Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

RETE STUDENTI SICILIA: CARI CANDIDATI, PARLIAMO DELLA SCUOLA E DEL DIRITTO ALLO STUDIO

Rete degli Studenti Medi Sicilia: la nostra lettera ai candidati governatori e la nostra proposta per una legge regionale sul diritto allo studio

Palermo, 25/10/2012 - A pochi giorni dal voto come Rete degli Studenti Medi Sicilia, attraverso una lettera, abbiamo chiesto ai candidati governatori di esprimersi in maniera netta e chiara ma soprattutto di impegnarsi a favore di una delle questioni maggiormente sentite dai giovani e dagli studenti siciliani, ovvero quella riguardante il diritto allo studio. Nello specifico abbiamo chiesto ai candidati di dirci cosa vogliono fare per la scuola e li abbiamo invitati ad ascoltare le nostre proposte se vogliono veramente segnare un rinnovamento e un’alternativa a quel sistema che nell'ultimo decennio ha distrutto la Sicilia. La nostra regione è l'unica regione in Italia che non possiede una legge quadro regionale sul diritto allo studio.
Questo, insieme ai tagli regionali di 80,7 milioni di euro effettuati alla pubblica istruzione e alla cultura, i tagli di 50 milioni effettuati al trasporto pubblico ed infine di 100 milioni ai fondi per le autonomie locali con i quali i comuni dovrebbero garantire i servizi agli studenti, dimostra come la scuola nella nostra Isola non è considerata una priorità su cui investire per lo sviluppo e la crescita del territorio. Si tratta di gravi misure che hanno avuto risultati drastici come ad esempio l’aumento dei costi dei trasporti e dei libri, la mancanza di investimenti per l’edilizia scolastica con la conseguenza che l’85% degli edifici scolastici non è a norma antisismica, la mancanza di servizi per gli studenti come i trasporti e le mense, classi sempre più affollate, l’aumento della dispersione scolastica al 26% e la disoccupazione giovanile al 32,6 %.

I tagli alla scuola e quelli agli enti locali hanno inciso negativamente sull'offerta formativa penalizzando l’intera popolazione scolastica. La scuola siciliana dopo aver subito i pesanti tagli del governo Berlusconi prima e del governo Monti dopo è stata penalizzata ulteriormente a causa della mancanza di questa legge e dei tagli del governo regionale. Una situazione insomma insostenibile che ci allontana anche dall'Europa che chiede una percentuale di diplomati del 90% a fronte del 72% che raggiunge l’isola, fanalino di coda del Paese, e che soprattutto incide negativamente sulle prospettive future di migliaia di giovani. Per questo crediamo che sia urgente e necessaria la realizzazione da parte del prossimo governo regionale di una legge quadro sul diritto allo studio. Solo la realizzazione di queste legge, che ovviamente deve essere finanziata e poi attuata, può permettere la rimozione di quegli ostacoli che impediscono l’affermazione del diritto allo studio, quindi anche l'eliminazione dell'abbandono scolastico e la garanzia per tutti gli studenti di poter accedere all'istruzione e poter raggiungere il massimo successo formativo.

E la rimozione di questi ostacoli a nostro parere deve avvenire prevedendo borse di studio, contributi per l’acquisto di libri di testo e materiale didattico, contributi da parte degli enti locali per l’istituzione di biblioteche scolastiche e cittadine, finanziando inoltre i servizi mensa, promuovendo i servizi di trasporto scolastico, predisponendo interventi a favore dei disabili, degli immigrati, degli studenti lavoratori, garantendo agevolazioni per la fruizione di musei, cinema, teatri e provvedendo alla messa in sicurezza delle scuole. Tutte misure queste che quindi dovranno essere inserite in questa legge. Come Rete degli Studenti Medi, insieme alla FLC CGIL, in questi mesi di campagna elettorale abbiamo voluto accendere i riflettori sui problemi della scuola portando nelle nostre scuole sin dal primo giorno del nuovo anno scolastico, e anche nelle nostre piazze il 12 Ottobre scorso, le nostre denunce e le nostre proposte. Abbiamo voluto scrivere in occasione di questa tornata elettorale una proposta di legge regionale.

Abbiamo inviato ai candidati governatori e alle forze politiche di centro-sinistra in corsa per queste elezioni, assieme alla lettera, il documento contenente la nostra proposta per metterli a conoscenza del lavoro che abbiamo fatto e per sapere cosa ne pensano in modo che sin da adesso possiamo sapere se chi di loro sarà eletto dal primo giorno del proprio mandato lavorerà o meno alla realizzazione di questa legge. Crediamo che chi sarà al governo della Sicilia dovrà investire sull'istruzione farne una priorità nell'azione di governo se davvero si vuole che qualcosa cambi per la Sicilia e per suoi giovani e se si vuole contribuire all'uscita dalla crisi e allo sviluppo economico e sociale in cui versa la nostra regione.

Adesso aspettiamo la risposta dei candidati con le loro proposte e il loro programma per la scuola e con le loro dichiarazioni riguardo alla volontà di realizzare o meno la nostra proposta di legge regionale se verranno eletti. Intanto annunciamo anche che stiamo preparando per Novembre un'iniziativa pubblica per il diritto allo studio in cui spiegheremo bene la nostra proposta e in cui auspichiamo possa essere presente anche uno dei candidati a cui ci siamo rivolti nelle veste però di presidente della Regione.

LEANDRO BIANCO

La lettera ai candidati governatori e il documento contenente la proposta di legge regionale sul diritto allo studio

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