Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA: CON L’ARCIGAY CONTRO QUESTA PIAGA SOCIALE, L'OMOFOBIA

Rosario Duca, Presidente Arcigay Makwan Messina, scrive al ministro sul tristissimo caso del ragazzo romano di 15 anni che si è tolto la vita in quanto “colpevole” agli occhi degli altri di usare il rosa nel suo vestiario. Ma sono tante le prese di posizione e gli interventi 'istituzionali', mentre la madre dice: "Me lo avete ammazzato come Cristo". E chiede giustizia.
Messina, 24/11/2012 - Egregio Signor Ministro, l’ennesimo caso di omofobia ha in questi giorni colpito la scuola, e per questo vogliamo esprimere vicinanza all’Istituzione che Lei rappresenta, e attraverso Lei alla famiglia del giovanissimo ragazzo romano che si è tolto la vita in quanto “colpevole” agli occhi degli altri di usare il rosa nel suo vestiario.Vengono alla memoria tristi scene che le immagini di repertorio ci rimandano riguardo al triangolo rosa che i nazisti imponevano agli omosessuali destinati al confino o allo sterminio.

Avendo avuto modo di sperimentare quanta sensibilità Lei abbia su questo tema, e sulla lotta contro ogni discriminazione e violenza, ci attendiamo un suo forte richiamo alla scuola in generale perché episodi del genere non si ripetano e la scuola diventi invece il luogo principe dell’educazione al rispetto per ogni persona indipendentemente dall’orientamento sessuale e dal colore dei suoi vestiti.

Avendo assistito all’ennesimo affossamento di un progetto di legge contro l’omofobia, ci chiediamo se il suo Ministero non potrebbe richiamare il Parlamento all’urgenza reale di legiferare in tal senso; se è pur vero che in un Paese civile non dovrebbe esserci bisogno di leggi a tutela delle diversità e/o minoranze, queste tragedie ci fanno comprendere come il grado di maturazione della nostra civiltà necessiterebbe invece di moniti più chiari che spieghino anche ai ragazzi, e non solo ai ragazzi, che non si può costringere alla disperazione un ragazzo per nessun motivo, e meno che mai per il colore dei suoi vestiti.

Che la morte di questo giovane non sia vana. In questo senso ne consegniamo il messaggio nelle sue mani, sperando di interpretare con ciò la sofferenza di tanti altri giovani silenziosi e sofferenti in una società ancora troppo poco accogliente e troppo poco rispettosa.

"Non accetto prima come donna e madre, poi come Ministro per le pari opportunità, che un ragazzo di quindici anni possa togliersi la vita a causa del disagio in cui vive essendo additato come omosessuale e voglio che si faccia immediatamente chiarezza su questa tragedia» cosi Elsa Fornero commenta il grave fatto accaduto a Roma.

"E' necessario un grande cambiamento culturale che parta proprio dalla scuola che è il luogo dove i ragazzi passano gran parte del loro tempo e dove dovrebbero ricevere un'educazione verso sane relazioni affettive incentrate sul rispetto delle diversità".

"Proprio in questi giorni firmerò con il Ministro Profumo un nuovo Protocollo di azione per avviare una serie di iniziative di informazione e sensibilizzazione in tutte le scuole di Italia con l'obiettivo di scardinare quegli stereotipi di cui purtroppo, ancora oggi, si alimenta il bullismo omofobico e transfobico".

Proprio in ragione della necessità di adeguate azioni di informazione ed educazione, rivolte anche al pubblico generalizzato, il Ministro, rivolgendo un indirizzo di augurio al Congresso Arcigay che si aprirà a Ferrara, ha annunciato l'avvio di una nuova campagna nazionale contro l'omofobia.

“Mentre l’Unione Europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo, l’Italia è ancora il paese con il maggior tasso di omofobia sociale, politica ed istituzionale. I suicidi della popolazione gay, legati alla discriminazione omofoba in modo più o meno diretto, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali. E mentre il Parlamento europeo continua a ribadire il proprio invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie formate da persone dello stesso sesso, in Italia dobbiamo ancora registrare casi tragici come quello di Davide, che a soli 15 anni ha deciso di togliersi la vita perché umiliato e sbeffeggiato dai suoi coetanei”.

Sonia Alfano, Presidente della Commissione Antimafia Europea e membro dell’intergruppo LGBT del Parlamento Europeo, si schiera al fianco di tutti coloro che respingono l’omofobia.

“In molti paesi - sottolinea l’on. Alfano - l’omofobia è punita come reato anche con sanzioni carcerarie. In Italia, invece, ad oggi non esiste nessuna legislazione penale esplicita né contro la discriminazione né contro gli atti di omofobia e di incitamento all'odio sulla base dell'orientamento sessuale. Speriamo che le attività dell’Arcigay, che oggi inizia il suo congresso, servano a sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni affinché si accelerino i processi normativi contro l’omofobia, vera piaga sociale”.

Commenti