Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

GRANDE SUD, CIMINO: "DA OGGI INIZIA UNA DIFFICILE LEGISLATURA" IN SICILIA

Palermo, 5 Dicembre 2012 - "La XVI legislatura dell'Assemblea regionale siciliana che oggi si inaugura si presenta tra le più difficili dalla sua costituzione in considerazione della grave crisi economica in cui versa la Sicilia. Noi deputati dell'opposizione abbiamo una grande responsabilità poiché non essendoci una maggioranza precostituita dovremo di volta in volta impegnarci tutti insieme a concorrere ad approvare quelle leggi che riteniamo necessarie per il bene dei siciliani. "Lo afferma Michele Cimino, capogruppo di Grande Sud all'ARS.
"Noi del gruppo di Grande Sud e precisamente i deputati Grasso, Lantieri, Savona e Tamajo,continua Cimino, presenteremo come primo disegno di legge , la legge voto per la modifica del secondo comma dell'articolo 36 dello statuto siciliano,legge voto che già nella scorsa legislatura era stata approvata all'unanimità dall'Assemblea regionale ed inviata al Parlamento dove giace ancora oggi senza mai essere stata posta all'ordine del giorno.

La sostituzione delll'art. 36, c. 2, dello Statuto regionale con le seguenti parole: «Sono però riservate allo Stato le entrate dei monopoli, dei tabacchi e del lotto» -continua Cimino- comporterebbe l'aumento di gettito per le casse regionali nell'ordine di diversi miliardi di euro, considerando che tra le imposte di produzione vanno annoverate quelle versate dalle imprese che in Sicilia raffinano circa il 40 per cento degli oli minerali prodotti in Italia. L'approvazione di questa legge sottrarrebbe allo Stato la riserva delle imposte di produzione e secondo il principio della territorialità del gettito tributario si potrebbero determinare nuove e maggiori risorse da destinare allo sviluppo della regione siciliana.

Infatti dal sistema della finanza derivata, si passerebbe gradualmente all'autonomia impositiva ed al criterio dei costi standard: in luogo del finanziamento della spesa storica, che può consentire anche sprechi e inefficienze, si farebbe riferimento ai costi corrispondenti ad una media buona amministrazione e i nuovi tributi garantirebbero flessibilità, manovrabilità e territorialità. Noi siciliani non vogliamo essere assistiti, ma liberati dai lacci che bloccano la nostra autonomia, che ci impediscono di incamminarci con le nostre risorse verso una nuova stagione di ripresa economica."

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