideriamo estremamente grave che chi ha realmente bisogno, sia costretto a ricorrere, come saremo obbligati a fare a tutela della nostra assistita, all’Autorità Giudiziaria per ottenere quanto gli spetta per Legge, sempre che chi è tenuto a farlo non voglia finalmente rispondere alle nostre sollecitazioni.


Il Segretario CGIL Patti La Responsabile Patronato INCA Patti
Stefano Maio Lucia Collorafi

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