Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

MOVIMENTO 5 STELLE: QUAL E' IL VERO MESTIERE DI FEDERICA SALSI?


16/11/2012 – “E' stata applauditissima nel confronto pubblico con la base”, si sente dire. Mentre le frasi dette o sussurrate al suo indirizzo (?) non sembrerebbero altrettanto lusinghiere. Come dire che a denti stretti si dice tutto il male possibile e poi in 'piazza' si battono le mani? Chissà? Il fatto è che l'obiettivo principale del Movimento 5 Stelle non sembrerebbe essere la conquista di una poltrona a Ballarò o nei talk show, di quelle lasciate libere da chi sembrava le avesse ricevute in eredità o le avesse in appalto sine die.

Se Federica Salsi non sta spaccando il Movimento 5 Stelle bolognese certamente lo sta mettendo a dura prova. Cosa che non sta accadendo - invece - in Sicilia, dove gli eletti pensano a cose ben più aderenti agli obiettivi di un movimento che si propone di cambiare il sistema e la politica e di non farlo – semmai - andandosi ad accomodare sullo stesso trono televisivo già contestato per altri tronisti di rango. Eppure tra gli eletti all'assemblea regionale siciliana vi sono pure delle belle ragazze. Tra queste possiamo citare Valentina Zafarana di Messina. Una bella ragazza, impegnata nel suo lavoro di docente e sul territorio. Ecco, la Zafarana non frequenta i talk show: perchè non la chiamano o perchè non ci va?
Così adesso tocca ascoltare pesanti insulti, all'indirizzo della Salsi (?), per la sua partecipazione al talk show di Giovanni Floris, Ballarò, su Rai3: "Il mestiere di Federica non è mica andare in televisione" - si sente nel video incriminato. "Puttana era e puttana resta... non è mica andare in televisione, è fare qualcos'altro...", risponde qualcun altro.

L'impressione è che gli improperi siano rivolti alla Salsi ma non è affatto detto. Le frasi vengono pronunciate ma per la loro stessa pesantezza non necessariamente devono riguardare una persona là presente ma una donna di certo!

I pesanti improperi (riconducibili a Federica Salsi?) sono stati registrati nel corso dell'incontro pubblico tenutosi a Bologna proprio per discutere quanto oggi agita il Movimento 5 Stelle bolognese (ma non solo) e mette Beppe Grillo, considerato proprio per simili veti (da alcuni) un padre padrone, in odore di maschilismo, un despota, uno che ha azzerato la democrazia nel Movimento.

Grillo sul suo blog non ha condiviso quel "pieno di applausi" del quale si parla in relazione all’incontro con la base, cui ha preso parte Federica Salsi e nel corso del quale sono stati registrati gli improperi e gli applausi: non sarebbe certo sinonimo di buona politica, nè la ragione stessa degli applausi.
Ed ecco cosa scrive sul blog Beppe Grillo, in materia: "I giornalisti insistono con la fiducia a questo o a quell'altro esponente del M5S data con l'applausometro o con il voto per alzata di mano di poche decine di persone la cui l'iscrizione al M5S non viene certificata formalmente. I ragazzi del M5S da sempre si riuniscono per discutere con i loro portavoce, ma la fiducia va gestita in modo formale. Non siamo all'asilo Mariuccia, cari pennivendoli.

"R come Remissione del mandato: il consigliere, il sindaco o il parlamentare non ha alcun obbligo di rimettere il mandato periodicamente (ad esempio ogni sei mesi). Nel caso questo avvenisse deve essere preceduto da un'informazione pubblica e dettagliata del suo operato sul portale del M5S con una votazione estesa a tutti gli iscritti del Comune e della Regione di rifermento, o dell'intero corpo elettorale in caso del Parlamento".

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