Ogni anno destiniamo alla UE circa 12 miliardi di euro, ne ritornano massimo 9 che, in prevalenza, finiscono alle Regioni dove le mafie sono più presenti: Campania, Calabria e Sicilia. I tre miliardi di differenza vanno altrove
09/11/2012 - "Ogni anno destiniamo alla UE circa 12 miliardi di euro, ne ritornano, quando va bene, nove che, in prevalenza, finiscono alle Regioni dove le mafie sono più presenti: Campania, Calabria e Sicilia. I tre miliardi di differenza vanno altrove. E' l'Italia a finanziare la UE, non il contrario. E ora, di fronte al colpo di Stato del cambiamento della legge elettorale in corsa e al tetto del 42,5% per il premio di maggioranza per impedire a tavolino la possibile vittoria del M5S e replicare il Monti bis, la UE tace. Chissà forse ci farà una multa per divieto di sosta a Montecitorio. La Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto ha sancito nel 2003 che "gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale, la composizione delle commissioni elettorali e la suddivisione delle circoscrizioni non devono poter essere modificati nell’anno che precede l'elezione, o dovrebbero essere legittimati a livello costituzionale o ad un livello superiore a quello della legge ordinaria". C'è del marcio a Bruxelles. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere."
Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. "L'euro è il dito, ma la UE è la luna, la sua parte nascosta, di cui si sa poco o nulla. L'italiano è più a conoscenza dei dibattiti del Senato americano che delle decisioni prese a Bruxelles" - scrive Grillo.
"Forse perché non c'è molto da dire di un luogo che assomiglia a un club Med, - prosegue Grillo - a un dolce esilio dei trombati alle elezioni nazionali come Mastella. L'annullamento della politica europea, sostituita nei fatti da un'unione bancaria europea, non è quello che volevano i padri fondatori Adenauer, De Gasperi, Monnet e Schuman."
"L'Europa non è una banca, ma una somma di popoli e di civiltà millenarie. Prima dell'euro era necessario creare le fondamenta di regole comuni, ad esempio di politiche per la Difesa e per la fiscalità. Siamo passati dall'Europa di Giulio Cesare e Carlo Magno all'Europa dello spread."
"Il potere della UE è sanzionatorio: se non applichi le sue direttive paghi la multa. Se, ad esempio, non si ottempera alle direttive in materia di ambiente, il cittadino italiano (incolpevole) paga multe salatissime. L'Italia è sanzionata ogni anno per centinaia di milioni di euro per truffe ai danni della UE. Primatista assoluta. Multare il cittadino incolpevole (le tasse alla fine le paga lui) a causa dell'inefficienza e della corruzione della politica è come bastonare un asino sfinito dalla mola."
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