Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

TERREMOTO NEL POLLINO: LA PROTEZIONE CIVILE FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

26/10/2012 - Si è svolta nel pomeriggio, nella sede operativa del Dipartimento della Protezione Civile, una riunione tecnica sul terremoto che alle 1.05 di oggi, 26 ottobre, ha colpito l’area del Pollino, con ipocentro a Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello in provincia di Cosenza, e Rotonda in provincia di Potenza. A presiedere il punto sulla situazione è stato il Capo Dipartimento, Franco Gabrielli, rientrato da un sopralluogo nelle zone colpite di Calabria e Basilicata.

Sono stati rilevati danni localizzati, in particolare su casolari e vecchi edifici, e sono ancora in corso le verifiche da parte dei tecnici. Le infrastrutture e i servizi essenziali non hanno subito danni. I pazienti dell’istituto sanitario di Mormanno e di una casa di cura di Laino sono stati in parte dimessi in parte trasferiti presso altre strutture sanitarie della zona, per consentire la verifica di agibilità degli edifici e il rilievo di eventuali danni. Il Comune di Mormanno, in via precauzionale, ha dichiarato non potabile l'acqua erogata dall`acquedotto cittadino.

L’area interessata dalla sequenza ricade in una zona di pericolosità sismica elevata ed è dunque necessario – come ha sottolineato il Capo Dipartimento nel corso degli incontri svolti a Mormanno e Rotonda con le Istituzioni del territorio – continuare a tenere alta l’attenzione e verificare la sicurezza degli edifici. Il sisma delle ore 1.05 è stato seguito da 250 repliche (dato aggiornato alle ore 16.30), la maggiore delle quali alle ore 1.16 con magnitudo 3.3.

In seguito all’evento, i sistemi regionali e locali di protezione civile della Calabria e Basilicata si sono immediatamente attivati, dispiegando sul territorio le diverse strutture operative per assicurare la necessaria assistenza alla popolazione e la verifica di eventuali criticità. E' in corso l'allestimento di strutture di accoglienza per ospitare le famiglie che non faranno rientro a casa per la notte.
La prefettura di Cosenza ha attivato a Mormanno, uno dei comuni maggiormente colpiti dal sisma, un centro operativo misto.

Il Dipartimento della Protezione Civile prosegue l’attività di monitoraggio per rispondere alle necessità che col procedere dei giorni dovessero manifestarsi.
Il Contact Center del Dipartimento è attivato fino alle ore 20.00 di oggi. L’estensione – prevista dalla carta dei servizi – potrebbe essere ulteriormente modificata in base all’evolversi della situazione.

Sono stati rilevati leggeri danni localizzati, in particolare su alcuni casolari e vecchi edifici, ma sono ancora in corso le verifiche da parte dei tecnici. Le infrastrutture viarie e di trasporto e le reti di gas, acqua ed elettricità non hanno subito danneggiamenti ed è quindi garantita la funzionalità dei servizi essenziali. I pazienti ospitati presso un istituto sanitario di Mormanno e una casa di cura di Laino sono stati in parte dimessi in parte trasferiti presso altre strutture sanitarie della zona,

per consentire la puntuale verifica di agibilità degli edifici e il rilievo di eventuali danni.

A seguito dell’evento, i sistemi regionali e locali di protezione civile della Calabria e Basilicata si sono immediatamente attivati, dispiegando sul territorio le diverse strutture operative per assicurare la necessaria assistenza alla popolazione e la verifica di eventuali criticità. Uomini e mezzi del volontariato locale di protezione civile sono impegnati in numerosi comuni dell’area.
La struttura del Dipartimento della protezione civile si è configurata in Presidio operativo per monitorare l’evoluzione della situazione, in stretto raccordo con il sistema nazionale ed il territorio.
Il Capo del Dipartimento nella mattinata di oggi, 26 ottobre, farà un sopralluogo nell’area interessata dal sisma.
Il sisma delle ore 1.05 è stato seguito è stato seguito da oltre 30 repliche (dato aggiornato alle ore 2.40), la maggiore delle quali è avvenuta alle ore 1.16 con magnitudo 3.3.
L’area interessata dalla sequenza ricade in una zona di pericolosità sismica elevata.

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