Salvo Palazzolo audito in Antimafia: “Occorrono nuovi strumenti per la scarcerazione dei boss”

Audito in commissione Antimafia il giornalista Salvo Palazzolo. Cracolici: “Avvieremo un'indagine conoscitiva e chiederemo alle istituzioni di dotarsi di nuovi strumenti su scarcerazioni boss” Palermo, 28 gen - La commissione Antimafia all'Ars, presieduta da Antonello Cracolici, ha audito il giornalista de La Repubblica, Salvo Palazzolo, dopo le ultime intimidazioni per le quali gli è stata assegnata la tutela. Sostegno e solidarietà sono state espresse dal presidente e dai componenti della commissione non solo a Palazzolo per il suo lavoro straordinario, ma anche ai tanti giovani cronisti, spesso precari e senza contratto, che svolgono una funzione fondamentale per far conoscere all'opinione pubblica il ruolo che ancora oggi i boss mafiosi hanno nelle nostre comunità. Per questo motivo la commissione Antimafia ha chiesto un incontro all'Ordine dei giornalisti siciliano per testimoniare la propria vicinanza a una professione fondamentale per la conoscenz...

STUDENTI IN PIAZZA PER UN'ALTRA EUROPA, NO-TAS

UN'ALTRA EUROPA, IL 14 NOVEMBRE STUDENTI IN PIAZZA 

14/11/2012 - “Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? (…) Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli…”

Così, se i ragazzi chiedono futuro, se chiedono una società ed uno Stato più rispondente alle esigenze (anche minime) di studenti e giovani in cerca di inserimento e lavoro, per farsi una famiglia o vivere, non si può rispondere loro con tagli e leggi ragionieristiche. Non si può offrire loro, come unica risposta, le ragioni della corruzione, la ragion di Stato dell’euro e dell’Europa che chiede e non dà.

Ai docenti che chiedono una scuola che non li abbrutisca ancora, che non abbia come massimo obiettivo la formalità delle ‘carte a posto’, interminabili consigli di classe, la cui durata non prevede limiti né tetti massimi e non sarà mai conteggiata in alcun modo quale lavoro straordinario.

E la massima risposta dello Stato è l’innalzamento dell’orario di cattedra a 24 ore?

E perché poi? Perché qualcuno ha aperto un buco, anzi una incolmabile voragine nei conti dello Stato e noi dobbiamo colmarla col nostro sudore? Frantumando e gettando nel cassonetto dell’Europa dell’euro, del malcostume e della corruzione, che hanno determinato il dissesto economico, la parte buona delle conquiste sindacali, magari lasciando intatte quelle ‘conquiste’ che richiederebbero molte virgolette? Moltissime?

E’ per questo che dovremmo stare in cattedra 24 ore e nei consigli di classe a tempo indeterminato? E’ per questo che dovremmo accettare un progetto-scuola sterile, sempre più povero e formale? E’ per questo che dovremmo continuare a trattare i giovani come "non-persone"? Non è forse una maniera crudele, un novello ‘olocausto’, relegare milioni di giovani nei lager delle "non-persone": giovani senza futuro, senza una casa, senza diritti, senza lavoro, senza voce in capitolo?

Ma allora dedichiamo lo stesso tempo a protestare, a declamare tutto il nostro sdegno, la contrarietà, la profonda delusione, la rabbia e il disgusto, per una politica che anziché tagliare dove c’è da tagliare, dove la dissipazione, lo sperpero e la corruzione sono la ragione stessa del disastro, fanno pagare alle 'non-persone' il prezzo!
E noi dovremmo dire ai giovani di starsene buoni nei novelli 'lagher' delle "non-persone"?

Con un qualunque governo democristiano e di centrodestra, i partiti di sinistra avrebbero appoggiato oggi le lotte sociali e studentesche con fragore. E invece…

Tutto per le ragioni dell’euro e della corruzione?
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UN'ALTRA EUROPA, IL 14 NOVEMBRE STUDENTI IN PIAZZA 

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