Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA, TRE RAPINATORI IN MANETTE

Messina, 21/11/2012 - Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile, a seguito di una tempestiva e pressante attività investigativa, hanno tratto in arresto due giovani messinesi, poiché ritenuti responsabili di rapina aggravata, commessa poco prima ai danni di una guardia giurata.
In particolare, intorno alle ore 22:15, a seguito di una segnalazione telefonica pervenuta sull’utenza della Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, con la quale una guardia giurata, in servizio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Piemonte di Messina, segnalava che poco prima era rimasta vittima di una rapina perpetrata da due individui, i quali, dopo aver minacciato il vigilante con una pistola, gli avevano rapinato l’arma in dotazione, fuggendo subito a piedi e facendo perdere le proprie tracce.
Immediatamente, dopo avere acquisito ogni utile elemento per risalire all’individuazione dei due malfattori, l’operatore della Centrale Operativa attivava il dispositivo antirapina, facendo confluire sul posto due gazzelle del Nucleo Radiomobile Carabinieri.
Nella circostanza, i militari del raggiunta tempestivamente la località teatro della rapina, dopo avere raccolto ulteriori elementi utili per l’identificazione dei due malfattori, si ponevano alla ricerca degli stessi, riuscendo in pochi minuti a individuare, in una località poco distante, due individui che corrispondevano alla descrizione dei rapinatori.

Frattanto, i due prevenuti, accortisi della presenza dei Carabinieri, cercavano di dileguarsi, dandosi alla fuga a piedi, cercando di disfarsi di una pistola poi risultata la pistola cal. 9, sottratta poco prima alla guardia giurata, che veniva immediatamente recuperata dai militari dell’Arma completa del caricatore di 15 colpi.
A quel punto, i Carabinieri, grazie all’efficace coordinamento tra le pattuglie intervenute, riuscivano a bloccare i due rapinatori identificandoli in VENUTI Sebastiano, nato a Messina, cl. 1983, già noto alle Forze dell’Ordine, e PENSANTE Jonathan, nato a Messina, cl. 1991, incensurato.
Nel corso della perquisizione personale, all’interno del giubbino indossato dal VENUTI Sebastiano, i Carabinieri rinvenivano altresì una pistola a salve completa di caricatore privo di munizioni.

Poco dopo, nel corso della perquisizione del veicolo verosimilmente utilizzato dai due prevenuti per raggiungere il luogo della rapina, i militari dell’Arma rinvenivano un coltello a serramanico, di genere vietato, che era nascosto all’interno del cassetto portaoggetti.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due soggetti sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
............
Messina; rapinatore catanese arrestato dai Carabinieri

Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro, che si sono avvalsi per le indagini anche del contributo fornito dai Carabinieri del Reparto Dattiloscopia Preventiva del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Roma, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Messina nei confronti di PANÈ Mauro, cl. 1975, originario di Catania, già noto alle Forze dell’Ordine, poiché ritenuto responsabile di rapina.
Le indagini dei Carabinieri erano scattate lo scorso 7 settembre 2012, allorquando tre individui avevano messo a segno una rapina ai danni della filiale dell’Istituto di credito Monte Paschi di Siena, ubicata nella via Garibaldi di Messina; nella circostanza, i tre malfattori, travisati ed armati di taglierino, avevano sottratto la somma di 5.000,00 euro.

I Carabinieri sono giunti all’identificazione del PANÈ Mauro dopo una intensa attività di indagine nell’ambito della quale, come detto, al fine dell’identificazione di uno dei responsabili della rapina è stato determinante, oltre il supporto fornito dai Carabinieri del Reparto Dattiloscopia Preventiva del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Roma, l’incrocio dei dati informativi di più Comandi Arma disseminati sul territorio nazionale che ha permesso, attraverso una lettura sinottica ed analitica delle modalità di più rapine commesse in varie provincie italiane, a focalizzare l’attenzione sull’odierno arrestato.

La meticolosa e paziente analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza della banca, ha quindi permesso di accostare un nome, PANÈ Mauro appunto, al volto di uno dei tre malfattori entrati in azione poco prima delle 11:30 dello scorso 7 settembre 2012.
Dopo avere compendiato le risultanze investigative in una dettagliata informativa, i Carabinieri hanno avanzato alla Procura della Repubblica del capoluogo peloritano una richiesta per l’emissione di un provvedimento restrittivo a carico del citato PANÉ.

Nei giorni scorsi, pertanto, il GIP del Tribunale di Messina, concordando pienamente con la richiesta avanzata dal Magistrato della locale Procura della Repubblica, ha così emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di PANÈ Mauro, disponendone la custodia cautelare presso il Carcere catanese di Piazza Lanza, dove i Carabinieri hanno raggiunto il prevenuto che si trovava già detenuto per altra causa.
La brillante operazione, che ha consentito di trarre in arresto il rapinatore, è il risultato dell’osmosi info-operativa tra i reparti dell’Arma, che ha consentito lo scambio reciproco ed in tempi rapidi di informazioni raccolte ed elaborate dal personale che ha operato.

Commenti