Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

MILAZZO: AUDIZIONE ALLA CORTE DEI CONTI DEL SEGRETARIO E DELL’ASSESSORE ALLE FINANZE SUL DISSESTO DEL COMUNE

Milazzo, 14/11/2012 - Si è svolta questa mattina presso la sezione della Corte dei Conti di Palermo l’audizione del segretario generale Massimo Gangemi e dell’assessore alle Finanze del Comune di Milazzo, Pippo Midili per fare il punto della situazione sul dissesto dell’Ente. Nei giorni scorsi era stata la stessa Corte a fissare l’audizione presso la sede di controllo di Palermo per avere contezza delle procedure poste in essere dopo le due pronunce della Corte dei Conti che ha assegnato prima 60 giorni e poi 30 al Consiglio comunale per l’adozione delle misure correttive.

Quella odierna quindi è stata la terza ed ultima fase contemplata dalla legge 149/2011 che prevede che qualora la sezione di controllo della Corte dei Conti rilevi gli estremi della dichiarazione di dissesto di un Ente, senza che il consiglio comunale provveda ad adottare la conseguente delibera di dissesto, la stessa con proprio provvedimento attivi il prefetto per la nomina di un commissario che assegnerà al consiglio comunale un termine non superiore a venti giorni per adottare la delibera di dissesto, pena lo scioglimento dello stesso organo consiliare.
Nell’adunanza odierna il segretario Gangemi ha riferito di aver sottolineato ai magistrati della Corte “ancora una volta l’estrema gravità della situazione economico-finanziaria dell’Ente” ed ha fornito tutti i dati che “dimostrano che le misure correttive adottate dal Consiglio comunale non possono in alcun modo evitare il ricorso al dissesto finanziario. L’ingente mole di debiti accumulati – ha proseguito Gangemi – è tale da non consentire al Comune di assicurare neppure l’espletamento dei servizi indispensabili con conseguenti problemi di ordine pubblico e di natura igienico-sanitaria. A questo si aggiunge l’ingente quantità di debiti fuori bilancio che ad oggi ammontano ad oltre 10 milioni di euro, senza considerare gli interessi, la rivalutazione monetaria e le spese”.

Sulla stessa linea l’intervento dell’assessore alle Finanze, Pippo Midili che ha fornito altri dati finanziari riguardanti principalmente la gestione di competenza dell’anno 2011. “ Il piano di risanamento messo in atto dall’amministrazione Pino – ha detto Midili - ha portato il Comune di Milazzo ad ottenere un avanzo di gestione di € 3.200.000,00. Chiaro segno di una amministrazione attenta ed oculata che ha tagliato gli sprechi del passato. Ciò nonostante, il chiaro avanzo di gestione è stato risucchiato dall’enorme mole di debiti e da una situazione di cassa a dir poco anomala oltre ai tagli operati nei trasferimenti della Regione e dello Stato. Proprio questi numeri hanno detto in maniera chiara ed incontrovertibile che Milazzo non può attendere oltre affidandosi a pur lodevoli, ma prive di efficacia, eventuali misure correttive che non farebbero altro che prolungare una agonia che continua a mortificare l’intera città.”

Commenti

  1. Ma il mare non è vicino al comune di Milazzo? Allora, i milazzasi cosa stanno aspettando?



    p.s. Milazzesi, vi raccomando di non fare nessunissima distinzione!

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