Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA. MANCATO FINANZIAMENTO AMMORTIZZATORI SOCIALI: CGIL CISL E UIL SOLLECITANO IL PREFETTO E IL GOVERNO REGIONALE

MESSINA, 9 nov 2012 – Le segreterie provinciali di Cgil Cisl e Uil hanno chiesto al Prefetto – da poco insediatosi- di intervenire presso il Governo regionale sollecitando lo sblocco delle procedure di finanziamento e quindi erogazione degli ammortizzatori sociali. Al centro della nota, la preoccupazione sia in ordine al forte disagio dei lavoratori che hanno negli ammortizzatori l’unica fonte di sostentamento sia il timore che, vista l’esiguità delle risorse complessivamente disponibili a livello nazionale, il blocco delle procedure in Sicilia possa determinare un dirottamento delle stesse verso regioni più puntuali.
“Il perdurare del blocco delle procedure di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga,disposto dal Dipartimento Regionale del Lavoro il 13 settembre sc. è un atto grave ed irresponsabile che incide profondamente sulle condizioni di vita di centinaia di lavoratrici e lavoratori che hanno perso il lavoro o si trovano in cassa integrazione – scrivono le tre organizzazioni sindacali-. Una decisione motivata dalla esigenza di monitorare la spesa ma le cui reali cause vanno ricercate nella esiguità delle risorse disponibili da destinare al finanziamento degli ammortizzatori e nel mancato cofinanziamento della Regione Sicilia come previsto dall’Accordo Stato –Regioni”.

Tale inadempienza ha impedito fino ad oggi l’emanazione del decreto da parte del Ministero del Lavoro delle risorse per il 2012 alla Regione Sicilia, indispensabili per far fronte alla grave situazione di crisi del territorio.

Negli incontri tenutosi nelle settimane scorse, il Dipartimento Regionale del Lavoro ha rappresentato alle parti sociali un fabbisogno finanziario complessivo pari a Euro 121.084.673 per consentire il pagamento di prestazioni già decretate, non considerando le istanze giacenti presso gli Uffici del lavoro il cui impegno di spesa è stimato in circa Euro 100.000,00.

“Siamo fortemente preoccupati – spiegano Cgil Cisl e Uil Messina- perché colpevoli ritardi hanno accresciuto il rischio di perdere risorse già negoziate a vantaggio di altre regioni a cui per altro sono state assegnate somme per la copertura degli ammortizzatori in deroga per l’anno 2012. Presso l’Ufficio Provinciale del lavoro di Messina centinaia sono le istanze giacenti di Cassa integrazione e mobilità che attendono di essere esitate favorevolmente al fine di consentire ,a seguito della stipula degli accordi in sede istituzionale,l’erogazione da parte dell’INPS della indennità che purtroppo per molte famiglie rappresenta l’unico sostegno economico”.

Per tutte queste ragioni, Cgil Cisl e Uil Messina hanno chiesto al Prefetto di rappresentare al Governatore della Regione il grave stato di disagio economico e sociale dei nostri lavoratori e sostenere un intervento del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali per una urgente sottoscrizione dell’accordo che consentirebbe intanto l’accreditamento alla Regione di parte di risorse necessari.

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