Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

CIMINO (GRANDE SUD):" L'AUTONOMIA REGIONALE È RIMASTA INCOMPLETA" (NON SONO RIUSCITI A DARE L’INTERO BILANCIO AGLI ATO?)

Palermo , 19 Novembre 2012 - "Un sincero apprezzamento al presidente Crocetta che ieri in televisione ha dichiarato che si adopererà per fare approvare al più presto la legge sulla sburocratizzazione e la legge voto per l'abolizione del secondo comma dell'articolo 36 dello Statuto Siciliano. Lo ha detto Michele Cimino,capogruppo di Grande Sud all'Ars."Ho presentato io la legge voto,poi approvata all'unanimità dall'Assemblea Regionale, per sostituire l'art. 36, c. 2, dello Statuto Regionale con le seguenti parole: «Sono però riservate allo Stato le entrate dei monopoli, dei tabacchi e del lotto» ma purtroppo giace a Roma in attesa di essere approvata dal Parlamento. Questa legge sottrarrebbe allo Stato la riserva delle imposte di produzione.

Questa modifica legislativa - continua Cimino - comporterebbe l'aumento di gettito per le casse regionali nell'ordine di diversi miliardi di euro, considerando che tra le imposte di produzione vanno annoverate quelle versate dalle imprese che in Sicilia raffinano circa il 40 per cento degli oli minerali prodotti in Italia.
Avere in questa lotta alleato il presidente mi fa ben sperare di vincere e finalmente vedere aumentare le entrate regionali, senza elevare la pressione fiscale e senza chiedere maggiori risorse allo Stato.
E finalmente può essere anche smentita l'opinione diffusa che la Sicilia abbia goduto negli ultimi cinquant'anni di un'ampia autonomia fiscale che non ha saputo sfruttare adeguatamente.

Si tratta di un equivoco,conclude Cimino,in quanto l'autonomia finanziaria regionale è rimasta incompleta e mentre le regioni ordinarie, negli anni, hanno negoziato con lo Stato i trasferimenti ad esse spettanti, la Sicilia, in virtù del sistema risultante dal combinato disposto dell'art. 36 dello Statuto e delle norme di attuazione del 1965, ha ricevuto e riceve il gettito dei tributi erariali riscossi sul proprio territorio, ad eccezione delle entrate derivanti dalle imposte di produzione, dai tabacchi e dal lotto."

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