Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

SCUOLA MESSINA E PROVINCIA: MOBILITAZIONE UNITARIA CONTRO LE INIZIATIVE DEL GOVERNO

Messina, 13/11/2012 - FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals Confsal e GILDA Unams hanno presentato in conferenza stampa il calendario di mobilitazione unitaria contro le iniziative del governo sui temi della scuola che culmineranno con lo sciopero/manifestazione nazionale del 24 novembre a Roma, per cui si prevede un'ampia partecipazione messinese.

I Segretari Pistorino, Fleres e Lama, rispettivamente per FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, insieme ai Segretari Princiotta (Snals Confsal) e Marchetta (GILDA Unams), rilanciano con forza il tema della specificità messinese che, nel tragico bilancio del comparto scuola nazionale, rappresentano un dramma nel dramma. Lo spaccato sociale di questa provincia è davvero devastato da una situazione occupazionale così debole che anche i tagli operati sul settore pubblico dell'istruzione hanno avuto pesanti ricadute sul comune e sulla provincia.

Di seguito descrivono l'articolato calendario previsto per la mobilitazione:

13.11.12, assemblee per le scuole del Comune di Messina presso l'ITI " VERONA TRENTO” e predisposizione di un documento provinciale unitario da consegnare al Prefetto ed al Dirigente dell'UAT di Messina.
16.11.12, assemblea per le scuole del Comune di Patti presso ITCG "BORGHESE" PATTI. Assemblea per le scuole dei Comuni da Brolo a Tortorici presso IIS IPAA ITC CAPO D'ORLANDO
19.11.12, assemblea per le scuole dei Comuni da Villafranca a Milazzo presso ITI MILAZZO "MAIORANA". Assemblea per le scuole del Comune di Barcellona, Novara e Terme Vigliatore presso PALAZZO DELLA CULTURA DI BARCELLONA.
21.11.12, assemblea per le scuole dei Comuni di S. Agata M., Torrenova, Acquedolci e S. Fratello presso IST. COMPR. S. AGATA DI MILITELLO "CESAREO" . Assemblea per le scuole dei Comuni da S. Stefano C. a Tusa presso IST. REGIONALE D'ARTE S. STEFANO CAMASTRA.
22.11.12, assemblea per le scuole dei Comuni delle Isole Eolie presso IIS "CONTI ELLER VAINECHER" LIPARI.
23.11.12, assemblea per le scuole dei Comuni da Letojanni a Cesarò presso ITC "PUGLIATTI" TAORMINA. Assemblea per le scuole dei Comuni da S. Teresa ad Alì presso AUDITORIUM DI NIZZA.

Per la provincia di Messina, (spesso agli ultimi posti in Italia per “servizi, ambiente e salute nei Dossier del Sole 24 Ore) la diminuzione delle risorse di organico, non è solo una opzione paritaria rispetto ad altri territori, ma si tratta di una caratteristica spesso ulteriormente aggravata dalla natura stessa del territorio messinese. Sono eclatanti gli esempi delle piccole isole o dei centri di montagna: tagliare il tempo pieno di una scuola di Tusa, ma anche di Caronia o Basicò o Malvagna, non può rappresentare nella sostanza lo stesso taglio che ad una scuola di Mantova o, anche, di Giarre o Siracusa, perché nel pomeriggio dei piccoli centri di montagna o delle isole non si può immaginare una offerta di opportunità culturali e formative pari a quella dei grossi (o anche piccoli) centri ben collegati tra loro, perché in un territorio pianeggiante sono, di fatto, inseriti in un più ampio contesto di possibilità di crescita socio – culturale: eppure il sistema centralizzato del MIUR per il calcolo degli organici ha compiuto per quattro anni scelte numeriche uguali per tutta Italia!

Sui tagli alla scuola, confermiamo il nostro giudizio fortemente critico per due ragioni:

la prima, in due anni si è proceduto al licenziamento in tronco di una buona parte del precariato storico: oltre 1.700 lavoratori. È come chiudere una grande fabbrica, in un territorio che dall'imprenditoria alle infrastrutture, conosce una crisi che i sindacati di Messina hanno più volte analizzato;
la seconda, la violenza dei tagli mette a rischio la regolare erogazione del servizio pubblico: il taglio è di grande rilievo e le difficoltà che le scuole avranno sono sotto gli occhi di tutti: riduzione generalizzata dei servizi agli alunni e di supporto alla didattica.

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